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Si parla di crisi finanziaria quando un sistema bancario o un sistema finanziario diventa instabile o addirittura collassa. In generale, una crisi può riguardare un singolo settore e poi espandersi verso altri. Ad esempio, il fallimento di Lehman nel 2008 ha portato alla crisi del mercato immobiliare e del lavoro.
Recentemente, la crisi della Silicon Valley Bank ha fatto tremare il settore della tecnologia, ma a differenza delle crisi precedenti, per ora questa crisi non ha avuto grandi ripercussioni in altri paesi. Inoltre, il Governo degli Stati Uniti si è dimostrato pronto ad intervenire per sistemare le cose.
In generale, gli analisti laureati in economia e commercio si occupano di capire cosa può avere causato una crisi finanziaria e anche di come gestire l’economia di un paese, quando questo accade. Le crisi finanziarie infatti, possono avere diverse origini, ma sono sempre il risultato della combinazione di fattori politici e finanziari. Molte crisi partono dall’esplosione di una bolla speculativa, come quella vissuta dal Giappone negli anni ’80 e che ha riguardato il mercato azionario e il mercato immobiliare giapponese.
Nel caso del Giappone, la bolla si formò a causa della liberalizzazione delle norme finanziarie, a seguito dell’incredibile crescita economica e tecnologica del paese, partita subito dopo la seconda guerra mondiale. Le attività speculative sul mercato azionario e immobiliare, portarono il Giappone a superare gli Stati Uniti per reddito pro capite. Nel 1991 però, la bolla esplose a causa di un aumento di bilancio dei tassi di interesse che portarono le banche a trovarsi alle prese con l’insolvenza dei clienti. Questo portò a crollo dello yen e alla conseguente crisi bancaria.
Prima ancora del caso della bolla giapponese, un’altra crisi finanziaria storicamente importante fu quella di Wall Street nel 1929 che portò alla perdita di miliardi di dollari.
La cosiddetta grande depressione fu una gravissima crisi vissuta dagli Stati Uniti negli anni ’20, causata principalmente dal sistema finanziario dell’epoca che non prevedeva limiti alle attività speculative delle banche e delle borse.
L’entusiasmo eccessivo delle holding di portafogli di azioni e obbligazioni, portò a investimenti sbagliati, fino al crollo avvenuto il 24 ottobre 1929.
Anche in Italia abbiamo avuto una crisi economica importante, a seguito del sopra citato crollo di Lehman Brothers. Il settore manifatturiero italiano, basato sulle esportazioni, subì un grave colpo in quanto la domanda dei beni dall’estero diminuì. La crisi durò fino al 2014 ed ebbe ripercussioni su diversi settori, come ad esempio quello del lavoro. Questo portò al fenomeno del precariato che portò molti giovani ad avere grandi difficoltà a trovare un impiego fisso. Ancora oggi, in Italia c’è un tasso di disoccupazione abbastanza elevato tra i più giovani, specialmente in alcuni settori.
Oltre alle cause economiche e finanziarie, alla base di una crisi ci possono essere anche motivi politici. Un governo corrotto o una cattiva gestione dei fondi, possono portare un paese alla crisi. Lo stesso può fare il debito pubblico che un paese può avere difficoltà a rimborsare.
La pandemia del Covid-19, seguita dal conflitto tra Russia e Ucraina, ha portato l’economia globale sull’orlo di un’altra crisi che al momento sembra ancora sotto controllo.
Le crisi finanziarie non coinvolgono solamente la sfera economica, ma anche quella sociale. La Grande Depressione del 1929 negli Stati Uniti portò moltissime persone a togliersi la vita, proprio a causa dei debiti e della povertà.
Allo stesso modo, la crisi globale del 2008 in Italia ha costretto molte persone a rimanere nelle case dei genitori, così come a dover fare i conti con la disoccupazione. Di conseguenza, la mancanza di un lavoro fisso e l’aumento del costo della vita, hanno influito negativamente sulle nascite. In Italia infatti, si sta vivendo un grave problema a livello demografico, in quanto sono sempre meno le coppie che decidono di avere figli.
Le difficoltà economiche, seguite da un aumento vertiginoso degli affitti e dei prezzi delle case, ha scoraggiato molte giovani coppie. Il risultato è che in Italia ci sono sempre più persone anziane, un fattore preoccupante perché un paese senza nascite è destinato in futuro a vedere ridotta la sua economia, in quanto non ci sarà un ricambio della forza lavoro nei diversi settori. C’è da dire che l’Italia ha reagito male alla crisi economica, che tra l’altro ha anche decretato la fine di un boom partito dagli anni ’70.
I tagli economici fatti dal governo per gestire la crisi, hanno portato ad un impoverimento generale dell’istruzione e della sanità. Per questo, le crisi finanziarie non vanno mai affrontate solamente dal punto di vista economico. Il governo di un paese, deve pensare anche alle ripercussioni sociali e cercare di avvicinarsi al suo popolo, aiutandolo in ogni modo possibile.
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