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Una delle parti più importanti della politica è senza dubbio la comunicazione. Un buon politico, così come un partito, deve avere bene a mente come parlare con il cittadino elettore, in modo da poter divulgare il suo messaggio politico e ottenere voti.
Ma quali sono le varie modalità? In generale, i metodi di comunicazioni più usato sono la retorica tradizionale, quella attraverso i media e la comunicazione digitale. La politica dopotutto non è altro che marketing.
Quella più conosciuta è la cosiddetta retorica tradizionale, ovvero una delle prime forme di comunicazione politica. Una delle “armi” più potenti dell’essere umano è indubbiamente la sua voce. Attraverso la voce e l’oratoria, i politici dei tempi antichi persuadevano i cittadini, così come i loro avversari. E nonostante negli anni siano nate altre forme di comunicazione politica, la retorica tradizionale rimane quella più utilizzata e per certi versi, la più efficace.
Tutti vogliamo vedere il volto di un politico e sentirlo parlare. Il tono della voce, il modo di porsi, la gestualità, le espressioni e la sua conoscenza della lingua italiana, possono dirci molto su una persona. Quindi, la retorica tradizionale viene utilizzata attraverso comizi, dibattiti e discorsi politici che possono avvenire sia dal vivo, sia attraverso media come la televisione, la radio, internet o i social media.
Negli anni 50, la comunicazione politica attraverso al radio e i giornali era fondamentale, ma con l’arrivo della televisione e in seguito dei social media, questa sta lentamente scomparendo. Quella attraverso la televisione è rimasta ancora molto attiva, in quanto permette ai politici di raggiungere i cittadini più anziani che sono poco abituati all’uso di internet.
I politici partecipano ai dibattiti in diretta, sono ospiti di programmi dedicati alla politica e rispondono alle interviste. In generale, la televisione ha permesso ai politici di mostrarsi a un pubblico più vasto per la prima volta in assoluto.
Alcuni ottimi oratori che si sono rivelati poi pessimi politici (per i cittadini), hanno sfruttato perfettamente i mass media per ottenere voti e rimanere al potere di un paese per anni, spesso con risultati catastrofici per l’economia.
I social media si sono rivelati un potente strumento per la campagna elettorale e per l’immagine di un politico. La possibilità di creare messaggi per i cittadini e interagire con loro a distanza, permette a un politico o ad un determinato partito, di raccogliere consensi. Dopotutto, la comunicazione digitale non pone alcun limite di distanza, inoltre permette a un politico di commentare e di esprimere la sua opinione su qualsiasi avvenimento a livello locale e mondiale.
La velocità della comunicazione digitale inoltre, permette ai politici di raggiungere immediatamente un grandissimo numero di cittadini. A questo si aggiunge la possibilità di personalizzare il proprio messaggio politico e di metterci sempre la faccia, magari mostrando anche un lato più umano.
L’utilizzo dei social media, dello streaming e dei video su Youtube ha però un risvolto della medaglia. Spesso infatti capita che un politico si lasci scappare qualche commento poco felice che finisce per alienare i suoi elettori, oppure mostrare il fianco all’opposizione che ovviamente, potrà colpire a sua volta con una comunicazione efficace sui social media.
Inoltre, sebbene dietro ai social media dei politici ci siano esperti di marketing e di comunicazioni, specializzati con master, spesso la situazione sfugge di mano. Questo perché nel cosiddetto “web 2” è molto facile che i contenuti trapelino e vengano condivisi. Video, immagini e post che magari andavano tenuti nascosti, possono espandersi a macchia d’olio su tutto il web.
Un altro problema della comunicazione digitale è la disinformazione. Internet è un universo con delle regole poco definite, quindi in generale molto libero. Questo consente ai politici di usare la disinformazione per mettere in cattiva luce l’opposizione, o semplicemente per pilotare le masse e cercare di avvicinarle alla propria visione. Chiaramente, questo si traduce in un sistema politico errato che difficilmente viene moderato dai vari social media.
I sistemi di comunicazione, se usati bene, possono destare l’interesse pubblico verso un politico, ma allo stesso tempo far perdere fiducia. In Italia ad esempio, le persone sono molto disilluse dalla politica, in quanto spesso questa si è rivelata fallace nel migliorare la vita quotidiana dei cittadini.
Il linguaggio politico viene visto come un qualcosa di finto e poco sincero. Chiaramente, i cittadini possono condividere un punto di vista di un politico, ma magari non abbracciarne completamente la visione. Proprio il susseguirsi di fallimenti da parte di politici e partiti, incapaci di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, hanno portato il popolo italiano a disinteressarsi della politica.
Questo però non ferma di certo i partiti politici italiani che sebbene in crisi, si avvale comunque dei suddetti mezzi di comunicazione per portare avanti il proprio messaggio.
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