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Quando si parla di malattie gravi spesso vengono citate le cure palliative. Ma nello specifico cosa sono le cure palliative? La risposta ce la dà l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che fornisce una ben precisa definizione di cure palliative definendole come un approccio in grado di migliorare la qualità di vita della persona malata e del nucleo familiare finalizzato alla prevenzione e al sollievo della sofferenza.
Le cure palliative fanno uso di un’individuazione precoce e un appropriato trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica e psicologica che si trovano ad affrontare persone affette da malattie gravi e/o inguaribili.
Le cure palliative comprendono rimedi medici specialistici, interventi terapeutici diagnostici e assistenziali rivolti alle persone che soffrono di una malattia grave, come il cancro, la demenza, l'insufficienza cardiaca, il morbo di Parkinson solo per citarne alcune.
Solitamente i pazienti che ricevono cure palliative possono ricevere cure mediche specifiche per i loro sintomi, e/o cure palliative, insieme a trattamenti destinati a curare la malattia da cui sono affetti. Le cure palliative hanno l’obiettivo di migliorare le attuali terapie di una persona concentrandosi sulla qualità della sua vita ma anche di quella delle persone che gli stanno attorno.
Le cure palliative possono aiutare il malato in qualsiasi fase della malattia: tuttavia è sempre meglio fornirle subito dopo la diagnosi per poter agire il prima possibile.
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Quando un malato grave e/o la sua famiglia chiede “qual è l’aspettativa di vita usando le cure palliative?”, purtroppo la risposta non può essere precisa. Non è infatti possibile al giorno d’oggi prevedere la durata di vita di un malato affetto da una malattia grave neanche se intende o se riceve già cure palliative.
La nota positiva è che se un malato affetto da una malattia grave chiede di essere sottoposto a cure palliative il tempo, la durata di vita che gli è stata predetta non influirà in nessun modo sulla idoneità del paziente nel ricevere un trattamento palliativo.
Per poter beneficiare di cure palliative al paziente deve essere diagnosticata una malattia grave che limita la vita, ma è comunque in grado di perseguire un trattamento curativo. Se per esempio un paziente ha una forma grave di cancro può ricevere un trattamento di chemioterapia o di radioterapia per il cancro e quindi può fare utilizzo di cure palliative per gestire qualsiasi dolori, effetti collaterali e i sintomi causati dai trattamenti a cui è sottoposto.
Quando si parla di cure palliative si parla essenzialmente di farmaci che vengono utilizzati per alleviare il dolore e di conseguenza migliorare la gestione dei sintomi collegati a una malattia grave.
I farmaci utilizzati a tal proposito si suddividono in due categorie:
Gli oppioidi vengono erogati solo con prescrizione medica e bisogna sempre fare attenzione a non abusarne e a tenere in considerazione gli effetti collaterali. Tra questi farmaci possiamo citare la codeina, la morfina e il metadone, ma ne esistono davvero tanti.
Per quanto riguarda gli analgesici, possiamo citare gli steroidi, i FANS e gli antidepressivi.
Ad ogni modo, il medico e il team di esperti sapranno consigliare al paziente il farmaco o la combinazione di farmaci che meglio si adatta alle sue esigenze.
Quando a una persona viene fatta una diagnosi di una malattia molto grave e/o incurabile il medico (di base o lo specialista, ma anche infermieri e figure specializzate in cure palliative) possono suggerire di prendere in considerazione un trattamento tramite cure palliative.
In questo modo il paziente potrà gestire meglio l’intensità dei sintomi e riceverà anche un adeguato supporto e un’assistenza emotiva tale da permettergli di migliorare non solo la qualità della sua vita, ma anche di quella del suo nucleo famigliare e dei suoi cari.
Si ricorda, inoltre, che le cure palliative possono essere fornite in vari luoghi: non solo in ospedale, ma anche in case di riposo/di cura, cliniche di cure palliative ambulatoriali e alcune in altri centri specializzati ma soprattutto comodamente a casa della persona malata.
Spesso c’è incertezza sul quando (e se) un paziente possa iniziare un percorso di cure palliative. In generale si tende a pensare che le cure palliative siano riservate solo ed esclusivamente alle persone che sanno già che moriranno di lì a poco. Tuttavia non è così.
È difatti possibile ricevere cure palliative in qualsiasi momento della malattia di un paziente, anche se la diagnosi della malattia è stata effettuata da poco. Inoltre, è bene non dimenticare che non è automatico che il medio, l’infermiere o l’operatore sanitario specializzato consigli al paziente di sottoporsi a cure palliative: per questo motivo è bene che il paziente e/o la sua famiglia sia a conoscenza di poter sollevare senza problemi questa questione.
Non c’è un momento giusto o migliore per iniziare un trattamento di cure palliative: prima è meglio è. Non è assolutamente necessario attendere che lo stadio della malattia del paziente diventi grave: già di per sé ricevere la diagnosi di una malattia grave è stressante e preoccupante, se richiedi il giusto supporto potrai vivere meglio, così il paziente potrà beneficiare al massimo delle cure e dei servizi associati.
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