Indice
L’immigrazione è quel processo per il quale singoli individui o gruppi di persone si spostano dal loro paese di origine in un altro. I fenomeni migratori derivano perlopiù da condizioni sociopolitiche inadeguate, come guerre, povertà o da condizioni igienico-sanitarie precarie. Nella storia dell’uomo troviamo diversi esempi di flussi migratori con picchi in diverse epoche storiche come quella attuale: i fenomeni migratori riguardano prevalentemente paesi colpiti da guerre (come la Siria e l’Ucraina) e da carestia e siccità (la maggior parte dei paesi africani) e vede come meta paesi ricchi Europei (come la Germania e l’Italia) e anche gli Stati Uniti.
Se vuoi avere una formazione in Assistenza sociale e occuparti per esempio dell’accoglienza degli immigrati, servizi sociali e parità di trattamento guarda i corsi proposti da Euroinnova.
Nella storia, l’uomo è sempre riuscito ad adeguarsi ai cambiamenti e all’ambiente in cui viveva per adattarsi e vivere al meglio. Tuttavia, in situazioni di difficile sopravvivenza (catastrofi ambientali, carestie e guerre, epidemie) l'uomo si spostava, emigrava verso altri paesi alla ricerca di una migliore condizione di vita.
Tra le migrazioni della storia possiamo citare l’urbanizzazione, per la quale individui e gruppi di individui si spostavano dalle campagne alle città, la conquista di nuove colonie, la scoperta dell’America e gli esodi per persecuzioni razziali e di etnia. Oggi le motivazioni che portano le persone ad emigrare non riguardano tanto la ricerca di ricchezze e nuovi territori quanto la volontà di scappare da situazioni locali ingestibili caratterizzate da conflitti, epidemie e da condizioni ambientali sfavorevoli e/o assolutamente non adatte alla sopravvivenza.
Il fenomeno dell’immigrazione riguarda anche la forza lavoro: lavoratori stranieri, compresi quelli altamente qualificati, lasciano il proprio paese alla ricerca di un impiego in un paese, e talvolta anche in un continente, diverso da quello di origine.
Questi lavoratori talvolta trovavano un impiego in linea con la loro esperienza e i loro studi, altri vengono riqualificati ma altri ancora sono costretti a svolgere mansioni al di sotto delle loro qualifiche perché il loto titolo di studio non è riconosciuto nel paese di accoglienza. La possibilità di ricerca di un impiego è tuttavia regolamentata dal permesso di soggiorno che deve essere sempre aggiornato e rinnovato, requisito fondamentale per svolgere regolarmente un impiego nel paese di accoglienza.
Nell’emigrazione un individuo o un gruppo di individui lascia il proprio paese, mentre l'immigrazione consiste nell'arrivare in un altro paese dopo aver lasciato quello di origine.
Emigrazione e immigrazione dipendono dal punto di vista di chi guarda: se un italiano si reca in Canada, per gli italiani è un emigrato, mentre per i canadesi è un immigrato.
Talvolta le parole “immigrato” ed “emigrato” vengono utilizzato in modo interscambiabile sempre con il significato di “immigrato”. Anche la parola stessa di “immigrato” è stata spesso utilizzata come termine discriminatorio anche per indicare erroneamente persone di un’etnia diversa da quella del paese, e quindi per indicare persone con semplicemente un’origine diversa, non locale o frutto di mescolanza di etnie, etichettandole come “immigrati” solo perché diversi.
Innanzitutto le migrazioni si distinguono per emigrazione (chi lascia il proprio paese) e immigrazione (chi arriva in un nuovo paese per cominciare una nuova vita).
Oltre a questa distinzione, la migrazione può essere suddivisa per tipologie diverse: decisione (volontaria o involontaria), durata (breve tempo, lungo tempo/permanente), distanza (interna, frontaliera, internazionale) e per visto (ricongiungimenti famigliari, richiedenti asilo, permesso di soggiorno, lavoro, studio).
Le persone emigrano perché non sono più in grado di vivere nel loro paese di origine in adeguate e idonee condizioni di vita. Le motivazioni riguardano persecuzioni razziali, religiose e di etnia, guerre e conflitti, povertà, elevata disoccupazione, siccità e calamità naturali, epidemie e scarse condizioni igieniche.
Chi emigra lascia un paese e/o una condizione di vita precaria con la speranza di trovare in un altro paese uno stile di vita migliore per sé stesso e la propria famiglia. Chi emigra vuole garantirsi un futuro migliore.
Oggi molte persone emigrano in seguito a conflitti politici come i siriani che lasciano la Siria a causa della guerra civile in atto ormai da anni o gli ucraini che scappano dalle zone occupate dalla Russia.
Queste persone trovano principalmente accoglienza e rifugio in Italia da dove talvolta partono per altri paesi come la Germania e la Spagna. Oltre ai rifugiati di guerra molti africani lasciano il loro paese per sfuggire alla povertà e alla più grave siccità che abbia mai colpito il continente africano cercando rifugio prevalentemente nei paesi ricchi d’Europa e negli Stati Uniti.
Le conseguenze delle migrazioni si riscontrano prevalentemente nei paesi in cui i flussi migratori sono maggiori, ad esempio in Italia.
Si riscontrano conseguenze per quanto riguarda l’aspetto sociale, economico e demografico. Vengono infatti stanziate somme di denaro che spesso però non sono sufficienti per accogliere queste persone, cercare di occuparle mentre nel frattempo si crea un sovraffollamento nei centri di accoglienza.
Alcuni paesi di accoglienza infatti non hanno sufficienti mezzi e risorse per accogliere gli immigrati nel migliore dei modi e successivamente per garantire loro un impiego e mezzi di sussistenza.
Se anche tu vuoi formarti come esperto di assitenza sociale, non dimenticare di iscriverti a Euroinnova Formazione!
La nostra formazione
Il nostro portfolio è composto da corsi online, corsi accreditati, corsi che possono essere utilizzati nei concorsi e corsi post-laurea e master.
Scopri di piuGrazie mille!
Abbiamo ricevuto correttamente i vostri dati. Vi contatteremo a breve.