Quali sono le 4 fasi della farmacocinetica?
Quali sono le 4 fasi della farmacocinetica?
La farmacocinetica è una parte della farmacologia che si occupa dello studio degli effetti dei farmaci sull’organismo. Il processo di farmacocinetica si sviluppa in quattro fasi diverse per le quali si utilizza l’acronimo ADME (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Esecuzione).
Le fasi servono per dividere i meccanismi d’azione di un farmaco, attraverso principi biochimici e fisiologici, in modo da poter migliorarne gli effetti benefici e diminuire quelli collaterali. Vediamo qui di seguito quali sono le diverse fasi della farmacocinetica e farmacodinamica. Prima di procedere, ricordiamo che è possibile effettuare studi più approfonditi seguendo un Master di Euroinnova in farmacia.
La guida perfetta alle fasi della farmacocinetica
Fase di Assorbimento
La fase di assorbimento (A) è la modalità di somministrazione del farmaco, ovvero il modo in cui questo può entrare nell’organismo e arrivare al circolo ematico. Le modalità di somministrazione influiscono anche sulla velocità di assorbimento del farmaco. Ad esempio, un farmaco assunto per via orale può essere assorbito ad una velocità diversa da uno assunto via endovenosa.
Le vie di somministrazione di un farmaco sono molto importanti, specialmente per quelli che devono sortire un effetto immediato. Alcune di queste vie, come ad esempio quella rettale, si possono somministrare anche a pazienti non coscienti o incapaci di collaborare. Altre vie di somministrazione prevedono l’intervento di personale medico.
Alcuni farmaci inoltre vengono prodotti con diverse vie di somministrazione, altri invece si possono somministrare solo in un modo.
Oltre a questo, la velocità di assorbimento può essere diversa da persona a persona, infatti si parla di variabilità individuale. In generale, le differenze individuali in un gruppo di persone sono comprese tra una percentuale del +/- 20%. Farmaci come anticoagulanti, immunosoppressori e antiepilettici hanno una percentuale è più alta e vengono definiti “critici”.
Nella fase di assorbimento, rientra anche l’interazione tra i farmaci e i recettori e le sostanze chimiche dell’organismo, con le quali si legano e producono gli effetti. Tra i recettori troviamo ormoni e neurotrasmettitori.
Fase di distribuzione
La distribuzione (D) è il modo in cui il farmaco si distribuisce all’interno dell’organismo. Ovviamente, per avere effetto, il farmaco deve raggiungere l’obiettivo previsto.
La distribuzione viene influenzata da diversi fattori, come ad esempio il grado di liposolubilità del farmaco che ne condizione il volume, oppure la permeabilità dei capillari che condizionel ‘extravasazione delle sostanze non liposolubili. Allo stesso modo, il flusso ematico può distribuire il farmaco a diversi organi in tempo diverso.
Gli organi meno vascolarizzati riceveranno il farmaco in un tempo maggiore rispetto ad altri.
Fase di metabolismo o biotrasformazione
La fase (M) è quella del metabolismo, ovvero le modifiche che l’organismo apporta al farmaco, scomponendone le molecole. Il metabolismo può avvenire nel fegato, nei reni, nell’intestino o nei polmoni.
Questa fase viene chiamata anche biotrasformazione, in quanto studia proprio il cambiamento del farmaco a livello biologico. Le reazioni della biotrasformazione si dividono in reazioni non sintetiche e sintetiche. Le prime sono le reazioni di ossidoriduizione e idrolisi, mentre le seconde sono reazioni di coniugazione attraverso enzimi e cofattori che aggiungono gruppi funzionali al farmaco per una più facile eliminazione.
Fase di esecuzione
Infine, troviamo la fase dell’esecuzione (E) che studia il modo in cui l’organismo elimina il farmaco, attraverso la via renale, fecale, la respirazione, la sudorazione o la saliva.
Differenza tra farmacocinetica e farmacodinamica
A differenza della farmacocinetica, la farmacodinamica studia gli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci sull’organismo. Le due branche della farmacia sono spesso correlate, ma in generale la farmacodinamica si concentra su farmaci e recettori.
Un farmaco infatti può agire in due modi diversi, ovvero come agonista se attiva il recettore e la risposta biochimico-metabolica connessa, oppure come antagonista, nel caso la blocchi il recettore e di conseguenza impedendo l’attivazione del farmaco. L’interazione di farmaci e recettori viene regolata da leggi chimiche che si possono associare all’enzimologia. Oltre a questo, la farmacodinamica studia le interazioni tra farmaci, molto importante in quanto occorre verificare che queste non causino effetti collaterali gravi.
Altre parti importanti della farmacodinamica sono la potenza di un farmaco in una singola dose, la sua efficacia, l’EC50 e l’IT. Per EC50, si intende la concentrazione di un farmaco che genera un effetto pari al 50$ dell’efficacia. Per IT invece, si intende l’indice terapeutico del farmaco che serve a stabilire il livello di sicurezza di utilizzo del farmaco. Solitamente un farmaco di valore maggiore di 1 è sicuro, mentre con un valore vicino a 1 necessita di un dosaggio particolare, in quanto può anche causare la morte di chi lo assume.
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