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Dietro ogni prodotto farmaceutico che viene lanciato sul mercato, c'è una campagna di Marketing e Pubblicità il cui obiettivo è monopolizzare le vendite in farmacia e online. Esistono centinaia di strategie diverse distribuite attraverso tutti i canali e che, con l'ascesa della trasformazione digitale, hanno un impatto più efficace sul pubblico. Con questo panorama variegato ed in evoluzione, la regolamentazione della pubblicità in farmacia è fondamentale per tutelare il consumatore.
In particolare, dopo la pandemia, il settore sanitario e, nello specifico, quello farmaceutico, ha dovuto adeguarsi rapidamente ai nuovi canali di comunicazione digitale per mantenere i propri flussi di vendita e questo ha fatto sì che gli sforzi si siano concentrati sul rafforzamento dell'immagine e dell'identità del marchio di molte aziende del settore. Ma chi regola i messaggi che vengono trasmessi in queste campagne?
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Conosci la regolamentazione della pubblicità in farmacia ? Il principale organo di regolamentazione è il Ministero della Salute, che stabilisce leggi e regolamenti per prevenire la pubblicità illegale in questo settore. In questo post conosceremo gli aspetti più importanti.
La farmacia che oggi conosciamo nasce all'inizio dell'Ottocento con il profilo di uno speziale. Questi cominciarono ad interessarsi alle miscele di ingredienti naturali e chimici con cui ottenevano unguenti curativi, iniziarono ben presto a commercializzarli. Si potrebbe dire che queste furono le prime "medicinali", anche se prive di qualsiasi rigore scientifico.
Già nel XX secolo, con la scoperta della penicillina , il campo degli studi clinici si è evoluto più velocemente e sono stati creati nuovi farmaci molto più affidabili.
La pubblicità non ha tardato a raggiungere questo campo, ma la strategia da seguire è stata quella della “legge del più forte”. Messaggi scioccanti, inganni, prodotti adulterati per risparmiare sui costi... tutto il caos che rappresentava un pericolo per la salute pubblica .
Le norme sulla pubblicità dei farmaci si evolvono e cambiano, ma viene sempre rispettato l'obiettivo principale stabilito dalla Legge 25/1990, del 20 dicembre, sui Farmaci: promuovere l'uso razionale dei farmaci, garantendone un uso sicuro ed efficace per il paziente.
All'interno del Marketing farmaceutico ci sono alcune eccezioni a seconda del target a cui è destinata la strategia.
La prima segmentazione che viene effettuata è stabilita nella legge 14/1986, del 25 aprile, Salute generale, che distingue tra pubblicità rivolta agli operatori sanitari o al pubblico. Quella rivolta a persone autorizzate è intesa come mera comunicazione, fatte alcune eccezioni a seconda della natura del farmaco.
Quello destinato al grande pubblico è conforme alla pubblicità di prodotti sanitari disciplinata dalla legge 34/1988, dell'11 novembre, pubblicità generale e dall'articolo 102 della legge 14/1986, del 25 novembre, salute generale, fino all'approvazione delle norme specifiche che ne disciplinano la pubblicità.
Le specialità farmaceutiche pubblicitarie , invece, sono riportate diversamente perché escluse dal finanziamento pubblico.
Come abbiamo accennato in precedenza, la pubblicità rivolta al grande pubblico deve specificare molto bene di cosa tratta il prodotto farmaceutico in questione e non dare adito ad alcuna confusione che metta in pericolo la salute dell'utilizzatore.
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