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Tutti siamo entrati in una farmacia, almeno una volta nella vita. Negli ultimi anni, con il Covid-19, le farmacie sono state prese d’assalto da persone alla ricerca di mascherine “fai da te”. Dietro al bancone della farmacia, si trovano persone che vengono erroneamente definite “commesse”. Il termine più adatto sarebbe addetto alle vendite, ma comunque si farebbe confusione.
Questo perché, per lavorare in una farmacia come farmacista, una laurea in farmacia. Dopotutto, i farmacisti devono vendere medicinali al pubblico con o senza ricetta e ovviamente sapere anche quale farmaco consigliare, nel caso ci siano persone con dei dubbi.
Si può comunque trovare un impiego in una farmacia come commesso, seguendo un corso specifico e partecipando ad un concorso pubblico per commessi in farmacia. Dopo il concorso è necessario fare un breve apprendistato in una farmacia, in modo da poter essere abilitati alla professione. L’apprendistato è fondamentale, sia per imparare le basi del lavoro, sia per poter trovare un impiego.
In generale, il commesso di farmacia assiste il farmacista e svolge una professione nel front office delle farmacie, quindi si occupa di fornire un aiuto nelle vendite al pubblico. Allo stesso modo, il commesso o la commessa di farmacia può occuparsi della gestione del magazzino.
Il lavoro di commesso di farmacia richiede anche una certa predisposizione al lavorare con il pubblico e venire incontro alle esigenze dei pazienti. Si tratta di un impiego non facile ed indicato per persone empatiche e aperte mentalmente, in grado di interagire con persone di diverse fasce di età, etnie e culture diverse, specialmente quando si lavora nelle farmacie delle grandi città.
In generale, si tratta di un impiego gratificante, ma allo stesso tempo molto impegnativo. Il campo sanitario in costante evoluzione, costringe farmacisti e commessi di farmacia a restare costantemente aggiornati, in modo da poter consigliare e vendere il farmaco giusto.
Se però il farmacista può vendere farmaci sotto prescrizione medica, il commesso di farmacia può occuparsi della vendita solo di quelli senza ricetta. Ad esempio si occupa della vendita di integratori, prodotti cosmetici e altri, solitamente non legati alla cura di una malattia specifica.
Ovviamente, dato che occorre superare un concorso pubblico, diventare commesso di farmacia non è facile. Chi vuole partecipare al concorso, deve leggere il bando di concorso, dove sono riportati i requisiti per l’ammissione. Oltretutto, per poter partecipare è necessario aver maturato comprovata pregressa esperienza di vendita in farmacia, parafarmacia o profumeria, oppure come gestore del magazzino, degli ordini e del controllo e sistemazione della merce in arrivo.
Chi invece vuole diventare un farmacista, può iscriversi ad una facoltà di farmacia e conseguire la laurea. In Italia è possibile studiare farmacia in diverse università, come ad esempio l’Alma Mater Studiorum di Bologna, la Federico II di Napoli, La Sapienza di Roma o l’Università di Milano.
La laurea in farmacia prevede un percorso di studi di 5 anni ed è a numero chiuso, quindi per potersi iscrivere è necessario superare un test di ingresso. I percorsi di studi in farmacia si dividono in Laurea Magistrale in Farmacia e Laurea Magistrale in Chimica e tecnologie Farmaceutiche.
In seguito è possibile specializzarsi con un Master, in modo da poter accrescere le proprie conoscenze in un determinato campo.
Molti pensano che il farmacista che prepara il farmaco in laboratorio sia una figura professionale diversa dalla persona che si occupa delle vendite. In realtà un farmacista, può svolgere entrambe le funzioni, così come controllare le scorte dei medicinali, in modo da ordinarne altri all’occorrenza o sotto richiesta dei clienti.
Chiaramente, la vendita dei medicinali richiede una vasta conoscenza di tantissimi prodotti che possono andare dalla comune aspirina, alle pomate antidolorifiche, agli anticoncezionali. Il farmacista inoltre ha la responsabilità di non vendere farmaci senza una ricetta medica.
Nonostante la sua competenza, il farmacista non può comunque sostituire il medico, in quanto non può formulare diagnosi. Può però dare chiarimenti al paziente sulla posologia del farmaco e sugli eventuali effetti collaterali.
Oltre a lavorare in farmacia, i neolaureati possono anche lavorare presso aziende farmaceutiche, alimentari o cosmetiche, occupandosi della creazione dei farmaci o dei prodotti stessi. Il farmacista può effettuare analisi e controllo sui prodotti. Il farmacista che prepara i farmaci viene chiamato “farmacista galenico” e deve affrontare diversi corsi pratici per poter imparare correttamente la professione.
La nostra formazione
Il nostro portfolio è composto da corsi online, corsi accreditati, corsi che possono essere utilizzati nei concorsi e corsi post-laurea e master.
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