Come saranno gli agenti sociali tra 10 anni?

Come riportato dal quotidiano Expansión, le nuove tendenze che esistono nel mercato del lavoro stanno portando una nuova realtà socio-lavorativa a cui gli agenti sociali non rispondono adeguatamente. Alcuni esperti indicano che gli anziani, i lavoratori autonomi, le donne e persino le ONG potrebbero ottenere un nuovo status sulla scala della rappresentanza e concordano sul fatto che sia i sindacati che i datori di lavoro dovranno reinventarsi o scomparire. Sebbene il sistema non funzioni, è difficile per coloro che ne beneficiano facilitare un cambiamento secondo la nuova realtà. Il dialogo sociale è finito e non è rappresentativo del mondo del lavoro.

Molti esperti concordano già sul fatto che l'occupazione è finita per sempre e, una volta eliminata la stabilità, il lavoro tende verso nuovi modelli. Wert parla di lavoro neo-dipendente (telelavoro), o di diversificazione del rapporto di lavoro (importanza del lavoro a tempo parziale), e aggiunge che "quello che è nella logica di tutti i cambiamenti è un luogo più flessibile per le parti, che tende a ridurre il potere dei padroni e dei dirigenti sindacali, il che implica maggiore flessibilità e capacità di autodeterminazione e sempre meno corsetto normativo nei rapporti di lavoro”. Altri affermano che i rapporti di lavoro del futuro saranno caratterizzati da "un quadro di diritti individuali dei lavoratori, preoccupazione per l'istruzione e la formazione, flessibilità e individualizzazione dei rapporti di lavoro".

Per quanto riguarda i sindacati del futuro, devono riconvertirsi in sindacati di servizio, come nel resto d'Europa. Inoltre, devono essere indipendenti e lontani da interessi politici o commerciali. I sindacati devono far parte del libero arbitrio dei lavoratori. Allo stesso modo, mette in discussione il ruolo dei sindacati del diciannovesimo secolo e si oppone al fatto che le associazioni imprenditoriali o sindacali debbano essere pagate dallo Stato.