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Modello GROW: Guida completa al coaching per raggiungere obiettivi

Modello GROW: Guida completa al coaching per raggiungere obiettivi

Il modello GROW è uno strumento efficace utilizzato nel coaching per aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cos'è il modello GROW, come funziona, le sue quattro fasi fondamentali e i benefici che offre nel contesto del coaching. Se ti stai chiedendo come migliorare le tue tecniche di coaching, questo modello potrebbe essere la risposta. Che cos'è il modello GROW? Il modello G.R.O.W. è una struttura di coaching sviluppata negli anni '80 da Sir John Whitmore, uno dei pionieri nel campo del coaching moderno. Whitmore era un ex pilota automobilistico che, successivamente, si dedicò al coaching e allo sviluppo personale, contribuendo alla diffusione di tecniche di coaching basate su principi psicologici e pratiche concrete. Il modello GROW è stato influenzato anche dalle teorie della programmazione neuro linguistica (PNL), che si concentrano sull'importanza del linguaggio e dei processi mentali per raggiungere risultati concreti. L'acronimo "GROW" rappresenta le quattro fasi chiave del processo di coaching: Goal (obiettivo), reality (situazione attuale), options (opzioni) e will (piano d'azione). Ciascuna di queste fasi gioca un ruolo cruciale nel percorso di coaching, offrendo una guida strutturata per accompagnare il coachee dal punto di partenza (la sua situazione attuale) fino al raggiungimento del suo obiettivo. Il motivo per cui questo modello è diventato uno standard nelle sessioni di coaching è legato alla sua semplicità e flessibilità. Grazie alla chiarezza del processo, sia il coach che il coachee possono seguire un percorso ben definito e misurabile verso il successo. Le quattro fasi del modello GROW Il modello di coaching G.R.O.W. è composto da quattro fasi distinte che guidano il processo decisionale e il percorso verso il successo. Vediamole nel dettaglio: Goal (obiettivo): La prima fase riguarda la definizione dell'obiettivo del coaching. Questo obiettivo deve essere specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante e temporizzato (SMART). Un coach pone domande potenti per aiutare il cliente a chiarire cosa vuole veramente raggiungere. Reality (situazione attuale): In questa fase, si analizza la situazione attuale del coachee. Questo passaggio è fondamentale per comprendere il punto di partenza e identificare eventuali ostacoli o risorse che potrebbero influenzare il percorso. Si esplora cosa sta già funzionando e cosa potrebbe essere migliorato. Options (opzioni): La terza fase è dedicata alla generazione di opzioni. Il coach aiuta il coachee a esplorare diverse alternative per affrontare la situazione e raggiungere l'obiettivo. Qui, il coach può incoraggiare il coachee a pensare in modo creativo e a considerare tutte le possibilità disponibili. Will (piano d'azione): Infine, si crea un piano d'azione chiaro e definito. Il coachee si impegna a prendere decisioni concrete e a pianificare i prossimi passi. È importante che in questa fase venga stabilito un impegno preciso, con scadenze e responsabilità specifiche. Come applicare il modello GROW nel coaching Il modello GROW può essere utilizzato efficacemente in diversi contesti, dalle sessioni di coaching individuali a quelle di gruppo. L'approccio è flessibile e può essere adattato a vari settori, compresa la gestione aziendale e lo sviluppo personale. Un esempio pratico di applicazione del modello GROW potrebbe essere in una sessione di coaching per migliorare la carriera professionale. Un coachee potrebbe voler migliorare le proprie abilità nella gestione del tempo o nella leadership. Il coach guiderà il coachee attraverso le varie fasi del modello, aiutandolo a identificare il proprio goal e a costruire un piano d'azione dettagliato. Benefici e vantaggi dell'utilizzo del modello GROW Utilizzare il modello GROW nelle sessioni di coaching offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, è un approccio molto pratico e orientato al risultato. Attraverso la definizione di obiettivi chiari e misurabili, il coachee ha una maggiore probabilità di successo. Tra i principali benefici del modello possiamo includere: Struttura chiara e semplice: Il modello GROW è facile da comprendere e da applicare. Anche i principianti possono seguire il metodo con successo. Focalizzazione sugli obiettivi: Il coaching basato su questo modello permette di mantenere un focus costante sull'obiettivo, evitando distrazioni e deviazioni. Personalizzazione: Il modello si adatta a qualsiasi tipo di percorso di coaching, poiché il coach può modificarlo per rispondere alle esigenze specifiche del cliente. Motivazione e responsabilità: Il piano d'azione che emerge dalla quarta fase, Will, incoraggia il coachee a prendersi la responsabilità delle proprie decisioni, aumentando la motivazione. Orientamento al futuro: L'approccio è orientato a far sì che il cliente si focalizzi su ciò che vuole raggiungere, piuttosto che rimanere bloccato nella propria situazione attuale. Questo modello, sviluppato da John Whitmore rappresenta una delle tecniche più usate e riconosciute nel mondo del coaching, grazie alla sua efficacia e alla sua capacità di aiutare le persone a raggiungere gli obiettivi in modo rapido e sicuro. Per chi lavora nel settore delle risorse umane il modello GROW può essere uno strumento efficace per migliorare la gestione del personale e sviluppare nuove competenze professionali, con un impatto diretto sulla produttività e sul benessere aziendale. Se questo argomento ti interessa potresti guardare il nostro master psicologia lavoro. Grazie ad esso potrai imparare concetti fondamentali nel mondo del lavoro e del recruiting come per esempio cosa fanno le risorse umane in una azienda, oppure l'abbreviazione risorse umane. Ma non solo, imparerai anche come applicare il modello Grow in contesti aziendali. In conclusione, il modello GROW è un'opzione eccellente per chiunque desideri migliorare le proprie competenze di coaching o ottenere maggiore chiarezza nel raggiungere i propri obiettivi personali e professionali. La sua semplicità, insieme alla sua potenza, lo rende uno strumento indispensabile per la propria crescita professionale. Offerta formativa che ti potrebbe interessare Se anche tu vuoi formarti come esperto di Risorse umane, non dimenticare di iscriverti a Euroinnova Formazione! ...

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Infortunio sul lavoro: Cosa fare e come prevenirlo

Infortunio sul lavoro: Cosa fare e come prevenirlo

L'infortunio sul lavoro è un evento imprevisto che può avere gravi conseguenze non solo per la salute fisica e psicologica del lavoratore, ma anche per il benessere dell'azienda e l'efficienza operativa. In questo articolo approfondiremo cosa si intende per infortunio sul lavoro, le sue cause più comuni, le procedure corrette da seguire in caso di incidente e le strategie preventive che possono ridurre il rischio. Garantire la sicurezza sul lavoro è un dovere sia morale che legale, ed è fondamentale per promuovere un ambiente lavorativo sano e produttivo. Comprendere questi aspetti aiuta a proteggere tutti gli attori coinvolti e a rispettare le normative vigenti. Che cos'è un infortunio sul lavoro? Un infortunio sul lavoro è definito come un evento improvviso, causato da una causa violenta, che produce un danno fisico o psichico al lavoratore durante l’esecuzione della sua attività lavorativa o a causa di essa. Questo tipo di evento può avvenire sia all'interno del luogo di lavoro sia al di fuori, purché si tratti di un’attività connessa al lavoro stesso. Il concetto di infortunio in itinere include gli incidenti che avvengono durante il tragitto tra la propria abitazione e il luogo di lavoro, a condizione che il percorso seguito sia giustificabile e strettamente legato all'attività lavorativa. Anche in questi casi, il lavoratore ha diritto a un risarcimento. Tuttavia, esistono eccezioni: ad esempio, deviazioni non giustificate dal percorso abituale potrebbero escludere la responsabilità dell'azienda o dell'assicurazione. Secondo la legge italiana, gli infortuni sul lavoro devono essere denunciati all’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, che garantisce un’indennità per i giorni di inabilità temporanea e, in caso di lesioni permanenti, può riconoscere una pensione di inabilità permanente. Se l'infortunio è particolarmente grave, si parla di infortuni mortali, eventi tragici che comportano gravi ripercussioni per le famiglie dei lavoratori e per l’azienda stessa. Cause comuni degli infortuni sul lavoro Le cause di infortunio possono essere molteplici e variano a seconda del tipo di attività svolta. Tuttavia, ci sono delle condizioni comuni che rappresentano fattori di rischio in quasi tutti i contesti lavorativi. Queste cause possono essere suddivise in due categorie principali: fattori legati all'ambiente e fattori legati al comportamento umano. Cause ambientali: Mancanza di manutenzione o cattiva gestione delle attrezzature e delle macchine Condizioni ambientali pericolose, come superfici scivolose, scarsa illuminazione, o presenza di materiali infiammabili Insufficiente gestione delle emergenze, come piani di evacuazione poco chiari o mancato accesso a uscite di sicurezza Cause comportamentali: Distrazione o mancanza di attenzione da parte dei lavoratori, spesso causata da stress o fatica Uso improprio delle attrezzature, come il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) come caschi, occhiali protettivi o guanti Mancanza di formazione adeguata per la gestione di situazioni di rischio o l'utilizzo corretto dei macchinari Spesso, la combinazione di più fattori aumenta notevolmente il rischio di infortuni sul lavoro. Anche i fattori legati alla salute mentale, come lo stress lavorativo e l'eccessivo carico di lavoro, possono influire negativamente sulla capacità del lavoratore di prestare attenzione ai potenziali pericoli, esponendolo a un maggiore rischio di incidenti. Procedure da seguire in caso di infortunio sul lavoro Nel caso in cui un lavoratore subisca un infortunio, è essenziale seguire una serie di passaggi per garantire che vengano rispettate tutte le normative e per tutelare i diritti del lavoratore. Ecco i principali step da seguire: Il lavoratore deve rivolgersi immediatamente al pronto soccorso o a una visita medica per accertare le sue condizioni e ottenere un certificato medico che attesti l'infortunio. Il datore di lavoro ha l'obbligo di segnalare l'infortunio all'INAIL via telematica, entro e non oltre i tre giorni successivi all'evento. Se l'infortunio causa una prognosi superiore ai tre giorni, il lavoratore ha diritto a un'indennità giornaliera corrisposta dall'INAIL per il periodo di inabilità temporanea. Il datore di lavoro deve anche compilare i moduli necessari per l'inoltro della documentazione e collaborare con l’INAIL per facilitare il riconoscimento dell'infortunio. Nel caso di inabilità permanente, l’INAIL garantisce ulteriori benefici economici. In situazioni più gravi, come gli infortuni mortali, l’assicurazione interviene per fornire il supporto necessario alle famiglie delle vittime. Prevenzione e sicurezza sul lavoro: Come ridurre il rischio di infortuni La prevenzione degli infortuni sul lavoro è un aspetto essenziale per mantenere un ambiente sicuro. Tutte le aziende sono tenute a rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza e a implementare misure che tutelino i lavoratori da eventuali rischi. Ecco alcune delle strategie più efficaci: Organizzare corsi di formazione periodici per i dipendenti, incentrati sulla sicurezza e sui rischi legati all'attività lavorativa Garantire che i lavoratori utilizzino correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI), come caschi, occhiali protettivi, guanti e scarpe antinfortunistiche Effettuare regolari ispezioni e manutenzioni delle attrezzature per evitare guasti o malfunzionamenti che potrebbero causare incidenti Adottare politiche aziendali che favoriscano il benessere psicofisico dei lavoratori, riducendo il rischio di stress o sovraccarico di lavoro Assicurarsi che vi sia una chiara segnaletica e accesso a uscite di sicurezza facilmente raggiungibili in caso di emergenza Seguire linee guida e normative aggiornate per la riduzione degli infortuni sul lavoro per mantenersi allineati con le migliori pratiche Le aziende devono mantenersi costantemente aggiornate sulla legislazione e sulle normative in materia di sicurezza, come la legge del 30 giugno 1965, che disciplina gli aspetti legati agli infortuni sul lavoro e garantisce tutele per i lavoratori. Inoltre, una gestione oculata delle risorse umane, come quella proposta nel nostro master in hr specialist, è essenziale per implementare strategie di prevenzione efficaci e migliorare la sicurezza sul lavoro. Essere preparati e informati sui infortuni sul lavoro è essenziale per garantire un ambiente sicuro e produttivo. Le aziende devono adottare tutte le misure preventive necessarie e fornire un supporto adeguato ai lavoratori in caso di incidenti. La prevenzione, unita alla formazione continua, rappresenta la migliore strategia per ridurre al minimo i rischi e tutelare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori. Seguendo le normative vigenti e attuando le procedure corrette, è possibile creare un ambiente lavorativo sicuro e in linea con le leggi in materia di sicurezza. Offerta formativa che ti potrebbe interessare Se anche tu vuoi formarti come esperto di Risorse umane, non dimenticare di iscriverti a Euroinnova Formazione! ...

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Cos'è lo smart working

Cos'è lo smart working

Lo smart working, conosciuto anche come lavoro agile, è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzata dall'assenza di vincoli orari o spaziali e da un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro. Questo tipo di lavoro è emerso come una risposta alla necessità di flessibilità sia per i lavoratori che per le imprese, promuovendo un equilibrio tra vita lavorativa e privata. Lo smart working si basa su quattro pilastri fondamentali: flessibilità spazio-temporale, fiducia, responsabilizzazione e utilizzo delle tecnologie digitali. La flessibilità consente ai lavoratori di operare al di fuori degli spazi aziendali tradizionali, come l'ufficio, utilizzando strumenti tecnologici per comunicare e collaborare con colleghi e superiori. La fiducia è essenziale poiché il datore di lavoro deve affidarsi alla responsabilità del dipendente, valutando il suo operato in base ai risultati piuttosto che alle ore trascorse alla scrivania. La responsabilizzazione, infatti, implica che il lavoratore sia consapevole delle proprie responsabilità e obiettivi, gestendo autonomamente il proprio tempo e le proprie attività. Infine, l'utilizzo delle tecnologie digitali è fondamentale per permettere la comunicazione e la condivisione delle informazioni, garantendo la continuità operativa anche a distanza. Lo stipendio in un contratto smart working Lo stipendio in un contratto di smart working non differisce in linea di massima da quello di un tradizionale contratto di lavoro subordinato. Il salario è determinato in base alle mansioni, alle responsabilità e al livello di esperienza del dipendente, oltre che al settore di appartenenza e alle condizioni del mercato del lavoro. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni specifiche legate allo smart working. In primo luogo, l'adozione dello Smart working può comportare risparmi significativi per il lavoratore, che non deve sostenere costi di trasporto, pasti fuori casa o altre spese collegate allo spostamento verso il luogo di lavoro. Questi risparmi possono essere considerati un beneficio economico indiretto. È importante sottolineare che il passaggio al lavoro agile non deve comportare una riduzione del salario. La legge e i contratti collettivi di lavoro stabiliscono che il trattamento economico del lavoratore in smart working deve essere equivalente a quello di chi lavora in azienda, a parità di mansioni e responsabilità. Per approfondire questi aspetti, potete consultare l’articolo relativo al contratto agricolo. Inoltre, l'approccio basato sugli obiettivi, tipico dello Smart working, può influenzare il sistema di valutazione e retribuzione. I datori di lavoro potrebbero introdurre meccanismi di incentivazione legati al raggiungimento degli obiettivi, premiando la produttività e i risultati piuttosto che la mera presenza fisica. Orario di lavoro Quando si lavora in Smart working, gli orari di lavoro tendono ad essere più flessibili rispetto ai tradizionali orari d'ufficio. Questa flessibilità può portare a numerosi vantaggi, ma richiede anche una gestione attenta per garantire il rispetto delle normative sul lavoro e un equilibrio tra vita lavorativa e privata. Ecco come funzionano gli orari in Smart working: Flessibilità oraria I lavoratori possono scegliere quando iniziare e finire la loro giornata lavorativa. Permette ai dipendenti di adattare il lavoro ai loro picchi di produttività personali. Fasce di reperibilità Spesso vengono stabilite delle fasce orarie durante le quali il dipendente deve essere disponibile per comunicazioni o riunioni. Assicurano che i dipendenti possano collaborare e rispondere rapidamente quando necessario. Orario autonomo I dipendenti possono gestire autonomamente il proprio tempo, purché completino i compiti assegnati entro le scadenze stabilite. Favorisce l'autonomia e la responsabilizzazione dei lavoratori. Durata massima dell'orario di lavoro Anche in Smart working, devono essere rispettati i limiti di orario di lavoro previsti dalla legge, come le 40 ore settimanali. Include pause obbligatorie e periodi di riposo giornaliero e settimanale. Ferie e permessi Anche nel contesto dello Smart working, i diritti relativi a ferie e permessi rimangono invariati rispetto al lavoro tradizionale. I lavoratori hanno diritto a un periodo minimo di ferie annuali retribuite, stabilito dalla legge e dai contratti collettivi di lavoro, così come a permessi per esigenze personali o familiari. Le ferie rappresentano un diritto irrinunciabile e devono essere godute entro l'anno di maturazione o, in alcuni casi, entro un periodo successivo concordato con il datore di lavoro. La modalità di fruizione delle ferie in smart working può essere più flessibile, ma è importante pianificare i periodi di assenza in modo coordinato con le esigenze aziendali, garantendo la continuità operativa. I permessi retribuiti, come quelli per motivi di salute, familiari o personali, seguono le stesse regole applicabili al lavoro in presenza. Anche in Smart working, il lavoratore deve comunicare tempestivamente al datore di lavoro l'assenza e fornire, se richiesto, la documentazione necessaria a giustificare il permesso. Importanza del diritto alla disconnessione Il diritto alla disconnessione è uno degli aspetti più cruciali e delicati dello smart working. Questo diritto si riferisce alla possibilità per i lavoratori di staccarsi completamente dalle attività lavorative e dalle comunicazioni aziendali al di fuori dell'orario di lavoro concordato, garantendo così un adeguato riposo e un equilibrio tra vita professionale e privata: Protezione della salute mentale e fisica Prevenzione del burnout Miglioramento della produttività Equilibrio vita-lavoro Riduzione del tecnostress Promozione di un ambiente di lavoro sano Conformità alle normative Supporto alla flessibilità lavorativa Miglioramento delle relazioni familiari Per approfondire come una gestione efficace delle risorse umane possa supportare queste politiche, è possibile consultare questo master sulla gestione delle risorse umane. Infortuni sul lavoro e malattie nel contesto dello smart working Anche se lo smart working può ridurre l'esposizione a certi rischi fisici presenti nei luoghi di lavoro tradizionali, come quelli legati alla movimentazione di carichi pesanti o all'ambiente di lavoro, non elimina del tutto il rischio di infortuni e malattie professionali. Al contrario, il lavoro a distanza introduce nuove sfide e potenziali pericoli che devono essere attentamente gestiti. Gli infortuni sul lavoro in smart working possono derivare da diversi fattori, tra cui l'uso prolungato del computer e di altri dispositivi tecnologici, che può causare problemi muscolo-scheletrici, come tendiniti o sindrome del tunnel carpale, e disturbi visivi. Inoltre, l'organizzazione impropria dello spazio di lavoro domestico può contribuire a incidenti, come cadute o urti, soprattutto se l'area non è adeguatamente attrezzata ed ergonomica. Le malattie professionali legate allo Smart working includono anche lo stress e i disturbi psicologici, come l'ansia e la depressione, causati da un carico di lavoro eccessivo, dalla mancanza di interazione sociale e dal difficoltà di separare il tempo di lavoro dal tempo libero. Il rischio di burnout è particolarmente elevato in un contesto di Smart working non regolamentato e privo di supporto adeguato. Per una comprensione più approfondita delle dinamiche psicologiche legate all'ambiente lavorativo, è possibile consultare il master in psicologia del lavoro di Euroinnova. In conclusione Lo smart working rappresenta una significativa evoluzione del mondo del lavoro, offrendo numerosi vantaggi sia ai dipendenti che alle aziende. La flessibilità oraria e spaziale, la possibilità di conciliare meglio vita professionale e personale e la riduzione dei costi di trasporto sono solo alcuni dei benefici di questa modalità di lavoro. Tuttavia, per sfruttare appieno le potenzialità dello smart working, è necessario affrontare e gestire con attenzione una serie di aspetti critici. In definitiva, lo smart working può rappresentare un'opportunità straordinaria per migliorare la qualità della vita lavorativa e la produttività aziendale, a patto che venga implementato in modo responsabile e sostenibile. La chiave del successo risiede nell'equilibrio tra flessibilità e tutela dei diritti, nell'adozione di tecnologie appropriate e nella promozione di una cultura aziendale che valorizzi il benessere e la soddisfazione dei dipendenti. Per ulteriori informazioni su come gestire contratti a tempo indeterminato in questo contesto, si può fare riferimento all’artico che spiega cos'è un contratto a tempo indeterminato. Offerta formativa che ti potrebbe interessare Se anche tu vuoi formarti come esperto di Risorse umane, non dimenticare di iscriverti a Euroinnova Formazione! ...

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L’importanza della gestione delle risorse umane 

L’importanza della gestione delle risorse umane 

L’importanza della gestione delle risorse umane  Cosa sono le risorse umane? Molti cominciano a farsi questa domanda nel momento in cui iniziano a cercare lavoro. Questo perché, spesso i colloqui in un’azienda vengono tenuti dal dipartimento Risorse Umane (in inglese Human Resources o HR), ovvero quello che si occupa di trovare nuovi potenziali dipendenti o collaboratori.   Che cosa fa il dipartimento delle risorse umane? Come si evince dal nome, le risorse umane sono proprio le persone che prestano la propria attività lavorativa e la loro professionalità ad un’azienda o ad attività di diverso tipo. Si tratta quindi del capitale umano del lavoro, dal quale dipende il successo di un’azienda.  Quindi, quando si viene assunti da un’azienda o magari si lavora come collaboratori autonomi, si diventa una risorsa umana.    Ma cosa vuol dire specializzarsi in risorse umane? Fondamentalmente, la specializzazione in risorse umane, ottenibile con un Master di Euroinnova, permette di trovare lavoro nel dipartimento HR delle aziende.   Le risorse umane però non si occupano semplicemente di selezionare il personale, ma devono organizzare tutto ciò che ruota intorno alla loro presenza sul luogo di lavoro.    Di cosa si occupano le risorse umane? Fondamentalmente, le risorse umane devono tenere conto di diversi fattori che riguardano il personale sul posto di lavoro. Ad esempio, tra le attività delle risorse umane, troviamo la gestione degli stipendi e dei bonus, un esame della sicurezza sul posto di lavoro, la formazione dei collaboratori e dei dipendenti e i provvedimenti disciplinari.   Ovviamente, non tutte le aziende dispongono di un dipartimento di gestione delle risorse umane, in quanto si tratta di un concetto relativamente nuovo. In generale, le multinazionali o le aziende con tantissimi dipendenti e sedi ad avere un dipartimento. Le aziende più piccole, o quelle a gestione familiare, preferiscono organizzare tutto in maniera indipendente, senza creare un ulteriore ufficio specializzato nella ricerca e la gestione del personale.   La verità però è che le risorse umane sono una scelta vincente, perché permettono di gestire al meglio i dipendenti e i collaboratori. Per fare un esempio, nella selezione del personale le risorse umane possono individuare i profili più adatti per un determinato impiego all’interno dell’azienda e selezionare i curriculum con una maggiore precisione. In seguito, le risorse umane passano alla valutazione dei candidati attraverso un colloquio (in presenza oppure online) e in caso di assunzione, pensano a gestire la parte burocratica.   Dato che le aziende crescono anche grazie alle nuove competenze dei dipendenti, le risorse umane hanno il compito importante di gestire la formazione, quindi possono organizzare dei corsi appositi per l’apprendimento di un nuovo software aziendale, una lingua straniera e altro.   Cosa serve per lavorare nelle risorse umane?  Il lavoro nelle risorse umane richiede il giusto connubio tra competenze in campo giuridico e in campo psicologico. In un dipartimento HR servono diverse figure, ad esempio una persona con una laurea in psicologia o scienze sociali, può occuparsi della selezione del personale e dei colloqui. Chi invece ha una laurea in giurisprudenza, economia o altri settori tecnici, può occuparsi della parte burocratica.    Sebbene con una certa lentezza rispetto ad altri paesi, anche in Italia le aziende stanno cominciando a sfruttare il potenziale del web, sia per la ricerca del personale, sia per la promozione. Per questo un Social Media Manager è una figura ricercata, in quanto può sfruttare le sue conoscenze dei social network per trovare personale e per creare post promozionali.   Le risorse umane e il lavoro sano  Chi non vorrebbe lavorare in un ambiente sereno? È il sogno di molte persone, dato che a lavoro si passa la maggior parte della giornata. Sono proprio le risorse umane ad occuparsi del benessere dei lavoratori, cercando di capire quali sono le problematiche e cosa si può fare per migliorarle.  Ad esempio, molti dipendenti apprezzano la possibilità di poter lavorare da casa di tanto in tanto, oppure possono gradire l’allestimento di una stanza adibita alla pausa caffè.    Chiaramente, non sempre questo è possibile, specialmente in ambienti di lavoro diventati tossici a causa di una cattiva gestione da parte dei dirigenti.    Il dipartimento delle risorse umane è fondamentale per l'ambiente di lavoro In generale, le aziende con un ufficio per le risorse umane ben organizzato riescono a raggiungere i risultati sperati. Questo perché i dipendenti selezionati con cura e trattati bene, sono soliti lavorare con maggiore serenità e quindi produrre di più. Si tratta di un notevole vantaggio competitivo che non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti, ma permette anche all’azienda di trovare forza lavoro competente e motivata.   Purtroppo, questa è una realtà idilliaca che si può trovare in pochi posti di lavoro. In generale, la situazione lavorativa in diversi posti di lavoro non è proprio rosea, specialmente in quelli dove le risorse umane sono praticamente inesistenti. In Italia ad esempio, il settore alberghiero sta avendo diverse difficoltà a trovare nuovi dipendenti, in quanto le paghe sono troppo basse rispetto allo sforzo lavorativo richiesto.   Allo stesso modo, ci sono aziende che nel loro settore vanno molto bene, ma nelle quali il dipendente viene visto come un semplice numero e non come una persona.  ...

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Profilo richiesto nel colloquio di lavoro

Scopri quale profilo è richiesto nel colloquio di lavoro

Scopri quale profilo è richiesto nel colloquio di lavoro Incontra il profilo richiesto colloquio di lavoro Può metterci in una posizione di vantaggio rispetto agli altri, data la grande concorrenza nel mercato del lavoro.  Se raggiungi quella sicurezza e fiducia, hai metà dell'intervista sotto il braccio! La posizione dei tuoi sogni merita che tu ti prepari adeguatamente per poterla raggiungere. Pronto a prendere nota di tutto? Andiamo lì, scopri qual è il profilo richiesto nel colloquio di lavoro ! Cos'è un colloquio di lavoro? Il colloquio di lavoro è il passo più importante che chiunque deve affrontare quando si tratta di trovare un lavoro . L'intero iter svolto in precedenza (ricerca posizioni vacanti, curriculum, lettera di presentazione...) ha come unico obiettivo l'arrivare ad un colloquio personale. A questo punto è necessario che prepariate bene ogni passaggio per sentirvi sereni e sicuri di voi stessi. Profilo richiesto nel colloquio di lavoro Il profilo richiesto nel colloquio di lavoro deve soddisfare i seguenti requisiti; Impegno. Con l'azienda e con i progetti in cui lavorano. Responsabilità. Quando si svolgono compiti con l'obiettivo di ottimizzare la gestione del tempo. Coinvolgimento. Con la filosofia, la missione e i valori dell'azienda. La capacità di lavorare in squadra sta guadagnando sempre più forza: Se vince l'azienda, vinciamo tutti . Attitudine positiva. Trasmetti entusiasmo per i progetti a cui partecipi. Proattività. Prendi l'iniziativa, agisci e assumiti la responsabilità che le cose accadano senza lasciare che l'ambiente abbia un'influenza negativa. Adattabilità. Sia all'attuale contesto economico che ai cambiamenti che possono verificarsi internamente all'azienda a seconda delle sue esigenze. Interesse. A causa del lavoro per cui ti stai candidando e dell'azienda stessa. Cercare informazioni sull'azienda prima del colloquio è una pratica sempre più consigliata dai recruiter. Specializzazione in nuove tecnologie. In un ambiente in cui Internet, i social network e le nuove tecnologie hanno tanto peso, mostrare conoscenze specifiche è un punto a favore per i candidati. Sincerità. Mentire sul curriculum vitae e nel colloquio personale può farci perdere una buona occasione per trovare lavoro. Empatia. La capacità di mostrare vicinanza e comprensione con altri colleghi aiuta a creare un ambiente di lavoro favorevole. Come si può definire una persona in un colloquio di lavoro? Facile da trasportare: uno persona calmo con cui è facile andare d'accordo. Lavoratore laborioso: qualcuno che lavora bene e non è pigro. Impegnato: fedele a un progetto o a persona . Affidabile: qualcuno di cui ci si può fidare. Onesto: qualcuno che dice la verità. Come distinguersi in un colloquio di lavoro? Valorizza te stesso e impara a promuoverti. Se non lo fai tu, nessuno lo farà. Sfrutta il tuo marchio personale. Incontra la compagnia Mostrati positivo adattare Prenditi cura del tuo linguaggio non verbale. Considera l'abbigliamento Mostrati sicuro e fiducioso. Qual è la cosa più apprezzata in un colloquio di lavoro? Nel colloquio di lavoro si valuta che gli obiettivi del candidato siano allineati con quanto l'azienda offre in quel momento e con quanto può offrire in futuro. In alcuni casi l'ambizione, il desiderio di svilupparsi, promuovere e crescere, è molto apprezzata, ma in altri casi può essere dannosa. Tipi di colloquio di lavoro Colloquio strutturato o preparato È di gran lunga il più statico e rigido di tutti, poiché si basa su una serie di domande predeterminate e invariabili a cui devono rispondere tutti i candidati a una determinata posizione. Colloquio non strutturato o gratuito Quella in cui lavori con domande aperte senza un ordine prestabilito, acquisendo caratteristiche di conversazione. Cioè, fai domande in base alle risposte che sorgono durante l'intervista. Intervista mista o semistrutturata Alterna domande strutturate a domande spontanee. La parte strutturata permette di confrontare i diversi candidati e la parte libera permette di approfondire le caratteristiche specifiche del candidato. Intervista stressante o che provoca stress Per posizioni che devono essere eseguite in condizioni di forte stress. I metodi più utilizzati sono: criticare le opinioni del richiedente su alcune questioni, interrompere l'intervistato o tacere per un lungo periodo di tempo... Non abbiate paura! Intervista per competenze Viene spesso utilizzato dalle aziende che gestiscono il proprio personale per competenze. Cioè, lavorano solo con professionisti che hanno un certo tipo di abilità o qualità. Corsi online Colloqui di lavoro Aumenta il tuo successo e accedi a un mondo di nuove possibilità!...

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Orario di lavoro flessibile

Ti diciamo tutto su come rendere l'orario di lavoro più flessibile!

Ti diciamo tutto su come rendere l'orario di lavoro più flessibile! Sapete cosa significa rendere più flessibili gli orari di lavoro? Conosci tutti i vantaggi di rendere più flessibile l'orario di lavoro? Ebbene, se la tua risposta è no, non ti preoccupare, in questo post vogliamo parlarti di questa misura, di come influisce sulla facilitazione della conciliazione tra lavoro e vita familiare. Ma prima di tutto, partiamo dall'inizio! Rendere più flessibile l'orario di lavoro nelle aziende è una misura in grado di creare occupazione, oltre che migliorare la produttività e aumentare la redditività. Altre misure simili, tutte legate alla facilitazione della conciliazione tra lavoro e vita familiare, sono essenziali per introdurre cambiamenti nella mentalità spagnola che devono partire dalla scuola. D'altra parte, rendere più flessibile l'orario di lavoro contribuirebbe anche a ridurre lo stress da lavoro ea prevenire l'assenteismo, uno dei due grandi problemi della produttività spagnola Quindi tutto questo vogliamo approfondire in questo post. Ecco perché non puoi smettere di leggere questa voce In cosa consiste l'orario di lavoro flessibile? UN orario di lavoro flessibile consente ai dipendenti un livello di autonomia per creare le proprie ore e trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata che funzioni per loro. Invece di una tradizionale settimana lavorativa di 40 ore da nove a cinque ore, un orario flessibile consente ai dipendenti di variare gli orari di inizio e fine della giornata lavorativa. Esiste ancora una struttura per un orario di lavoro flessibile: i dipendenti devono lavorare un certo numero di ore o raggiungere un accordo alternativo con il proprio datore di lavoro per quanto riguarda l'orario di ufficio rispetto al tempo remoto. IL orario di lavoro flessibile dipende dalla quantità di interdipendenza richiesta. Un'infermiera che fa il turno serale avrà difficoltà a esercitare la flessibilità, ad esempio, se non riesce a trovare un altro dipendente che copra il suo turno. IL orario di lavoro flessibile dipende anche dalla disponibilità dei dipendenti a coprire tutti gli aspetti del lavoro e tutte le ore del giorno durante le quali un'azienda produce prodotti o serve clienti Tipologie di orari flessibili   Esistono diversi tipi di orari flessibili al lavoro. Vediamo quanto segue di seguito: Telelavoro o lavoro a distanza. Con questo tipo di lavoro, il dipendente può svolgere le proprie attività da qualsiasi parte del mondo, sarà sufficiente disporre di una connessione Internet e talvolta è necessaria una connessione VPN. Questa opzione di lavoro a distanza potrebbe essere implementata a tempo pieno o almeno alcune volte alla settimana. Un programma di lavoro a lavoro compresso Questo tipo di orario flessibile ti consente di avere più giorni liberi alla settimana poiché comprimendo le ore di lavoro in meno giorni, consente alle persone di lavorare quattro giorni alla settimana con un giorno libero. Orario di lavoro adeguato Questo tipo di flessibilità implica consentire ai dipendenti di modificare i propri orari all'interno di alcune opzioni, e quindi essere in grado di svolgere altre attività durante l'orario di lavoro, di altra natura. Lavoro a tempo parziale Le ore part-time possono essere un vantaggio per le persone che preferirebbero meno ore totali in una settimana lavorativa Condivisione del lavoro Questo tipo di orari flessibili è il meno comune in questo elenco. Ma con il suo nome indica che un lavoro è condiviso a tempo pieno da più di due lavoratori. In altre parole, ogni persona lavora individualmente per una parte della settimana lavorativa e l'altra per il resto. flessibilità delle vacanze Questo tipo di flessibilità viene stabilito con alcuni prerequisiti prima che possano prendere una vacanza in modo da non essere coinvolti in un carico di lavoro eccessivo. Vantaggi dell'orario flessibile Conciliazione lavoro e famiglia Puoi goderti la cura di te stesso I tuoi dipendenti possono perseguire passioni al di fuori del lavoro I tuoi dipendenti possono lavorare ogni volta che sono più produttivi I dipendenti possono evitare le ore di punta Dà ai dipendenti un senso di autonomia Puoi reclutare e trattenere talenti migliori Come implementare un programma flessibile al lavoro? Ti stai preparando a implementare a Orari flessibili al lavoro ? Questo è quello che dovresti fare. Creare una politica di orario di lavoro flessibile Dopo aver creato la tua politica, condividila con i tuoi dipendenti. Questo stabilisce un processo chiaro per quanto sarà flessibile il lavoro all'interno dell'organizzazione. Condividilo in tutta l'azienda in modo che tutti sappiano quali sono le opzioni. Documentare condizioni di lavoro flessibili Salva le condizioni di lavoro concordate con i singoli dipendenti. Utilizza un sistema di archiviazione basato su cloud in modo che sia facile accedervi e rivederli. Guida il tuo staff Definisci i ruoli e le responsabilità di dipendenti, manager di linea e risorse umane per garantire il successo dell'iniziativa di lavoro flessibile della tua azienda. I dipendenti devono impegnarsi per le ore fondamentali? Come dovrebbero adattarsi i manager? Valuta il supporto del tuo manager Esamina l'attuale livello di supporto dei tuoi manager. Hanno bisogno di più? Una riluttanza a sostenere il lavoro flessibile può essere dovuta al fatto che i dirigenti temono di dover riprendere il lavoro che i nuovi lavoratori flessibili non coprono. Comunica chiaramente i cambiamenti Non lasciare che i pettegolezzi prendano il sopravvento. Comunicare in modo chiaro e coerente attraverso tutti i canali disponibili e appropriati. Usa briefing a livello aziendale, poster nell'area pausa... non limitarti alle e-mail. Misurare le prestazioni dei dipendenti Il lavoro flessibile è il migliore quando i dipendenti sono misurati in base alla produzione piuttosto che alle ore. Assicurati che le tue valutazioni delle prestazioni, la formazione e gli stipendi siano basati sul valore che ogni dipendente apporta alla tua organizzazione. ascolta la tua gente Sii consapevole della cultura aziendale. L'orario di lavoro flessibile può migliorare la cultura della tua azienda, ma solo se lo gestisci bene. Prenditi il tempo per ascoltare un gruppo rappresentativo di dipendenti per capire come li influenza il cambiamento dell'orario di lavoro. Se influisce negativamente su gruppi di persone la flessibilità è fondamentale Testando modelli di lavoro flessibili prima di impegnarsi in essi, dai a tutti la possibilità di testarli per dimensioni. Puoi quindi rivedere e adattare in base a ciò che impari. Ricorda che ciò che funziona in un reparto potrebbe non funzionare in un altro, quindi preparati a essere flessibile. rivedere il processo Istituire un sistema per monitorare e valutare l'introduzione di orari di lavoro flessibili. Conservazione, numero di candidati, impegno e produttività sono un buon punto di partenza. Corso di specializzazione in orario di lavoro, flessibilità umana e analisi del lavoro pesante ...

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Sapere come affrontare un licenziamento

Sapere come affrontare un licenziamento

Saper affrontare un licenziamento non è un compito facile... Hai mai vissuto questa situazione? Nel caso tu lo stia vivendo in questo momento, la prima cosa che ti consigliamo è di mantenere la calma Tieni presente che questo può accadere a chiunque, indipendentemente dalla loro posizione nell'organizzazione Ebbene, in questo post cercheremo di aiutarti a sapere come affrontare un licenziamento e pianificare un possibile riposizionamento della tua carriera. Per fare questo, dovrai riorganizzare la tua situazione e porsi una serie di domande che si presenteranno con il passare del tempo. E che lungo le linee seguenti, ti proporremo in modo che tu sia in grado di affrontarli In questo modo potrai agire in modo appropriato per te stesso e per il tuo lavoro futuro, che, ovviamente, non è ancora finito Continua a leggere. Cosa posso fare se vengo licenziato dal mio lavoro? Prima di tutto, vogliamo iniziare queste righe parlando della comprensione Poiché è uno dei momenti più delicati che una persona possa attraversare nella propria vita professionale . Per questo motivo divideremo in tre parti i diversi consigli sulle tue azioni per sapere come affrontare un licenziamento Quando ti informano del licenziamento In primo luogo, bisogna sapere come evitare di perdere la calma nel momento in cui ci viene comunicata la cessazione del rapporto di lavoro . Ebbene , l'essenziale è evitare confronti con il responsabile che comunica la decisione o con qualsiasi altro superiore. La decisione è già stata presa, l'unica cosa che possiamo ottenere è perdere l'opportunità di essere reintegrati in azienda una volta superata la situazione che ha causato il licenziamento. Principalmente, quest'ultimo nel caso in cui il licenziamento avvenga per motivi oggettivi dell'attività. Perché daremo una cattiva immagine che i nostri superiori possono trasmettere ai loro contatti, chiudendo la porta a possibili impieghi. Per quanto riguarda la documentazione D'altra parte, un punto importante in cui devi sapere come affrontare un licenziamento , è legato alla documentazione aziendale: Poiché è essenziale rivedere tutti i documenti, la liquidazione e la lettera di licenziamento , e che siano correttamente sigillati e firmati. Pertanto, se per qualsiasi motivo non sei d'accordo con la lettera di licenziamento , firma come "non conforme" e chiedi consiglio legale. E, nel caso in cui, come abbiamo accennato in precedenza, il licenziamento avvenga per motivi oggettivi dell'attività, che ti diano una lettera di raccomandazione. In questo modo, dichiareranno che il licenziamento non è dovuto alle tue capacità o prestazioni nel tuo lavoro. Sappi come affrontare un licenziamento quando tutto è finito Bene. Qui arriviamo al punto più alto del licenziamento. Sicuramente, una volta terminate le pratiche burocratiche, ci chiediamo: cosa faccio adesso? La cosa principale per sapere come affrontare un licenziamento è non perdere la fiducia, lasciarsi alle spalle il licenziamento e iniziare a pensare al futuro. Sotto questo aspetto, dovrai pianificare la ricerca di lavoro e agire attivamente. Pertanto, un passaggio molto importante è rivedere e aggiornare il tuo curriculum. Per questo, è interessante consultare i diversi modelli di curriculum che ti mettiamo a disposizione. A questo punto, potresti renderti conto che devi aggiornare le tue conoscenze. Quindi, è l'occasione perfetta per seguire corsi online o corsi a distanza che ampliano le tue conoscenze e ti permettono di organizzare il tuo tempo. Corsi Specializzati in Orientamento al Lavoro   In questo modo avrai una preparazione sufficiente per iniziare la ricerca di lavoro . Non resta che lavorare sodo e agire con calma, prima o poi arriverà la tua occasione. Come viene calcolato il TFR? Quanto a questa domanda, è una delle prime che sorgeranno o saranno sorte una volta che ti verrà notificato il licenziamento Quindi inizieremo concettualizzando cos'è un insediamento e cosa include Qual è l'insediamento Come già saprai, un lavoratore fornisce servizi in azienda e l'azienda concorda una remunerazione per compensare tali servizi Pertanto, in caso di licenziamento involontario, dovrà tenersi conto dell'importo dovuto in relazione all'interruzione di tale prestazione di servizi. Pertanto, la società predispone un documento di proposta di liquidazione in cui gli importi sono suddivisi per concetti che la società intende remunerare. Inoltre, è necessario includere l'accordo di risoluzione da entrambe le parti Ma cosa comprende la liquidazione? Semplicemente, come abbiamo detto prima,  l'azienda deve pagare i servizi forniti oltre a una liquidazione . Pertanto, è necessario tenere conto dei seguenti aspetti: Quale parte della busta paga è stata coperta al momento della risoluzione del contratto di lavoro Quanti giorni di vacanza non hai goduto? Quale parte della retribuzione straordinaria ti spetta se ripartita o meno Eventuali pagamenti in sospeso da parte della società negli ultimi 12 mesi. Indennità di licenziamento Per quanto riguarda il TFR,  la complessità di questo concetto risiede nella tipologia del licenziamento . Ebbene, bisognerà moltiplicare questo per la paga giornaliera e per i giorni all'anno lavorati A loro volta, i pagamenti extra totali vengono suddivisi tra i 365 giorni dell'anno e aggiunti al risultato precedente Ma, come ti abbiamo detto prima, il tipo di licenziamento è la chiave. In questo caso, comprendiamo che esistono diversi tipi di licenziamento, incluso il licenziamento ingiusto o il licenziamento per forza maggiore. In questo modo, nel licenziamento illegittimo, vengono computate 33 giornate annue di lavoro fino ad un massimo di 24 mensilità. Tuttavia, nei licenziamenti collettivi o per forza maggiore, vengono presi in considerazione solo 20 giorni all'anno lavorati fino a 12 mensilità. Infine,  se si sommano tutti gli importi calcolati, si ottiene la liquidazione che l'azienda deve corrispondere al lavoratore per il licenziamento. Ti è piaciuto quello che hai appena letto? È ora di condividerlo con chi vuoi. Puoi anche lasciarci un commento su cosa ne pensi di questo post su come affrontare un licenziamento Non dimenticare che puoi contattarci per risolvere tutti i dubbi che possono sorgere   Spiegare un licenziamento nel colloquio di lavoro Sapere come spiegare un licenziamento nel colloquio di lavoro può essere la chiave per superare il processo, e di solito è tra le domande più frequenti nel colloquio di lavoro nel caso in cui sei stato licenziato dalla tua posizione precedente. In generale, e in modo semplice, il modo migliore per spiegare un licenziamento nel colloquio di lavoro è evitare di mentire o facilitare informazioni non autentiche. Tieni presente che se quando spieghi un licenziamento nel colloquio di lavoro la tua versione non è convincente, è molto probabile che contatteranno la tua precedente azienda per verificare le informazioni. Un punto importante quando si spiega un licenziamento nel colloquio di lavoro è non colpevolizzarsi eccessivamente, è anche positivo che lo si prenda come un'esperienza nella propria carriera professionale che ti ha aiutato a crescere. Una delle strategie per le domande difficili utili a spiegare un licenziamento nel colloquio di lavoro consiste invece nel raccontare i fatti in modo conciso e diretto, evitando valutazioni personali della situazione. Quando si spiega un licenziamento in un colloquio di lavoro, è molto importante evitare di incolpare gli altri e assumere il ruolo di una vittima. Mostra maturità e professionalità ammettendo i tuoi errori ed evidenziando ciò che hai imparato da loro. Infine, dopo aver spiegato un licenziamento nel colloquio di lavoro , evidenzia come ti ha influenzato per migliorare le tue capacità in generale e per farti rientrare nel profilo richiesto nel colloquio di lavoro in particolare.   Ci vediamo nel prossimo post!...

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Concetto di part-time verticale

Concetto di part-time verticale

Il contratto di lavoro part-time verticale è una tipologia di rapporto di lavoro a tempo parziale in cui il dipendente lavora a tempo pieno ma solo per alcuni giorni della settimana, del mese o dell'anno. Questo tipo di part-time è particolarmente utile in settori dove la domanda di lavoro varia significativamente durante l'anno o la settimana. Ad esempio, un dipendente potrebbe lavorare solo nei fine settimana, o potrebbe lavorare a tempo pieno solo durante i periodi di picco stagionali. I contratti di lavoro part-time, nelle loro varie forme (verticale, orizzontale e misto), offrono una flessibilità importante sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. Ogni tipologia ha le sue caratteristiche distintive, vantaggi e svantaggi, che la rendono adatta a diverse esigenze e situazioni. I lavoratori part-time godono di diritti comparabili a quelli dei lavoratori a tempo pieno, adattati in modo proporzionale alle ore lavorate. Se ti incuriosisce sapere cos'è l'organizzazione del lavoro e da come si compone, allora potrebbe interessarti dare un’occhiata ai corsi e master online della categoria risorse umane di Euroinnova, leader nella formazione a distanza. Caratteristiche del part-time verticale Distribuzione irregolare del lavoro: le ore di lavoro sono concentrate in specifici periodi, lasciando ampi intervalli di tempo non lavorati. Adattabilità alle esigenze aziendali: questo modello è molto flessibile per le aziende che necessitano di più personale solo in determinati periodi, come nel caso del settore turistico o della vendita al dettaglio durante i saldi. Flessibilità per il dipendente: i lavoratori che preferiscono avere periodi più lunghi di tempo libero possono trovare questo tipo di contratto molto vantaggioso. Vantaggi e svantaggi Vantaggi Per le aziende: ottimizzazione delle risorse umane durante i picchi di lavoro. Per i dipendenti: possibilità di organizzare meglio il tempo libero e di gestire altri impegni personali o professionali. Svantaggi Per le aziende: necessità di pianificazione accurata per coprire i periodi di minor attività. Per i dipendenti: possibile mancanza di continuità lavorativa e stabilità economica durante i periodi di non lavoro. Concetto di part-time orizzontale Il part-time orizzontale è un tipo di contratto di lavoro a tempo parziale dove il dipendente lavora ogni giorno per un numero ridotto di ore rispetto al normale orario di lavoro a tempo pieno. Questo tipo di contratto è comune in molti settori e offre una maggiore prevedibilità rispetto al part-time verticale, come per i seguenti mestieri: Cassieri e addetti alle vendite Camerieri e baristi Addetti alla cucina Personal trainer Attori, ballerini, cantanti e musicisti Receptionist Vorresti lavorare come HR Manager o HR Account? Inizia con una formazione, come ad esempio con il master online in management delle risorse umane di Euroinnova! Caratteristiche del part-time orizzontale Distribuzione regolare del lavoro: Le ore di lavoro sono distribuite uniformemente durante la settimana, ad esempio, lavorando quattro ore al giorno, cinque giorni alla settimana. Adattabilità per i dipendenti: Questo tipo di contratto è ideale per coloro che desiderano conciliare il lavoro con altri impegni quotidiani come la cura della famiglia, lo studio o altre attività. Continuità e stabilità: Fornisce una routine lavorativa più stabile e prevedibile, sia per il datore di lavoro che per il dipendente. Vantaggi e svantaggi VantaggI Per le aziende: Maggiore prevedibilità e facilità di gestione del personale. Per i dipendenti: Possibilità di mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata, con una routine giornaliera stabile. Svantaggi Per le aziende: Potrebbe essere meno flessibile nel rispondere a picchi di lavoro improvvisi. Per i dipendenti: Guadagni ridotti rispetto a un lavoro a tempo pieno, con conseguenti impatti sul reddito e sui benefici. Concetto di part-time misto Il part-time misto è una combinazione dei due modelli precedenti: il dipendente lavora alcune giornate a tempo pieno e altre a orario ridotto, o alterna periodi di lavoro concentrato a periodi di lavoro distribuito. Questo tipo di contratto può essere altamente personalizzabile e flessibile, adattandosi sia alle esigenze dell'azienda che a quelle del lavoratore. Qui di seguito un elenco dei mestieri per i quali si predilige questo tipo di contratto: Tutor e insegnanti privati Chef e cuochi Personale di catering Guide turistiche Staff di alberghi Addetti alle vendite durante i saldi Gestori di magazzino Consulenti aziendali Contabili e revisori Consulenti di bellezza Project manager Social media manager Tecnici di manutenzione Addetti alla sicurezza Caratteristiche del part-time misto Flessibilità elevata: Permette una combinazione di ore lavorative settimanali, mensili o annuali, adattandosi alle necessità specifiche sia del datore di lavoro che del dipendente. Personalizzazione: Ogni contratto può essere unico, costruito su misura per le circostanze specifiche. Adattabilità: Può rispondere a esigenze lavorative variabili e a preferenze individuali di gestione del tempo. Vantaggi e svantaggi Vantaggi Per le aziende: Massima flessibilità nella gestione delle risorse umane e capacità di adattarsi a variazioni impreviste nella domanda di lavoro. Per i dipendenti: Maggiore controllo e personalizzazione del proprio orario di lavoro, con possibilità di conciliare meglio vita lavorativa e personale. Svantaggi Per le aziende: Potenziale complessità nella gestione degli orari e nella pianificazione del lavoro. Per i dipendenti: Potenziale imprevedibilità del reddito e degli orari di lavoro. Diritti del lavoratore nei contratti di lavoro part-time I lavoratori part-time godono di diritti simili a quelli dei lavoratori a tempo pieno, seppur in misura proporzionale alle ore lavorate. Questi diritti includono: Parità di trattamento: I lavoratori part-time devono essere trattati allo stesso modo dei lavoratori a tempo pieno comparabili in termini di condizioni di lavoro, compensi e opportunità di formazione e carriera. Retribuzione proporzionale: Il salario deve essere proporzionale alle ore lavorate. Ad esempio, un lavoratore part-time che lavora il 50% delle ore di un lavoratore a tempo pieno riceverà il 50% della retribuzione. Accesso ai benefici: I lavoratori part-time hanno diritto a ricevere benefici aziendali (come ferie, permessi, maternità/paternità) in modo proporzionale alle ore lavorate. Diritti sindacali: I lavoratori part-time hanno il diritto di aderire ai sindacati e di partecipare alle attività sindacali. Preavviso: In caso di licenziamento o modifica sostanziale delle condizioni di lavoro, i lavoratori part-time hanno diritto a un preavviso proporzionale al tempo lavorato. Il part-time esclude il lavoro supplementare? Il lavoro supplementare, ovvero le ore lavorate oltre l'orario stabilito nel contratto part-time, è un argomento complesso. In molti Paesi, il lavoro supplementare per i contratti part-time è regolamentato in modo diverso rispetto ai contratti a tempo pieno. Ecco alcune considerazioni chiave: Regolamentazione del lavoro supplementare: le leggi del lavoro spesso prevedono specifiche disposizioni per il lavoro supplementare dei lavoratori part-time. Ad esempio, in alcuni paesi, le ore supplementari devono essere compensate con una maggiorazione salariale o con un riposo compensativo. Limiti di lavoro supplementare: esistono limiti sul numero di ore supplementari che un lavoratore part-time può effettuare. Questi limiti servono a proteggere i lavoratori da un eccessivo carico di lavoro e a garantire un equilibrio tra lavoro e vita privata. Consenso del lavoratore: il lavoro supplementare deve essere generalmente concordato con il lavoratore. Il datore di lavoro non può obbligare il lavoratore part-time a effettuare ore supplementari senza il suo consenso. Condizioni contrattuali: alcuni contratti di lavoro part-time possono prevedere clausole specifiche relative al lavoro supplementare, definendo le condizioni in cui è consentito e le modalità di compensazione. Offerta formativa che ti potrebbe interessare Se anche tu vuoi formarti come esperto di Risorse umane, non dimenticare di iscriverti a Euroinnova Formazione! 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5 motivi per ridurre la giornata in estate

Conosci i 5 motivi per ridurre la giornata in estate

Conosci i 5 motivi per ridurre la giornata in estate Il lavoro più produttivo è quello che esce dalle mani di un uomo felice.- Víctor Pauchet. Ed è che, nonostante tutti gli anni che questa famosa frase può avere, vista in Psicologia e mente, ha ancora senso oggi. Bene, niente di meglio che fare il tuo lavoro con motivazione in modo che funzioni meglio e più velocemente. Non credi? Per questo, abbiamo deciso di raccontarvi in questo post i 5 motivi per ridurre la giornata lavorativa in estate . Vuoi scoprirli tutti? Non perderti ciò che verrà dopo, perché non ti lascerà indifferente Continua a leggere! Chi decide la giornata lavorativa Innanzitutto bisogna partire dalla base del contratto collettivo . Ma sai cos'è un contratto collettivo? In effetti, il contratto collettivo di lavoro è un accordo tra azienda e sindacati che contempla ufficialmente le condizioni di lavoro. Tra queste condizioni spicca il calendario lavorativo e, di conseguenza, la giornata lavorativa Pertanto, l'azienda deve rispettare i minimi che la legge presuppone in termini di riposo dei lavoratori. Ma puoi trovare tutto questo in diritto del lavoro e risorse umane , di cui ti offriamo un gran numero di programmi. Per questo motivo, ti consigliamo di dare un'occhiata a questa selezione di corsi su questo tema che abbiamo pensato per te: Corsi Specializzati in Risorse Umane Qual è il programma intensivo? Sebbene in alcune entità lavorino con una giornata continua o intensiva , la maggior parte delle aziende del settore privato no Pertanto, le istituzioni pubbliche come l'amministrazione statale si distinguono per avere orari di lavoro confortevoli per i lavoratori In questo contesto, la giornata lavorativa intensiva o continua si riferisce all'assenza di interruzioni durante l'orario di lavoro. In questo modo, di solito inizi un po' prima per finire il prima possibile Ad esempio: lavorare dalle 7:30 alle 15:30 con una piccola pausa di quindici minuti è una giornata intensa Quando è obbligatoria la giornata intensiva in estate? Naturalmente, la giornata intensiva non è obbligatoria in ogni caso Quindi, questo è soggetto alla volontà dell'azienda insieme alla scelta dell'orario Ma... Quando finisce la giornata intensiva? A questo punto, dobbiamo menzionare che la giornata intensiva è solitamente organizzata tra il 1 giugno e il 30 settembre Anche se non tutte le aziende concordano sulla stessa durata Per questo motivo ci sono aziende che lo fanno solo per un mese, due mesi o durante i mesi sopra citati Lo sai già! Se sei interessato a questo campo, non esitare a formarti con i migliori esperti in diritto del lavoro e risorse umane Quindi, non perdere questa opportunità e scegli uno dei seguenti corsi con cui puoi specializzarti nella materia: Corsi di specializzazione in diritto del lavoro Questi i 5 motivi per ridurre la giornata lavorativa in estate   Sapevi che vari studi concludono che riducendo la giornata lavorativa si migliora notevolmente la produzione dei dipendenti? In effetti, questo è il motivo principale per cui le aziende considerano di effettuare questi adeguamenti durante un determinato periodo dell'anno, come l'estate Successivamente, ti diremo i 5 motivi per ridurre la giornata lavorativa in estate: Motivazione e prestazioni In primo luogo, citiamo la motivazione dei lavoratori Bene, questo si traduce nel migliorare le tue prestazioni Ma perché succede questo? Ebbene, per il semplice motivo che il lavoratore ha la possibilità di terminare la giornata lavorativa alle 15:00 e sente di potersi godere tutto il pomeriggio. In questo modo, questo piccolo cambiamento produce un sostanziale miglioramento dell'umore dei dipendenti. Conciliare lavoro e vita familiare In effetti, questo è un altro dei 5 motivi per ridurre la giornata lavorativa in estate. In effetti, potrebbe essere il più importante Ebbene, la conciliazione tra lavoro e vita familiare significa che i lavoratori potranno godere di più della compagnia dei propri figli durante le vacanze. Ed è che, questo motivo implica un altro notevole miglioramento dell'umore del lavoratore e aiuta a ridurre lo stress godendo di più del proprio tempo libero. Ridurre i costi Per quanto riguarda questo motivo, di natura economica, è dovuto al fatto che in estate c'è meno carico di lavoro in azienda. Pertanto, ridurre la giornata in estate significa che tutto il lavoro è concentrato al mattino, impedendo ai lavoratori di trascorrere il pomeriggio senza impegni. In questo modo l'azienda evita uno spreco di costi. Ci sono anche ragioni che comportano benefici per l'economia dei dipendenti. Ad esempio, questo è il caso dei pranzi. Da un lato, in estate , riducendo la giornata lavorativa , non è più necessario dover mangiare tutti i giorni fuori casa. Quindi i lavoratori possono risparmiare un sacco di soldi. Migliora persino la situazione di chi mangia in ufficio, che pur spendendo meno mangia cibo meno sano di quanto potrebbe fare a casa. Reputazione e immagine Infine, l'ultimo di questi 5 motivi per ridurre la giornata lavorativa in estate è migliorare l'immagine pubblica dell'azienda. Vale a dire, si presenta al pubblico esterno, e all'interno (molte volte più importante), come un'azienda attenta e attenta ai suoi lavoratori. In questo modo, avvantaggia notevolmente la tua reputazione. Tuttavia, ricorda che puoi continuare a informarti su questo grazie alla nostra raccolta di programmi di formazione sull'argomento. Corsi di specializzazione in diritto del lavoro Sembra interessante, vero? Iscriviti subito e ottieni una percentuale di sconto sul prezzo della tua iscrizione Ti è piaciuto quello che hai appena letto? È ora di condividerlo con chi vuoi. Puoi anche lasciarci un commento su cosa ne pensi di questo post sui 5 motivi per ridurre la giornata lavorativa in estate Non dimenticare che puoi metterti in contatto con il nostro team di orientamento per risolvere tutti i dubbi che possono sorgere. Ci vediamo nel prossimo post!...

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