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Quali sono gli ostacoli al commercio internazionale?

Consideriamo una barriera al commercio internazionale qualsiasi impedimento o restrizione imposta al fine di ostacolare e interferire con il flusso di importazioni ed esportazioni dall'estero. In un mondo sempre più liberalizzato e globalizzato, le barriere al commercio internazionale cercano di essere ridotte al minimo in modo che i prodotti e i servizi di una società siano basati sulla qualità e sui bisogni degli abitanti di qualsiasi parte del mondo.

Ma si possono porre due domande. La prima è se tutti gli ostacoli al commercio internazionale siano della stessa natura. La seconda è se le barriere al commercio internazionale siano vantaggiose o se, al contrario, sarebbe conveniente eliminarle. Per la prima domanda, troverai una risposta molto chiara nel nostro articolo. Tuttavia, per quanto riguarda l'etica di queste restrizioni, ti farai un'idea dopo averla letta.

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Quali tipi di barriere al commercio internazionale esistono?

Esistono molti modi per classificare gli ostacoli al commercio internazionale. Tuttavia, il più basilare e globale è dividerli in barriere tariffarie e non tariffarie. Convenzionalmente, le barriere tariffarie sono sempre state applicate prevalentemente dai governi. Tuttavia, grazie agli accordi dell'OMC e dell'UE, questi ostacoli vengono eliminati per accelerare lo scambio di merci tra diversi paesi amici.

Spieghiamo brevemente in cosa consistono entrambi i tipi di restrizioni:

• Barriere tariffarie: si basano sull'applicazione di tariffe o tasse. I governi li usano per rendere difficile o impossibile l'esportazione diretta di prodotti stranieri.
• Barriere non tariffarie: si basano sull'applicazione di altre misure alternative che non comportano un aumento di imposta. Come le barriere tariffarie, i governi possono imporle per ostacolare il flusso di beni e servizi dall'estero. La differenza è che le barriere non tariffarie sono specifiche per ogni legislazione statale.

Esistono altri tipi di barriere al commercio internazionale denominate difesa commerciale . Queste misure garantiscono il benessere dell'industria nazionale e della popolazione, motivo per cui includono alcune clausole come le seguenti:

• Misure antidumping ecologiche: restrizioni sui prodotti venduti a prezzi particolarmente bassi, frutto di uno sfruttamento ecologico dannoso per l'ambiente.
• Misure sociali antidumping: restrizioni sui prodotti venduti a prezzi particolarmente bassi, frutto di uno sfruttamento lavorativo abusivo e discordante con l'etica del Paese importatore.
• Misure antisovvenzioni: restrizioni su prodotti e aziende che hanno ricevuto sovvenzioni da uno Stato o da un'organizzazione il cui obiettivo è destabilizzare il commercio internazionale e nazionale.
• Misure di salvaguardia: restrizioni sui prodotti che stanno causando danni significativi all'industria nazionale a causa della loro elevata quantità di importazioni.

Perché ci sono barriere al commercio internazionale?

Come abbiamo accennato, lo scopo principale e più immediato delle barriere al commercio internazionale è quello di rendere difficile l'importazione di merci all'interno di un territorio. A meno che gli Stati non siano soggetti a una legislazione internazionale superiore, ciascun Governo può imporre le restrizioni che riterrà opportune secondo i propri criteri. In molti casi, questa motivazione ha uno scopo protezionistico. Vale a dire, la conservazione della borghesia nazionale e dell'industria contro le economie straniere.

Nel caso delle misure di difesa commerciale, si interviene per tutelare la salute dei cittadini e della società nel suo insieme. Tuttavia, queste restrizioni possono anche essere utilizzate da alcuni Stati come misura protezionistica in modo più nascosto.

Le barriere al commercio internazionale sono positive o negative? Il protezionismo economico è vantaggioso? Dalla nostra obiettività, ti invitiamo a sviluppare le tue conclusioni.

Esempi di barriere non tariffarie al commercio internazionale

• Misure sanitarie e fitosanitarie (MSF) per proteggere la salute umana, animale o ambientale.
• Ostacoli tecnici al commercio (OTC) come il divieto di determinate sostanze, requisiti di trasporto o limiti di qualità.
• Licenze speciali di importazione.
• Quote che dettano vincoli quantitativi.
• Misure finanziarie, come politiche di pagamento anticipato o percentuali di cassa.
• Misure che richiedono la consegna obbligatoria attraverso un porto specifico.
• Controllo dei prezzi, come la fissazione di un prezzo minimo all'importazione.

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