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Backdoor virus: Cos’è, tipologie e come proteggersi

Backdoor virus: Cos’è, tipologie e come proteggersi

I backdoor virus rappresentano una delle minacce più pericolose nell'ambito della sicurezza informatica. In questo articolo, esploreremo insieme cosa sono i backdoor virus, le diverse tipologie, come vengono utilizzati dai criminali informatici e come proteggere il tuo sistema informatico. Infine, vedremo anche come rilevare e rimuovere efficacemente queste minacce, garantendo la sicurezza dei dati sensibili. Cos’è una backdoor Una backdoor, comunemente chiamata "porta sul retro", è una vulnerabilità che può essere creata intenzionalmente o accidentalmente all'interno di un software o di un sistema informatico. Questa vulnerabilità consente a un attore esterno di ottenere un accesso remoto non autorizzato al sistema. Attraverso queste porte, gli attaccanti possono aggirare le normali misure di sicurezza, come firewall e antivirus, per prendere il controllo totale del sistema operativo. Una volta ottenuto l'accesso, possono rubare dati sensibili, installare ulteriori malware o eseguire comandi specifici, compromettendo la sicurezza dell'intero sistema. In parole semplici, le backdoor possono essere paragonate a chiavi nascoste che i criminali informatici sfruttano per entrare nei sistemi informatici senza essere scoperti, operando in modo furtivo e spesso lasciando poche tracce. Le backdoor possono essere introdotte in vari tipi di dispositivi, tra cui computer, server, dispositivi mobili e persino nei siti web. In molti casi, gli attacchi backdoor si verificano quando gli hacker sfruttano le vulnerabilità di software non aggiornati o poco sicuri. Tuttavia, esistono anche casi in cui gli utenti sono indotti a installare inconsapevolmente software compromessi, permettendo così agli aggressori di ifiltrarsi nei loro sistemi con maggiore facilità. Questi attacchi sono particolarmente insidiosi poiché possono passare inosservati per lungo tempo, aumentando il rischio di danni maggiori. Tipologie di backdoor Esistono diverse tipologie di backdoor, ognuna con caratteristiche uniche. Ecco alcune delle più comuni: Backdoor hardware: Queste sono implementate direttamente nel firmware di un dispositivo. Essendo a livello hardware, sono molto difficili da rilevare e rimuovere. Backdoor software: Sono introdotte nei programmi software tramite codici maligni inseriti durante lo sviluppo o in fase di aggiornamento. Backdoor di rete: Si basano su vulnerabilità nelle reti informatiche, permettendo agli hacker di prendere il controllo del traffico e manipolare i dati. Backdoor nei siti web: Gli hacker possono infiltrarsi nei siti web, sfruttando plugin o CMS vulnerabili, per poi ottenere accesso non autorizzato al server e rubare dati o installare malware. Le backdoor possono essere utilizzate per diversi scopi, come rubare informazioni personali, lanciare attacchi DDoS, o semplicemente mantenere un accesso remoto al sistema per future intrusioni. Come intercettare backdoor e funzionalità Rilevare una backdoor non è sempre semplice. Tuttavia, ci sono diversi strumenti e tecniche che possono essere utilizzati per identificarle: Scanner di sicurezza: Programmi come antivirus avanzati o software di monitoraggio di rete possono rilevare alcune backdoor basate su anomalie nei file o nel traffico di rete. Controllo dei log: Verificare i log di sistema o del server può aiutare a identificare comportamenti insoliti o tentativi di accesso non autorizzati. Strumenti di monitoraggio della rete: Questi strumenti possono essere utilizzati per monitorare il traffico in entrata e in uscita dal sistema e rilevare attività sospette. È fondamentale tenere sempre aggiornati i software e applicare le patch di sicurezza per minimizzare il rischio di sfruttare le vulnerabilità da parte degli hacker. Modalità di attacco con le backdoor I criminali informatici utilizzano diverse modalità per installare e sfruttare le backdoor nei sistemi informatici. Tra i metodi più comuni ci sono: Phishing: Gli utenti sono ingannati a scaricare file o software contenenti backdoor. Una volta eseguito, il malware si installa sul sistema. Vulnerabilità del software: Hacker sfruttano bug o falle di sicurezza nei programmi per installare una backdoor. Infezione tramite siti compromessi: Visitare siti web malevoli o infetti può causare l'installazione di una backdoor senza che l'utente se ne accorga. Le backdoor vengono quindi utilizzate per prendere il controllo del sistema, rubare informazioni sensibili, lanciare attacchi DDoS, o addirittura spiare l'utente. Possono rimanere inattive per lunghi periodi, attendendo il momento giusto per essere attivate. Come rimuovere una backdoor dal computer o sito infetto Rimuovere una backdoor può essere complesso, ma ci sono passi fondamentali che è possibile seguire per assicurarsi di eliminare il problema e proteggere il sistema in futuro: Scansione completa del sistema: Utilizzare un antivirus o antimalware aggiornato per eseguire una scansione completa. Questo può rilevare e rimuovere molte backdoor comuni. Ripristino del sistema: Se possibile, riportare il sistema a un punto di ripristino precedente l'infezione. Aggiornamento del software: Assicurarsi che tutti i software, inclusi il sistema operativo e le applicazioni, siano aggiornati con le ultime patch di sicurezza. Monitoraggio della rete: Tenere sotto controllo il traffico di rete per eventuali segni di attività sospette post-rimozione. Rimozione di backdoor nei siti web: Se la backdoor è stata installata su un sito web, può essere necessario rimuovere file compromessi e applicare aggiornamenti al CMS o ai plugin. I backdoor virus rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza informatica, ma con le giuste misure è possibile proteggerci da questi attacchi. Conoscere i rischi, mantenere il software aggiornato e monitorare costantemente il proprio sistema informatico sono solo alcuni dei modi per mantenere al sicuro i propri dati sensibili. Per una protezione completa, è possibile approfondire la conoscenza delle minacce partecipando a corsi specifici, come il nostro master in cybersecurity e cybercrime, che offre una formazione completa sulla sicurezza informatica, e permette di gettare le basi su argomenti come cos'è un sistema informatico contabile, oppure la differenza tra virus trojan e worm. Offerta formativa che ti potrebbe interessare ...

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Cos'è un DNS? Guida completa per principianti

Cos'è un DNS? Guida completa per principianti

Cos'è un DNS? Se sei appassionato di tecnologia o un principiante nel mondo del web, probabilmente hai già sentito parlare di questo termine. Il DNS, acronimo di Domain Name System, è un elemento cruciale nel funzionamento di Internet. Ma cosa significa realmente? E perché è così importante? Questo articolo mira a rispondere a queste domande e a fornirti una comprensione completa del DNS, dal suo concetto alla sua storia, fino ai dettagli sul suo funzionamento e i rischi legati alla sicurezza. Il DNS è un sistema complesso ma fondamentale per il funzionamento di Internet. Comprendere cos'è un DNS e come funziona può aiutarti a navigare meglio nel mondo del web, riconoscendo l'importanza di aspetti come la sicurezza e la velocità del servizio DNS. Concetto di DNS Ecco cos'è un Dns: il Domain Name System (DNS) è essenzialmente la rubrica di Internet. Quando inserisci un indirizzo come nel tuo browser web, il DNS traduce questo indirizzo in un formato comprensibile per i computer, noto come indirizzo IP. Esistono due principali versioni di indirizzi IP: indirizzi IPv4 e indirizzo IPv6. Il DNS è quindi responsabile di convertire i nomi di dominio, facilmente leggibili dagli umani, in indirizzi IP, che sono utilizzati dai computer per localizzare i server. Funzioni Principali del DNS Traduzione dei nomi di dominio in indirizzi IP: Come accennato, il DNS permette ai computer di trovare e collegarsi ai server utilizzando nomi di dominio al posto degli indirizzi IP numerici. Distribuzione del carico: Il DNS può anche essere utilizzato per distribuire il traffico tra più server, migliorando così le performance e la disponibilità dei siti web. Caching: Il cache DNS permette di memorizzare temporaneamente le informazioni DNS per accelerare il processo di risoluzione delle query. Storia del DNS Il sistema DNS è stato introdotto nei primi anni '80, un periodo in cui Internet, come lo conosciamo oggi, era ancora nella sua fase embrionale. Prima della creazione del DNS, i computer usavano un file di testo chiamato "HOSTS.TXT" per mappare i nomi di dominio agli indirizzi IP. Questo metodo diventò rapidamente insostenibile con l'aumento del numero di siti web. Paul Mockapetris, un pioniere di Internet, è stato il principale inventore del DNS. La sua idea era di creare un sistema distribuito, scalabile e capace di gestire milioni di richieste simultanee. Il DNS è diventato uno dei pilastri fondamentali della moderna infrastruttura di Internet. Sistema di funzionamento del DNS Il funzionamento del DNS è complesso e coinvolge diversi componenti e processi. Ecco una panoramica di come funziona: Query DNS: Quando un utente inserisce un URL nel proprio browser, viene generata una query DNS per trovare l'indirizzo IP associato al nome di dominio. Server DNS: La query viene inviata a un server DNS. Esistono diversi tipi di server DNS coinvolti in questo processo, come i server di nomi di dominio e i server DNS autorevoli. Cache DNS: Se la richiesta è stata già processata recentemente, la risposta può essere recuperata dal cache DNS per velocizzare il processo. Risposta DNS: Il server DNS restituisce l'indirizzo IP corrispondente al browser, permettendo la connessione al server web e la visualizzazione della pagina web. Tipi di server DNS Esistono diversi tipi di server DNS che giocano ruoli specifici nel processo di risoluzione dei nomi di dominio: Server DNS Autoritativi: Questi server contengono le informazioni definitive per i nomi di dominio e rispondono alle query con dati provenienti dalle zone DNS specifiche. Server DNS Ricorsivi: Questi server fungono da intermediari tra il client e i server DNS autoritativi, inoltrando le query e restituendo i risultati. Server di Cache: Memorizzano le risposte alle query DNS per un determinato periodo di tempo per migliorare la velocità delle risposte future. Differenza tra i servizi DNS pubblici e privati I servizi DNS possono essere pubblici o privati, e la scelta tra questi due può influenzare la sicurezza, la velocità e la privacy della tua esperienza online. Servizi DNS Pubblici I servizi DNS pubblici sono forniti da organizzazioni come Google o Cloudflare (LINK:https://it.wikipedia.org/wiki/Cloudflare) e sono accessibili a chiunque. Questi servizi tendono a essere veloci e affidabili, offrendo spesso funzionalità avanzate come la protezione da attacchi DDoS. Servizi DNS Privati I servizi DNS privati sono solitamente gestiti da aziende o enti per l'uso interno. Offrono un controllo maggiore sulle configurazioni e possono essere ottimizzati per specifiche esigenze aziendali. Rischi per la sicurezza dei DNS Anche se il DNS è una parte essenziale di Internet, non è esente da rischi. Ecco alcune delle minacce più comuni: DNS Spoofing: Un attacco in cui un malintenzionato fornisce risposte DNS false per indirizzare il traffico verso siti fraudolenti. Cache Poisoning: Un attacco che compromette la cache DNS per far sì che le query future restituiscano indirizzi IP errati. DDoS Attacks: I server DNS possono essere sovraccaricati di richieste, rendendoli incapaci di rispondere correttamente e causando interruzioni di servizio. Se sei interessato ad approfondire ulteriormente il concetto di cos'è un DNS, o in generale la tua conoscenza nel campo dell'informatica, ti consigliamo il nostro master cloud computing online dove potrai imparare tantissime nozioni tra cui la differenze web 1, web 2 e web 3 e comprendere meglio l'evoluzione di Internet. Offerta formativa che ti potrebbe interessare ...

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Quale attività è fondamentale per la sicurezza informatica 

Quale attività è fondamentale per la sicurezza informatica

Quale attività è fondamentale per la sicurezza informatica  La sicurezza informatica consiste in una serie di sistemi e controlli per la salvaguardia dei dati o di una rete stessa. Ultimamente, questo campo è diventato molto importante, in quanto ormai la maggior parte dei dati viene salvata su dei server collegati ad internet, chiamati cloud.   A cosa serve il cloud su Internet? Questo sistema permette di salvare grosse quantità di dati, di velocizzare le procedure e di eliminare quasi del tutto l’utilizzo della carta. Il risvolto della medaglia è che i server sono vulnerabili ad attacchi e intrusioni da parte di hacker che potrebbero causare danni ingenti.  Il problema non riguarda solo le aziende, ma anche siti web, banche e piattaforme. Un hacker potrebbe entrare nella rete di un social network e rubare dati sensibili di migliaia di utenti, o magari provare a estrarre soldi dal conto, hackerando il sistema di home banking di una determinata banca.  I rischi sono molteplici, proprio per questo chi lavora nella sicurezza informatica deve ricorrere a una serie metodi di controllo. In realtà gli hacker non sono l’unica minaccia, infatti ad un livello di rischio minore troviamo i vari virus che si aggirano per il web. Questi possono risultare un problema anche per i sistemi ad uso privato come PC, smartphone, tablet e anche console di gioco.  Prima che internet diventasse di uso comune, la sicurezza informatica riguardava solo ed esclusivamente gli utenti di computer come PC e Mac. Adesso, dato che tutti i dispositivi sono connessi ad internet, il rischio di virus è diventato più elevato.  Le regole della sicurezza informatica  Le parole sicurezza e informatica fanno subito venire in mente agli antivirus, programmi in grado di proteggere i PC da file sospetti e potenzialmente pericolosi, così come salvaguardare i dati salvati sui server e sui dischi rigidi o SSD.   Ci sono diversi antivirus di ottima qualità sul mercato che offrono abbonamenti alle aziende con particolari funzioni avanzate. Tra questi troviamo McAfee e il Norton. Per quanto riguarda gli utenti privati, quelli che utilizzano il sistema operativo Windows 10, possono avvalersi del Windows Defender che negli anni è diventato un buon sistema di sicurezza.  Norme sulla sicurezza informatica Oltre all’antivirus però, ci sono delle regole di base da seguire, per un utilizzo sicuro del proprio PC. Ad esempio, aziende e privati dovrebbero sempre avere un backup dei propri dati sensibili. I file più importanti si possono salvare su server secondari o su memorie esterne, in modo da avere sempre una copia in più.   Per quanto riguarda il web, è molto importante cercare di non scaricare file da siti sospetti. I file più pericolosi sono gli eseguibili, ovvero quelli che terminano con .exe. Questi file non andrebbero mai scaricati, se non dai siti ufficiali di software.   Sugli smartphone e i tablet, il discorso varia in base al sistema operativo. In generale, i dispositivi iOS sono più sicuri, in quanto consentono il download di app verificate. Android è un sistema operativo più versatile, quindi da una parte permette di scaricare e usare svariate app, dall’altro mostra il fianco a potenziali virus e file dannosi.  Le password e le autenticazioni sono fondamentali per la sicurezza IT Per prevenire intrusioni di terzi nei propri account, la sicurezza informatica prevede l’uso di password complesse, diverse per ogni account. Questo permette di prevenire attacchi di phishing, ovvero l’estrazione di dati sensibili come indirizzo, nome, cognome e in alcuni casi anche numeri di carte di credito o altro. Oltre alla password è possibile abilitare autenticazioni multiple, come ad esempio l’uso di più password unite al riconoscimento vocale, o all’impronta digitale. Occorre inoltre, conoscere le normative per il trattamento dei dati personali, per evitare di esporre i propri dati sensibili a siti sospetti.  Chi si occupa della sicurezza informatica?  Come abbiamo visto, la sicurezza informatica può essere applicata da tutti. In ambito professionale però, la sicurezza informatica viene gestita dai programmatori dei software come antivirus e sistemi di sicurezza, così come dal Cyber Security Analyst. Questa figura è il responsabile della sicurezza digitale in azienda e si occupa della protezione dei dati e della prevenzione da eventuali minacce.   Il Cyber Security Analyst è solitamente un laureato in informatica o in ingegneria informatica che si aggiorna e si specializza tramite Master in sicurezza informatica. In alcuni casi, il Cyber Security Analyst si occupa anche della manutenzione dei PC e del server dell’azienda o di una determinata sede.   La sicurezza informatica: dalla fantascienza alla realtà  Il termine Cyber Security richiama al sottogenere letterario “cyberpunk”, creato da diversi scrittori, tra i quali troviamo nomi importanti come William Gibson e Bruce Sterling. Nel romanzo “manifesto” del cyberpunk, il Neuromante di William Gibson, pubblicato nel 1984, le persone possono entrare nel cyberspazio, una sorta di unione tra la realtà virtuale e internet.   Il cyberspazio viene usato dalle corporazioni per rubare dati e anche per assassinare persone, tramite virus in grado di mandare in cortocircuito gli impianti cibernetici degli hacker nemici connessi.   La realtà odierna non è poi così diversa da quella predetta da Gibson, basta pensare ai cyberattacchi ai siti governativi. Internet può diventare un’arma, per questo la sicurezza informatica di questi tempi, diventa ancora più importante. ...

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6 consigli per scrivere password complesse

6 consigli per scrivere password complesse

6 consigli per scrivere password sicure Certo, non sono poche le notizie che si sentono spesso sugli attacchi informatici a livello globale, istituzionale o addirittura personale Per questo motivo, le piattaforme cercano sempre più di applicare misure di protezione per gli utenti e per se stesse Ebbene, i dati personali sono oggi una grande fonte di guadagno per i criminali informatici , il che li rende molto ambiti In questo post proponiamo 6 consigli per scrivere password sicure e proteggere al 100% i propri dispositivi Vuoi scoprirli? Continua a leggere! Quali sono i tipi di password A questo punto, ti ricordiamo che esistono diversi tipi di password a seconda del livello di sicurezza richiesto Per questo motivo, come avrai verificato, ogni piattaforma richiede una determinata chiave composta da caratteri numerici, alfanumerici o speciali. Bene, più semplice è, più possibilità hai di perdere le tue informazioni a causa di un attacco informatico Inoltre, è il pezzo chiave del puzzle che protegge la tua privacy nei tuoi spazi online ogni volta che navighi in Internet Spesso, le persone che non sono molto informate sulla sicurezza del computer impostano password deboli E questo li rende molto più vulnerabili a qualsiasi minaccia Per questo motivo, vogliamo sottolineare l'importanza di una base di conoscenza della sicurezza informatica come un utente attivo che sei sul web "L'hardware è facile da proteggere: bloccalo in una stanza, incatenalo a una scrivania o acquistane uno di ricambio. L'informazione pone più di un problema. Può esistere in più di un luogo; essere trasportato su mezzo pianeta in pochi secondi; ed essere derubato a tua insaputa".- Bruce Schneier corsi di sicurezza informatica Anche così, qui vi lasciamo alcune delle password più utilizzate negli ultimi anni e più volte troncate: Prima di tutto, questo è il più comune e il più vulnerabile a sua volta: 123456. Successivamente, questo è un altro dei più usati e facili da ottenere: 111111 Infine, 123123. Come puoi vedere, sono piuttosto brevi, semplici e utilizzano lo stesso tipo di carattere Tuttavia, tra gli altri tipi di password, troviamo nomi o date come i più frequentati, ma per niente sicuri Come sono sicure le password? Pertanto, comprendiamo che una password è sicura quando non è facilmente decifrabile, né da una persona né da un software Pertanto, vogliamo riassumere le linee guida per creare la migliore password qual è la migliore password In questo contesto, diremo che il primo dei punti da tenere in considerazione per generare una password sicura è la sua lunghezza Beh, in passato bastavano pochi caratteri come 1234 per proteggere la tua privacy Ma proprio come qualche decennio fa, le porte blindate in casa non andavano di moda e ora le cose stanno cambiando E attualmente, le password non devono contenere meno di 15 caratteri Inoltre, devi tenere conto di ciò che abbiamo menzionato prima sull'uso di vari tipi di caratteri al suo interno Tuttavia, una delle raccomandazioni del National Institute of Standards and Technology suggerisce l'uso di una parola lunga invece di quanto sopra. Soprattutto se le parole che compongono questa "megaparola" non sono associabili, tanto meglio Ma anche così, vogliamo proporre una serie di suggerimenti per scrivere password sicure al fine di proteggere completamente la tua privacy su Internet Ecco alcuni suggerimenti per scrivere password sicure Aspettare! Non andare ancora. Perché dopo, vogliamo darti alcuni suggerimenti per scrivere password sicure come semplici trucchi che puoi applicare Ebbene, in questo modo, potrai preservare il lavoro aziendale personale e professionale. Pertanto, tra i suggerimenti per scrivere password sicure, vogliamo evidenziare i più comuni: Genera password facili da ricordare, senza essere troppo personali, cercando di aggiungere alla fine un codice numerico per migliorarne la sicurezza. Sebbene li includiamo tra i suggerimenti per scrivere password sicure, questo caso riguarda più il buon senso: non prestare la tua password a nessuno, evitala se puoi. Un altro dei suggerimenti per scrivere password sicure è creare una password generica e aggiungere un codice finale che cambieremo mensilmente. Continuando con i consigli per scrivere password sicure, sarebbe opportuno utilizzare alcuni software come il generatore di password per Chrome o simili, che forniscono password molto efficaci. Non memorizzare le password nei browser o nei programmi che utilizziamo. Questo potrebbe essere uno dei suggerimenti più fastidiosi e necessari per scrivere password complesse. Infine, uno dei consigli per scrivere password sicure è quello di non utilizzare la stessa password per tutto, poiché se venisse a conoscenza, tutti i nostri dati verrebbero compromessi. In conclusione, seguire questi e altri suggerimenti per scrivere password complesse renderà il tuo generatore di password per Chrome molto migliore. E in questo modo, evita la fuga di informazioni. Anche se, come abbiamo detto prima, è molto interessante che ti alleni per sapere cosa implica la rete e come applicare la massima sicurezza Pertanto, consigliamo il generatore di password per Chrome Obiettivi del corso di iniziazione in Sicurezza Informatica e Reti Bene, ti fornirà le conoscenze di base per essere in grado di: Analizzare i rischi che possono esistere nei sistemi informativi Usa gli strumenti giusti per il controllo del sistema Conoscere il tipo di reti che possono esistere e la loro sicurezza In questo modo si rivolge a studenti e professionisti di settori legati al mondo dell'informatica, di Internet, degli uffici e dell'amministrazione. Ti è piaciuto quello che hai appena letto? È ora di condividerlo con chi vuoi. Puoi anche lasciarci un commento su cosa ne pensi di questo post su alcuni suggerimenti per scrivere password sicure . Tuttavia, puoi contattare il nostro team di orientamento per risolvere eventuali dubbi che potrebbero sorgere. Ci vediamo nel prossimo post!...

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Cos'è la valutazione d'impatto privacy

Cos'è la valutazione d'impatto privacy

La valutazione d'impatto sulla privacy (DPIA) è uno strumento fondamentale nel campo della protezione dei dati personali. Essa consiste in un processo sistematico per identificare, descrivere e valutare i rischi associati al trattamento dei dati personali al fine di proteggere i diritti e le libertà delle persone interessate. La DPIA si basa su una valutazione dettagliata dei rischi che possono derivare dal trattamento dei dati personali, come ad esempio l'accesso non autorizzato, la divulgazione non autorizzata o la perdita dei dati. Coinvolge l'analisi dei tipi di dati trattati, le modalità di raccolta e di conservazione dei dati, nonché le misure di sicurezza adottate per proteggere i dati. La DPIA è un processo proattivo che consente alle organizzazioni di identificare e affrontare i rischi per la privacy in modo tempestivo, riducendo così la possibilità di violazioni della privacy e il rischio di sanzioni da parte delle autorità di controllo dei dati. Consulta la categoria cybersecurity e cloud computing di Euroinnova: troverai vari corsi e master come ad esempio il master online in cloud computing. Quando è obbligatoria la DPIA? Secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell'Unione Europea, la DPIA è obbligatoria in determinate circostanze, quali: Trattamenti ad alto rischio: La DPIA è obbligatoria per i trattamenti che presentano un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone coinvolte. Questo include trattamenti che comportano una valutazione sistematica e approfondita degli aspetti personali di una persona, come il monitoraggio sistematico su larga scala di una zona pubblica. Utilizzo di tecnologie innovative: Se si utilizzano tecnologie innovative per trattare i dati personali in modo sistematico e/o su larga scala, è necessaria una DPIA. Questo può includere l'utilizzo di algoritmi decisionali automatizzati o la profilazione di grandi quantità di dati personali. Valutazione di aspetti sensibili: La DPIA è richiesta quando vengono trattati dati personali sensibili, come informazioni sulla salute, l'orientamento sessuale, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, in modo da valutare e mitigare il rischio di violazione della privacy. Fusioni e acquisizioni: Quando si verificano fusioni o acquisizioni che comportano il trattamento dei dati personali di grandi gruppi di persone, è obbligatoria una DPIA per valutare l'impatto sulla privacy dei soggetti coinvolti. Utilizzo di dati sensibili o giudiziari: Se vengono trattati dati sensibili o giudiziari in modo sistematico e su larga scala, come informazioni sulle condanne penali o su presunte attività criminali, è necessaria una DPIA per valutare il rischio per la privacy delle persone coinvolte. Obbligo stabilito dalle autorità di controllo: In alcuni casi, le autorità di controllo possono richiedere una DPIA per specifici trattamenti di dati personali, se ritengono che comportino un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone coinvolte. Come fare la DPIA La DPIA è un processo che segue una serie di fasi ben definite: Identificazione del trattamento dei dati: Questa fase consiste nell'identificare e descrivere il trattamento dei dati personali che verrà effettuato. Questo può includere la raccolta, l'archiviazione, la consultazione, l'elaborazione o la modifica dei dati personali. Valutazione della necessità e della proporzionalità: In questa fase, si valuta se il trattamento dei dati personali è effettivamente necessario per raggiungere gli scopi previsti e se è proporzionato rispetto agli obiettivi desiderati. Se possibile, si dovrebbero considerare alternative che comportino un rischio inferiore per la privacy delle persone coinvolte. Valutazione dei rischi per i diritti e le libertà delle persone: Si valuta la probabilità e la gravità dei rischi e si identificano le misure di mitigazione appropriate. Consultazione delle parti interessate: In alcune circostanze, può essere necessario consultare le parti interessate, come gli individui interessati dal trattamento dei dati personali o le autorità di protezione dei dati. Approvazione e documentazione: La DPIA deve essere documentata in modo dettagliato, comprese le conclusioni della valutazione dei rischi e le misure di mitigazione previste. Questa documentazione è fondamentale per dimostrare la conformità alla normativa sulla protezione dei dati e per consentire la revisione da parte delle autorità competenti. Se non sei ancora convinto al 100% dell’importanza della DPIA, ti consigliamo di leggere l’articolo di Euroinnova sul perché studiare la sicurezza informatica. Cosa deve contenere la valutazione di impatto Una DPIA dovrebbe contenere diverse informazioni chiave: Una descrizione del trattamento dei dati personali, compresi lo scopo del trattamento e le categorie di dati personali interessati. Un'analisi dei rischi per i diritti e le libertà delle persone, comprese le possibili conseguenze negative per gli individui interessati. Una valutazione della necessità e della proporzionalità del trattamento dei dati personali. Una descrizione delle misure di sicurezza e delle misure di mitigazione dei rischi previste. Una documentazione delle consultazioni con le parti interessate, se del caso. Consulta l’offerta formativa del master in gestione d’impresa di Euroinnova: il corso si tiene completamente online! Chi deve condurre la DPIA? La DPIA dovrebbe essere condotta da un soggetto responsabile della protezione dei dati o da un team specializzato nella protezione dei dati personali. Ecco chi potrebbe condurre la DPIA: Responsabile della protezione dei dati (DPO): Se un'organizzazione ha designato un DPO in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell'Unione Europea, il DPO ha la responsabilità principale di condurre la DPIA. Il DPO è un professionista esperto nella protezione dei dati personali e ha il compito di garantire la conformità alle normative sulla privacy all'interno dell'organizzazione. Team interno dedicato alla protezione dei dati: In alcune organizzazioni più grandi o complesse, potrebbe essere costituito un team interno dedicato alla protezione dei dati personali. Questo team potrebbe includere esperti in privacy, professionisti IT e legali specializzati nella protezione dei dati. Questo team avrà le competenze e le risorse necessarie per condurre la DPIA in modo efficace. Consulenti esterni: In alcuni casi, le organizzazioni possono decidere di affidare la conduzione della DPIA a consulenti esterni specializzati nella protezione dei dati personali. Questi consulenti possono fornire un'esperienza specifica e risorse aggiuntive per garantire che la DPIA sia condotta in modo accurato e conforme alla normativa applicabile. Indipendentemente da chi conduce la DPIA, è importante che la persona o il team responsabile abbia le competenze e l'esperienza necessarie per valutare in modo accurato i rischi per la privacy e per proporre misure di mitigazione appropriate. La DPIA è un processo importante che richiede una valutazione approfondita dei rischi associati al trattamento dei dati personali e la pianificazione di misure per ridurre o eliminare tali rischi. Offerta formativa che ti potrebbe interessare MASTER DATA PROTECTION OFFICER: Master I Livello in Data Protection Officer Cyber & Risk Manager ...

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Cosa sono i protocolli di rete 

Cosa sono i protocolli di rete 

  I protocolli di rete sono regole e procedure standardizzate che regolano la comunicazione e lo scambio di dati tra dispositivi collegati in una rete informatica. Essi definiscono il formato, l'ordine e la sequenza delle operazioni necessarie per trasmettere informazioni attraverso una rete. I protocolli di rete forniscono un linguaggio comune che consente ai dispositivi di comunicare tra loro in modo affidabile e efficiente, indipendentemente dal tipo di rete o dai dispositivi coinvolti.  I protocolli di rete possono essere suddivisi in diverse categorie in base alla loro funzione e al livello di funzionamento all'interno dello stack di protocolli di rete. Alcuni esempi di categorie di protocolli includono protocolli di comunicazione di rete, protocolli di gestione della rete e protocolli di sicurezza di rete.  Se stai cercando una formazione professionale in questo settore ti consigliamo di consultare l’offerta formativa del master in cloud computing di Euorinnova: il corso di svolge interamente online. Consulta la pagina per scoprire quali sono gli sbocchi professionali e qual è la metodologia dell’insegnamento. Iscriviti subito! Come funzionano i protocolli di rete  I protocolli di rete stabiliscono le regole per l'inizio, il completamento e la gestione di una comunicazione tra dispositivi in una rete. Quando due o più dispositivi desiderano comunicare tra loro, seguono un insieme di regole definite dal protocollo di rete specifico che stanno utilizzando.  Il funzionamento dei protocolli di rete può essere suddiviso in diverse fasi:  Inizializzazione e negoziazione: I dispositivi iniziano la comunicazione scambiando informazioni per stabilire i parametri di connessione, come indirizzi IP, porte di comunicazione, protocolli di sicurezza, ecc.  Trasmissione dei dati: Una volta stabilita la connessione, i dati vengono trasferiti tra i dispositivi seguendo le regole definite dal protocollo di rete. Questo può includere la suddivisione dei dati in pacchetti più piccoli, l'aggiunta di intestazioni per indicare l'origine e la destinazione dei dati, e la verifica dell'integrità dei dati durante la trasmissione.  Gestione degli errori e dei conflitti: I protocolli di rete includono meccanismi per gestire gli errori di trasmissione, come la ritrasmissione dei pacchetti persi o danneggiati, e per risolvere eventuali conflitti di accesso alla rete tra dispositivi.  Chiusura della connessione: Una volta completata la trasmissione dei dati, i dispositivi chiudono la connessione e liberano le risorse di rete utilizzate durante la comunicazione. Vuoi sapere che cos'è una rete di ricerca operativa e a che cosa serve? Leggi l’articolo al link e consulta i corsi online che Euroinnova, leader della formazione a distanza, mette a disposizione nella categoria cybersecurity e cloud computing. Dai subito inizio al tuo percorso di formazione professionale!  Quali sono i protocolli di rete più importanti  Esistono numerosi protocolli di rete utilizzati in diverse applicazioni e contesti. Alcuni dei protocolli di rete più importanti includono:  Protocolli di comunicazione di rete  Protocolli di gestione della rete  Protocolli di sicurezza di rete  Questi sono solo alcuni esempi dei protocolli di rete più importanti, ma ce ne sono molti altri utilizzati in una vasta gamma di applicazioni e dispositivi di rete. La scelta del protocollo appropriato dipende dalle esigenze specifiche dell'applicazione e dalle caratteristiche della rete.  Protocolli di comunicazione di rete  TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol): È il protocollo fondamentale su cui si basa Internet e molte altre reti. TCP/IP fornisce un set completo di regole per l'invio e la ricezione di dati attraverso Internet, garantendo l'affidabilità e l'integrità delle comunicazioni HTTP (Hypertext Transfer Protocol): È utilizzato per il trasferimento di pagine web e altri contenuti ipertestuali su Internet. HTTP definisce le regole per richiedere e fornire risorse web tramite browser e server web. FTP (File Transfer Protocol): È utilizzato per il trasferimento di file tra dispositivi in una rete. FTP consente agli utenti di caricare, scaricare e gestire file su server remoti. Protocolli di gestione della rete  SNMP (Simple Network Management Protocol): È utilizzato per monitorare e gestire dispositivi di rete come router, switch e server. SNMP consente agli amministratori di rete di raccogliere informazioni sullo stato e le prestazioni dei dispositivi di rete e di eseguire operazioni di gestione come la configurazione e l'aggiornamento del firmware.  SSH (Secure Shell): È utilizzato per l'accesso remoto sicuro ai dispositivi di rete. SSH consente agli amministratori di connettersi in modo sicuro a dispositivi di rete tramite una connessione crittografata e di eseguire comandi da remoto.  Protocolli di sicurezza di rete   TLS/SSL (Transport Layer Security/Secure Sockets Layer): Sono protocolli utilizzati per crittografare le comunicazioni su Internet, fornendo una connessione sicura tra client e server. TLS/SSL sono comunemente utilizzati per proteggere transazioni finanziarie online, accesso a e-mail e altre attività sensibili su Internet.  IPSec (Internet Protocol Security): È utilizzato per garantire la sicurezza delle comunicazioni su Internet tramite la crittografia e l'autenticazione degli indirizzi IP. IPSec viene spesso utilizzato per creare reti private virtuali (VPN) per consentire agli utenti di accedere in modo sicuro a risorse di rete da posizioni remote.  Offerta formativa che ti potrebbe interessare MASTER DATA PROTECTION OFFICER: Master I Livello in Data Protection Officer Cyber & Risk Manager ...

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Cos'è il SIEM?

Cos'è il SIEM?

Il Security Information and Event Management (SIEM) è un tipo di soluzione software progettata per monitorare, raccogliere, analizzare e correlare dati provenienti da diversi dispositivi e applicazioni all'interno di un'infrastruttura IT. Il SIEM offre una panoramica completa della sicurezza informatica di un'organizzazione, consentendo di individuare e rispondere prontamente a minacce e violazioni della sicurezza. Se ti interessa approfondire l’ambito e sapere quale attività è fondamentale per la sicurezza informatica, allora il Master in Cybersecurity e Cybercrime di Euroinnova potrebbe fare al caso tuo! Il master si tiene completamente online, così da permetterti di adeguare lo studio in base alle tue esigenze lavorative e personali. Come funziona una soluzione di SIEM? Una soluzione di SIEM funziona attraverso una serie di passaggi chiave: Raccolta dei dati: Il SIEM raccoglie dati da una vasta gamma di fonti, tra cui log di sistema, eventi di sicurezza, flussi di rete, registri di accesso e altro ancora. Questi dati vengono centralizzati in un repository unificato per un'analisi più efficace. Normalizzazione dei dati: I dati raccolti vengono normalizzati e strutturati in un formato standard per consentire una gestione e un'analisi coerenti. Correlazione degli eventi: Il SIEM analizza e correla gli eventi in tempo reale per individuare pattern anomali o comportamenti sospetti che potrebbero indicare una potenziale minaccia alla sicurezza. Generazione di allarmi e avvisi: Sulla base dei risultati dell'analisi, il SIEM genera allarmi e avvisi per segnalare eventi di sicurezza rilevanti al personale responsabile della gestione della sicurezza. Investigazione e risposta agli incidenti: Il SIEM fornisce strumenti per condurre indagini approfondite sugli eventi di sicurezza, facilitando la risposta agli incidenti e il ripristino della sicurezza. Consulta la categoria Cybersecurity e Cloud Computing di Euorinnova e scegli il master che fa al caso tuo! Quando sono nati i SIEM? Il concetto di SIEM ha origine nel contesto delle crescenti minacce informatiche e della necessità di un approccio più avanzato alla gestione della sicurezza informatica. Sebbene non ci sia una data specifica di nascita per i SIEM, è possibile individuare alcuni sviluppi chiave che hanno portato alla loro creazione. I primi tentativi di monitorare e analizzare eventi di sicurezza informatica risalgono agli anni '90, quando le organizzazioni iniziarono a raccogliere e analizzare manualmente i log di sistema e altri dati di sicurezza per identificare potenziali minacce. Tuttavia, questo approccio era limitato e inefficace nel gestire la complessità delle minacce informatiche emergenti. Negli anni 2000, con l'aumento della complessità delle reti informatiche e la proliferazione delle minacce informatiche, è emersa la necessità di soluzioni più avanzate per la gestione della sicurezza informatica. In questo contesto, sono stati sviluppati i primi sistemi SIEM, che combinavano tecnologie di raccolta dei dati, analisi e correlazione degli eventi per fornire una visione completa della sicurezza informatica di un'organizzazione. Durante questo periodo, diversi fornitori di tecnologia hanno introdotto soluzioni SIEM commerciali, offrendo alle organizzazioni la possibilità di monitorare e gestire in modo più efficace le minacce informatiche. Queste prime soluzioni SIEM erano spesso complesse e costose da implementare, ma hanno rappresentato un passo significativo verso una migliore sicurezza informatica. Negli anni successivi, i SIEM hanno continuato a evolversi, incorporando nuove funzionalità e tecnologie per affrontare le sfide sempre più complesse del panorama della sicurezza informatica. Oggi, i SIEM sono diventati uno degli strumenti chiave nella strategia di sicurezza informatica di molte organizzazioni, consentendo loro di monitorare, rilevare e rispondere prontamente alle minacce in un ambiente sempre più pericoloso e dinamico. I vantaggi del SIEM Il SIEM offre una serie di vantaggi significativi per le organizzazioni, tra cui: Visibilità completa della sicurezza: Il SIEM consente di monitorare e analizzare in modo centralizzato tutti i dati di sicurezza, offrendo una visibilità completa della postura di sicurezza dell'organizzazione. Rilevamento delle minacce avanzate: Grazie alla sua capacità di correlare dati e identificare pattern anomali, il SIEM è in grado di rilevare minacce avanzate e comportamenti sospetti che potrebbero altrimenti sfuggire alla rilevazione. Risposta rapida agli incidenti: Il SIEM fornisce strumenti per una risposta rapida agli incidenti, consentendo alle organizzazioni di mitigare tempestivamente le minacce e di limitare i danni potenziali. Conformità normativa: Il SIEM aiuta le organizzazioni a soddisfare i requisiti normativi relativi alla sicurezza informatica, fornendo una documentazione dettagliata delle attività di monitoraggio e delle azioni intraprese per affrontare le minacce. Evoluzione delle piattaforme di gestione della sicurezza Negli ultimi anni, le piattaforme SIEM si sono evolute per affrontare le sfide sempre più complesse del panorama della sicurezza informatica. Le moderne soluzioni SIEM integrano spesso funzionalità avanzate di analisi dei comportamenti, intelligenza artificiale e machine learning per migliorare la capacità di rilevare e rispondere alle minacce in tempo reale. Inoltre, molti fornitori di SIEM offrono opzioni di implementazione flessibili, tra cui soluzioni on-premise, cloud e ibride, per adattarsi alle esigenze specifiche di ogni organizzazione. Un esempio di SIEM Un esempio di piattaforma SIEM è Splunk, una delle soluzioni più conosciute e utilizzate nel settore della sicurezza informatica. Splunk offre una vasta gamma di funzionalità per il monitoraggio, l'analisi e la gestione della sicurezza informatica, consentendo alle organizzazioni di raccogliere, correlare e analizzare dati provenienti da molteplici fonti in tempo reale. Splunk permette di monitorare i log di sistema, gli eventi di sicurezza, i flussi di rete e altri dati di sicurezza da una varietà di dispositivi e applicazioni, consentendo una visibilità completa della postura di sicurezza dell'organizzazione. Utilizzando algoritmi avanzati di analisi dei dati e machine learning, Splunk è in grado di identificare pattern anomali e comportamenti sospetti che potrebbero indicare una potenziale minaccia alla sicurezza. Grazie alle sue potenti funzionalità e alla sua flessibilità, Splunk è diventato uno degli strumenti preferiti dalle organizzazioni di tutto il mondo per il monitoraggio e la gestione della sicurezza informatica. La sua capacità di fornire una visibilità completa della sicurezza, rilevare e rispondere prontamente alle minacce e integrarsi con altre soluzioni di sicurezza informatica lo rende una scelta ideale per le organizzazioni che cercano di proteggere i propri dati e sistemi da minacce interne ed esterne. Offerta formativa che ti potrebbe interessare MASTER DATA PROTECTION OFFICER: Master I Livello in Data Protection Officer Cyber & Risk Manager ...

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Cosa si intende con il termine spyware? 

Cosa si intende con il termine spyware? 

Gli spyware sono programmi informatici progettati per monitorare le attività degli utenti su un dispositivo senza il loro consenso. Questi software possono raccogliere una vasta gamma di informazioni, tra cui dati di navigazione web, password, informazioni personali, messaggi di testo, email e molto altro ancora. Una volta installati su un dispositivo, gli spyware possono operare in modo invisibile e persistente, raccogliendo e trasmettendo i dati raccolti a terzi senza il consenso dell'utente.  Se ti interessa l’ambito e vorresti sapere nel dettaglio quali sono le attività fondamentali per la Sicurezza Informatica, ti consigliamo di guardare la Sezione su Cybersecurity e Cloud Computing dove potrai trovare spunti e idee per il tuo prossimo corso di formazione! Euroinnova propone esclusivamente corsi online che offrono allo studente un supporto continuo. Iscriviti subito ai nostri corsi!  Come si infiltrano?  Gli spyware possono infiltrarsi nei dispositivi informatici in diversi modi.  Uno dei metodi più comuni è attraverso il download di software dannoso da siti web compromessi o attraverso allegati di email infetti. Gli utenti possono anche scaricare spyware involontariamente facendo clic su annunci pubblicitari o link malevoli. In alcuni casi, gli spyware possono essere installati su un dispositivo senza il consenso dell'utente attraverso vulnerabilità nel sistema operativo o nelle applicazioni software, sfruttando falle di sicurezza per ottenere accesso non autorizzato.  Sei un appassionato di Informatica e della Cyber Sicurezza? Euroinnova ha il corso che fa per te: scopri il Master in Cybersecurity e Cybercrime per diventare un vero esperto di sicurezza informatica!  Tipi di spyware  Gli spyware possono assumere diverse forme e svolgere una varietà di funzioni per monitorare e raccogliere informazioni dagli utenti. Di seguito sono elencati alcuni dei tipi più comuni di spyware:  Keylogger: Questo tipo di spyware consente di appropriarsi di informazioni sensibili come password, informazioni di login e altre informazioni confidenziali.  Trojan: I trojan sono programmi dannosi che si presentano come software legittimo ma in realtà contengono spyware nascosto. Possono essere distribuiti attraverso allegati di email, download di software dannosi o siti web compromessi.  Adware: L'adware è progettato per visualizzare annunci pubblicitari indesiderati sul dispositivo dell'utente e raccogliere informazioni di navigazione web per scopi pubblicitari.   Remote Access Trojans (RATs): I RATs consentono agli aggressori di ottenere un controllo completo sul dispositivo infetto, consentendo loro di accedere ai file dell'utente, registrare le attività dello schermo, attivare la webcam e il microfono e persino rubare dati sensibili.  Browser Hijackers: Questi spyware modificano le impostazioni del browser web dell'utente per reindirizzarlo a siti web dannosi o visualizzare annunci pubblicitari indesiderati. Possono anche monitorare le attività di navigazione web dell'utente e raccogliere informazioni di navigazione per scopi pubblicitari.  Storia degli spyware  Gli spyware rappresentano una minaccia sempre presente nel mondo digitale. Questi software malevoli, progettati per infiltrarsi nei dispositivi informatici al fine di raccogliere dati personali degli utenti senza il loro consenso, rappresentano una violazione della privacy e una potenziale minaccia per la sicurezza delle informazioni.   Gli spyware hanno una lunga storia che risale ai primi giorni dell'era digitale. Negli anni '90, gli spyware erano principalmente utilizzati per monitorare le attività degli utenti su Internet al fine di raccogliere dati di navigazione e generare profili utente per scopi pubblicitari. Nel corso degli anni, gli spyware hanno continuato a evolversi e adattarsi alle nuove tecnologie, diventando sempre più sofisticati e difficili da individuare. Oggi, gli spyware rappresentano una minaccia diffusa per la privacy e la sicurezza delle informazioni su Internet, con milioni di dispositivi infettati in tutto il mondo.  Spyware per dispositivi mobili  Gli spyware per dispositivi mobili sono progettati per infettare smartphone e tablet al fine di monitorare le attività degli utenti, raccogliere dati personali e intercettare comunicazioni. Questi software malevoli possono essere distribuiti attraverso applicazioni dannose, link malevoli, messaggi di phishing e altre tecniche di ingegneria sociale.   Mobile Tracker: questo tipo di spyware è progettato per tracciare la posizione GPS del dispositivo, monitorare le chiamate, i messaggi di testo e altri dati sensibili dell'utente.   FlexiSpy: è un'applicazione spia avanzata che può essere installata su dispositivi Android e iOS per monitorare tutte le attività del dispositivo, inclusi i messaggi di testo, le conversazioni sui social media, le chiamate, i siti web visitati e altro ancora.   mSpy: può essere utilizzato per monitorare le chiamate, i messaggi di testo, i messaggi sui social media, la posizione GPS e molto altro ancora. È spesso utilizzato da genitori per monitorare l'attività online dei propri figli o da aziende per monitorare i dipendenti.  Pegasus: questo spyware è stato utilizzato per attacchi mirati contro attivisti, giornalisti, dissidenti politici e altri individui di alto profilo. Una volta installato sul dispositivo, Pegasus può intercettare le chiamate, i messaggi di testo, le email, i messaggi sui social media e altro ancora, oltre a registrare le chiamate e attivare il microfono e la fotocamera del dispositivo a distanza.  Chi sono le vittime degli spyware?  Le vittime degli spyware possono essere varie e comprendere una vasta gamma di utenti, dispositivi e organizzazioni. Tra le vittime più comuni degli spyware ci sono:  Utenti privati: Gli utenti comuni che utilizzano dispositivi informatici, come computer, smartphone e tablet, sono spesso bersagli di attacchi di spyware.  Aziende: Le aziende di tutte le dimensioni sono soggette ad attacchi di spyware che possono mettere a rischio la sicurezza delle loro reti informatiche, dei dati aziendali e dei dispositivi dei dipendenti.  Organizzazioni governative: Le organizzazioni governative possono essere bersagli di attacchi di spyware mirati da parte di cybercriminali o hacker.  Professionisti della sicurezza informatica: Anche gli esperti di sicurezza informatica e i ricercatori di malware possono diventare vittime degli spyware.  In definitiva, le vittime degli spyware possono essere qualsiasi individuo, organizzazione o istituzione che utilizzi dispositivi informatici connessi a Internet.  Cosa fare in caso di infezione?  In caso di sospetta infezione da spyware, è fondamentale agire prontamente per limitare i danni e ripristinare la sicurezza del dispositivo.  Innanzitutto, è consigliabile eseguire una scansione completa del sistema utilizzando un software antivirus o antimalware affidabile. Questi strumenti possono individuare e rimuovere gli spyware presenti sul dispositivo, proteggendo così i dati sensibili e ripristinando l'integrità del sistema. Inoltre, è importante aggiornare regolarmente il sistema operativo e le applicazioni software per correggere eventuali vulnerabilità di sicurezza e impedire nuove infezioni da spyware.   Successivamente, è consigliabile modificare le password degli account online e verificare l'eventuale presenza di attività sospette o non autorizzate. Se si sospetta che l'infezione da spyware abbia compromesso informazioni sensibili, come dati bancari o informazioni personali, è consigliabile contattare immediatamente le istituzioni bancarie o le autorità competenti per segnalare il problema e prendere le misure necessarie per proteggere i propri interessi finanziari e legali.  Infine, per prevenire future infezioni da spyware, è consigliabile adottare pratiche di navigazione sicure, evitare di fare clic su link sospetti o scaricare software da fonti non attendibili, e utilizzare regolarmente strumenti di sicurezza informatica per proteggere il proprio dispositivo.  Come proteggersi dagli spyware?  Ecco alcuni suggerimenti su come proteggersi dagli spyware:  Mantenere il software aggiornato: Assicurarsi di avere sempre l'ultima versione del sistema operativo e delle applicazioni software installate sul dispositivo. Utilizzare un software antivirus o antimalware: Installare e mantenere attivo un programma antivirus o antimalware affidabile sul dispositivo.  Evitare siti web sospetti: Fare attenzione ai siti web non sicuri e non attendibili, soprattutto quelli che offrono download gratuiti di software o contenuti piratati.. Fare attenzione alle email sospette: Evitare di aprire allegati o fare clic su link nelle email provenienti da mittenti sconosciuti o non attendibili.  Abilitare il firewall: Utilizzare un firewall per monitorare e controllare il traffico di rete in entrata e in uscita sul dispositivo.  Utilizzare una rete Wi-Fi sicura: Evitare di connettersi a reti Wi-Fi pubbliche non protette o non sicure, che possono essere vulnerabili agli attacchi di spyware e altri tipi di malware. Fare attenzione alle autorizzazioni delle applicazioni: Prima di installare un'applicazione sul dispositivo, leggere attentamente le autorizzazioni richieste e considerare se sono necessarie per il suo corretto funzionamento.  Utilizzare una password sicura: Proteggere l'accesso al dispositivo con una password robusta e unica. Evitare di utilizzare la stessa password su più dispositivi o account online.  Offerta formativa che ti potrebbe interessare MASTER IN CYBERSECURITY E CYBERCRIME: Master in Cybersecurity e Cybercrime MASTER DATA PROTECTION OFFICER: Master I Livello in Data Protection Officer Cyber & Risk Manager ...

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Sapete cos'è il Patch Management? Tutti i dettagli!

Sapete cos'è il Patch Management? Tutti i dettagli!

Il Patch Management è il processo che assicura la salute e la sicurezza dei sistemi software aziendali. Ignorare questo aspetto fondamentale può comportare gravi rischi, mettendo a repentaglio la sicurezza delle informazioni e l'integrità dei sistemi. Investire in soluzioni di gestione delle patch automatizzate è un passo cruciale verso un ambiente IT resiliente e sicuro. La consapevolezza e l'applicazione rigorosa delle best practice in materia di patching sono chiavi per affrontare con successo le sfide della gestione delle patch e proteggere l'infrastruttura IT da minacce sempre più sofisticate. Il Patch Managment è materia di studio dei corsi di Cybersecurity e Cloud Computing ed Eurinnova propone un Master online in Cybersecurity e Cybercrime, un corso che ti illustrerà nel dettaglio tutti gli aspetti, le tecniche e le strategie della sicurezza informatica. Cosa stai aspettando? Clicca sul link e scopri il programma di studi e come iscriversi! Definizione di patch Le patch sono aggiornamenti software progettati per correggere o migliorare un programma informatico esistente. Questi interventi possono riguardare vulnerabilità di sicurezza, problemi di prestazioni o nuove funzionalità. In genere, le patch vengono rilasciate dagli sviluppatori del software per affrontare criticità identificate dopo il lancio dell'applicazione. Per diventare Software Developer, Cybersecurity Expert o Analyst, Euroinnova, leader nella formazione a distanza, al 100% online, consiglia il suo corso di Laurea Magistrale in Cybersecurity . Contattaci in caso di dubbi o domande: non di Euroinnova siamo qui per rispondere ad ogni tua richiesta! Gestione dele patch, di che cosa tratta? Il Patch Management è il processo di gestione e applicazione delle patch nel ciclo di vita del software. Coinvolge la pianificazione, il test e la distribuzione delle patch per garantire che i sistemi siano aggiornati e protetti dalle minacce informatiche. Questo processo è essenziale per mantenere la sicurezza informatica e prevenire attacchi che sfruttano vulnerabilità note. Punti chiave che sottolineano l'importanza di questa pratica sono i seguenti: Sicurezza Informatica Vulnerabilità di Sicurezza Prevenzione degli Attacchi Affidabilità e Prestazioni Correzione di Bug e Problemi di Prestazioni Mantenimento dell'Integrità del Software Conformità normativa Requisiti di Sicurezza Aggiornamenti Obbligatori Gestione del rischio Minimizzazione dei Rischi Efficienza operativa Prevenzione di Problemi Operativi Scegliere la soluzione perfetta in Patch Management La scelta di una soluzione di Patch Management adeguata è un passo critico per garantire che l'implementazione delle patch sia efficiente e in grado di soddisfare le esigenze specifiche dell'organizzazione. Di seguito sono riportati alcuni punti chiave da considerare quando si sceglie la soluzione perfetta in Patch Management: Compatibilità e integrazione Verificare che la soluzione sia compatibile con i sistemi operativi utilizzati all'interno dell'organizzazione e se si integri facilmente con altri software e strumenti già in uso. L'integrazione agevola il flusso di lavoro e massimizza l'efficienza operativa. Automazione delle attività Una best practice di Patch Management dovrebbe offrire un alto grado di automazione. Ciò include la capacità di rilevare automaticamente le patch necessarie, pianificare e distribuire gli aggiornamenti in modo automatizzato, riducendo al minimo l'intervento manuale. Reporting e monitoraggio La capacità di generare report dettagliati sullo stato delle patch, le vulnerabilità risolte e altri indicatori chiave è fondamentale per valutare l'efficacia della gestione delle patch. La soluzione dovrebbe fornire strumenti di monitoraggio in tempo reale per identificare rapidamente eventuali problemi. Gestione delle Priorità La soluzione deve consentire di assegnare priorità alle patch in base alla loro criticità. Questo è importante perché non tutte le patch hanno lo stesso impatto sulla sicurezza o sul funzionamento del sistema, e la capacità di gestire le priorità consente di concentrare gli sforzi sugli aggiornamenti più cruciali. Sicurezza La sicurezza della soluzione stessa è di primaria importanza. Deve essere in grado di garantire l'integrità delle patch distribuite e proteggere i dati sensibili durante il processo di aggiornamento. Funzionalità come la crittografia e l'autenticazione contribuiscono a garantire un ambiente sicuro. Facilità d'uso Una soluzione intuitiva e facile da usare riduce il tempo necessario per la formazione del personale e semplifica la gestione quotidiana delle attività di patching. Un'interfaccia utente chiara e accessibile è un vantaggio significativo. Scalabilità La soluzione dovrebbe essere in grado di adattarsi alle dimensioni dell'organizzazione, sia che si tratti di una piccola impresa o di un'azienda di grandi dimensioni. La scalabilità è fondamentale per gestire efficacemente l'implementazione delle patch su un numero crescente di dispositivi. Supporto tecnico Garantire che la soluzione abbia un supporto tecnico affidabile è essenziale. In caso di problemi o domande, poter contare su un team di supporto competente può fare la differenza nell'affrontare tempestivamente le sfide. Costi totali di proprietà (TCO) Considerare attentamente i costi associati all'implementazione e alla manutenzione della soluzione nel tempo. Il TCO dovrebbe riflettere tutti gli aspetti, inclusi licenze, formazione, manutenzione e potenziali costi nascosti. Rischi della trascuranza delle patch Attacchi informatici La trascuranza delle patch espone i sistemi informatici a rischi significativi. Le vulnerabilità non corrette possono essere sfruttate dagli attaccanti per eseguire attacchi informatici, compromettendo la sicurezza dei dati e dei sistemi. Gli attacchi come ransomware e malware spesso sfruttano falle non corrette nei sistemi per diffondersi e causare danni. Vulnerabilità di sicurezza Le patch spesso indirizzano vulnerabilità di sicurezza note. Ignorare l'applicazione delle patch significa lasciare aperte porte di accesso potenzialmente pericolose per gli attaccanti. Questo è particolarmente critico in settori sensibili dove la sicurezza delle informazioni è prioritaria. Importanza di adottare una politica di gestione delle patch automatizzata Adottare una politica di gestione delle patch automatizzata è considerato una best practice nella sicurezza informatica. L'automazione semplifica il processo di patching, riducendo il rischio di errori umani e garantendo che le patch vengano applicate in modo tempestivo. Le soluzioni automatizzate possono pianificare, monitorare e applicare le patch in modo efficiente, garantendo una conformità continua. Inoltre, mantenere aggiornati software e sistemi operativi è fondamentale per garantire prestazioni ottimali e la sicurezza dell'ambiente IT. Le patch correggono non solo vulnerabilità di sicurezza, ma anche problemi di prestazioni e bug che potrebbero causare malfunzionamenti o crash del sistema. Offerta formativa che ti potrebbe interessare MASTER DATA PROTECTION OFFICER: Master I Livello in Data Protection Officer Cyber & Risk Manager MASTER IN CYBERSECURITY E CYBERCRIME: Master in Cybersecurity e Cybercrime ...

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Sai che la sicurezza informatica è uno dei settori con le maggiori e migliori opportunità professionali? Probabilmente già lo sapevi, ma... sai che in realtà mancano professionisti qualificati in questo settore? È il momento di scommettere su di esso e formarti come esperto in sicurezza informatica se cerchi un futuro promettente! Da qui, possiamo aiutarti raccontandoti le ultime tendenze in sicurezza informatica, che ti aiuteranno a rimanere aggiornato nel tuo settore. Inoltre, ti parleremo di sicurezza informatica e tecnologie emergenti, così come delle politiche di sicurezza informatica che devi scoprire e dell'importanza della sicurezza informatica aziendale. Andiamo! Software o hardware? Scopri tutto su entrambi! In questa sezione, ti spiegheremo le ultime novità nella tecnologia hardware, in modo che tu possa applicarle al settore della sicurezza informatica. Ti forniremo informazioni chiave sugli sviluppi nei dispositivi elettronici, sui componenti hardware e sulle strategie per migliorare le prestazioni e la funzionalità delle apparecchiature tecnologiche. Ti mostreremo articoli su vari argomenti, dalla innovazione dei processori all'importanza dell'efficienza energetica. Andiamo! Se preferisci formarti e informarti sul software, potresti essere interessato a conoscere le novità nelle reti informatiche. Ora puoi esplorare le ultime tendenze e sviluppi nel mondo delle reti informatiche attraverso i nostri articoli specializzati. Ti terremo informato/a sugli sviluppi nelle tecnologie di connettività, sulla sicurezza dei dati e sulle strategie per ottimizzare l'infrastruttura di rete. Scopri come le novità nelle reti informatiche possono influenzare l'efficienza, la sicurezza e la connettività dei tuoi sistemi tecnologici e di sicurezza informatica.

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