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Quando si parla di opere d’arte, occorre prima di tutto stabilire cosa è effettivamente un’opera d’arte. La prima cosa che viene in mente è un quadro che può essere un dipinto olio su tela di un paesaggio, oppure della classica natura morta. In questo caso, si può parlare bene o male di un’opera d’arte a seconda dei propri gusti oggettivi, seguire un’analisi soggettiva oppure unire le due cose per creare un’opinione precisa.
Ad esempio, la Notte Stellata sul Rodano di Vincent Van Gogh, così come altri suoi dipinti, sono universalmente riconosciuti come capolavori per l’utilizzo della tecnica e dei materiali. Questo però, non vuol dire che vederla dal vivo possa suscitare delle emozioni in tutti. Lo stile di Van Gogh è molto particolare, quindi potrebbe non avere lo stesso effetto su tutte le persone.
Un altro esempio è la Gioconda di Leonardo da Vinci esposta al Louvre di Parigi. Molte persone, attratte dalla fama del quadro, sono rimaste poi deluse dopo averla vista esposta, mentre magari sono state colpite dai quadri di Delacroix o di Villeneuve.
Nella storia dell’arte e nella critica, le opere vengono valutate anche in base ad altri fattori che vanno oltre i pareri oggettivi. Prima di tutto, occorre capire cosa rappresenta un determinato dipinto. Nighthawks di Edward Hopper ritrae degli individui seduti al bar in un angolo di una strada, in una città americana. Il dipinto, come molte altre opere dell’artista, rappresenta la solitudine. Il contrasto tra la città e l’individuo viene marcato dagli ampi spazi e dal fatto che i soggetti non sono in primo piano, ma messi lateralmente.
La lettura dell’opera d’arte inoltre deve tenere conto del tipo di opera e anche del punto di vista dell’artista. Anche l’autore e il titolo sono importanti, in quanto aiutano il critico sia a inquadrare l’opera in uno stile (quello dell’artista) e carpire informazioni sul significato. Allo stesso modo, bisogna individuare anche il contesto storico, la corrente artistica e lo stato d’animo dell’autore nel momento in cui è stata realizzata l’opera.
Per quanto riguarda l’esposizione delle opere d’arte, questa viene affidata solitamente agli espositori o ai direttori dei musei, laureati in belle arti e specializzati con un master.
Oltre alla pittura e alla scultura, l’analisi di un’opera con il tempo si è estesa anche ad altre forme d’arte., come ad esempio il cinema e la fotografia. Anche il cinema ha delle regole da seguire, sia per la sua realizzazione, sia per la critica. Parlando di critica, il cinema è sicuramente una forma d’arte più fruibile e popolare, rispetto all’arte pittorica o scultorea, in quanto al giorno d’oggi è possibile vedere film in qualsiasi momento, grazie ai servizi di streaming.
E sebbene il cinematografia sia la “settima arte”, molti critici e addetti ai lavori pensano che molte pellicole non siano degne di questo nome. Possiamo dire che qualsiasi dipinto o scultura sia effettivamente un’opera d’arte, ma difficilmente ci riferiremo a un cinecomic della Disney come arte pura. Certo, i film d’azione richiedono comunque il talento artistico di attori, sceneggiatori, registi, scenografi ed esperti di CG, ma a livello di “linguaggio” registico purtroppo non hanno molto da dire.
Un film di Orson Welles, di Martin Scorsese o di altri autori invece, spesso viene analizzato a fondo per scoprire il significato dietro ogni ripresa, spesso a volte anche in modo un filo troppo feticistico.
Anche la fotografia riceve questo tipo di trattamento, in quanto accessibile a tutti. A differenza del cinema, della pittura e della scultura, tutti possono scattare una fotografia con il proprio smartphone o con una qualsiasi macchina fotografica digitale o analogica. Anche in questo caso però, ci sono delle regole da seguire e anche delle conoscenze tecniche da acquisire, in modo da poter fare delle fotografie “artistiche”.
Infine, ci sono altri due media che molti vorrebbero vedere riconosciuti come arte, ovvero i fumetti e i videogiochi.
Il fumetto si avvicina di più a un dipinto, mentre spesso il videogioco si avvicina al cinema, specialmente negli ultimi tempi. Però, mentre il fumetto è già stato oggetto di interesse da parte di critici e artisti, il videogioco fa ancora molta fatica ad emergere come opera d’arte. Questo perché deve affrontare una problematica non da poco, ovvero il fatto che il videogioco per poter avere successo, deve avere un elevato grado di interattività.
Proprio il dover comunque divertire e intrattenere il giocatore, forse impedisce al videogioco di venire riconosciuto come arte. D’altronde, come nel cinema, ci sono giochi che si avvicinano di più a un’opera d’arte come ad esempio i due The Last of Us di Naughty Dog, e altri titoli che invece si concentrano al massimo sul divertimento degli utenti, come il famoso Fortnite.
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