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Upskilling e reskilling: Cosa sono e perché sono importanti

Upskilling e reskilling: Cosa sono e perché sono importanti

In un mercato del lavoro in continua evoluzione, i termini "upskilling" e "reskilling" sono diventati fondamentali per chiunque voglia rimanere competitivo. In questo articolo, esploreremo le definizioni di questi due concetti, le loro differenze, i benefici per le aziende e perché è fondamentale investire in tali strategie di formazione continua. Scopriremo inoltre come le aziende possono trarre vantaggio da queste pratiche per garantire una forza lavoro sempre più preparata e adattabile ai nuovi ruoli richiesti dal mondo del lavoro. Upskilling: Cosa significa L'upskilling consiste nell'acquisizione di nuove competenze da parte dei dipendenti all'interno del loro ruolo attuale, per svolgerlo meglio e con maggiore efficienza. In altre parole, l'upskilling riguarda il miglioramento delle competenze già esistenti, che permette ai dipendenti di essere sempre aggiornati e pronti a gestire le innovazioni tecnologiche e metodologiche del settore in cui operano. Ad esempio, un dipendente di un'azienda che opera nel settore tecnologico potrebbe frequentare corsi di formazione su nuove tecnologie, migliorando così la propria capacità di utilizzare strumenti avanzati per svolgere il proprio lavoro. Questo approccio non solo migliora la qualità del lavoro svolto, ma può anche aumentare la soddisfazione lavorativa, poiché il dipendente si sente più competente e preparato ad affrontare le sfide quotidiane. Reskilling: Cosa significa Il reskilling, invece, si riferisce alla formazione di un dipendente affinché acquisisca competenze completamente nuove, utili a ricoprire un nuovo ruolo all'interno dell'azienda. Questo processo diventa essenziale quando le necessità aziendali cambiano e le competenze attuali dei dipendenti non sono più sufficienti per i nuovi compiti o per adattarsi a nuovi ruoli. Ad esempio, un impiegato amministrativo potrebbe essere formato attraverso un corso specifico per diventare un programmatore, a seguito di una ristrutturazione aziendale che richiede competenze informatiche avanzate. Questo approccio consente all'azienda di trattenere i propri talenti e di adattarsi rapidamente alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Differenze tra reskilling e upskilling Anche se i due termini sono spesso usati in modo intercambiabile, esistono delle differenze sostanziali tra upskilling e reskilling. L'upskilling si concentra sul miglioramento delle competenze esistenti dei dipendenti per un ruolo specifico, mentre il reskilling riguarda l'acquisizione di competenze completamente nuove per cambiare ruolo. Inoltre, l'upskilling è particolarmente indicato per mantenere il passo con l'innovazione tecnologica e l'evoluzione del mondo del lavoro, mentre il reskilling è essenziale quando un'azienda deve affrontare cambiamenti strutturali che richiedono una forza lavoro versatile. Ecco alcune differenze chiave: Upskilling: aggiornamento e miglioramento delle competenze esistenti. Si applica quando si vuole rimanere competitivi all'interno dello stesso ruolo. Reskilling: apprendimento di competenze completamente nuove. È utile per prepararsi a una nuova carriera o ruolo. Come distinguere: Reskilling vs upskilling Per le aziende che vogliono prosperare nel lungo termine, è essenziale sapere quando implementare strategie di upskilling o reskilling. Questo dipende principalmente dalle esigenze dell'azienda e dai cambiamenti del mercato del lavoro. L'upskilling è particolarmente utile quando la tecnologia avanza rapidamente e i dipendenti devono adattarsi a nuove competenze per rimanere competitivi. Il reskilling diventa cruciale quando l'azienda deve rispondere a cambiamenti più radicali, come una trasformazione digitale o una nuova direzione aziendale. Benefici di reskilling e upskilling Le aziende possono trarre numerosi vantaggi dall'integrazione di programmi di reskilling e upskilling. Tra i principali benefici troviamo: Miglioramento delle competenze dei dipendenti, rendendoli più versatili e pronti ad affrontare nuove sfide. Riduzione dei costi associati all'assunzione di nuovi dipendenti, grazie alla riqualificazione della forza lavoro esistente. Aumento della soddisfazione e della motivazione dei dipendenti, poiché vedono nell'azienda un'opportunità di crescita professionale e sviluppo. Maggiore adattabilità dell'azienda ai cambiamenti del mercato del lavoro e alle nuove tecnologie. Vantaggi dell'upskilling Aumento della crescita professionale dei dipendenti. Maggiore efficienza nelle operazioni aziendali. Miglioramento della forza lavoro interna. Riduzione della necessità di assumere nuovi dipendenti per competenze specifiche. Vantaggi del reskilling Riduzione del turnover dei dipendenti. Maggiore flessibilità nel ridistribuire il personale in base alle necessità. Aumento della competitività aziendale grazie a dipendenti con competenze aggiornate. Perché è importante fare upskilling in azienda L'importanza di implementare strategie di upskilling all'interno di un'azienda non può essere sottovalutata. Le innovazioni tecnologiche e i cambiamenti nelle dinamiche del mondo del lavoro stanno trasformando rapidamente i settori, e le aziende possono trovarsi in difficoltà se non riescono a mantenere il passo con tali evoluzioni. Implementare un programma di upskilling efficace significa investire nei propri dipendenti, aiutandoli a migliorare le competenze e a rimanere competitivi nel loro ruolo attuale. Questo riduce anche la necessità di dover assumere nuovi lavoratori, poiché si può fare affidamento su un personale già formato e competente. Inoltre, l'upskilling può avere effetti positivi sulla fidelizzazione dei dipendenti, riducendo il turnover e aumentando la loro produttività. Come implementare strategie di upskilling e reskilling Per implementare efficacemente queste strategie, le aziende possono seguire questi passaggi: Valutare le competenze attuali dei dipendenti e identificare le lacune da colmare. Offrire corsi di formazione su misura per le competenze richieste. Incentivare la formazione continua come parte della cultura aziendale. Utilizzare programmi di mentoring per supportare il reskilling dei dipendenti. Un ottimo esempio di formazione manageriale è il master MBA in amministrazione e direzione aziendale, che offre competenze avanzate per chi aspira a ruoli di leadership. L'upskilling e il reskilling non sono solo opzioni utili, ma vere e proprie necessità per qualsiasi azienda che voglia rimanere competitiva nel mondo del lavoro moderno. Investire nelle persone e offrire opportunità di crescita professionale attraverso la formazione continua è una strategia vincente sia per i dipendenti che per le aziende. Che si tratti di aggiornare le competenze o di acquisire nuove capacità per nuovi ruoli, l'importanza di queste strategie non può essere sottovalutata. Se desideri approfondire il funzionamento dei sistemi aziendali, scopri di più su cos'è un sistema aziendale. Offerta formativa che ti potrebbe interessare Se anche tu vuoi formarti come esperto di gestione aziendale, non dimenticare di iscriverti a Euroinnova Formazione! ...

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Matrice di Kraljic: Un essenziale strumento di strategia di acquisto

Matrice di Kraljic: Un essenziale strumento di strategia di acquisto

La matrice di Kraljic è uno strumento cruciale nel mondo della gestione degli acquisti e delle forniture. Creata da Peter Kraljic nel 1983, questa matrice ha rivoluzionato il modo in cui le aziende gestiscono i loro approvvigionamenti, fornendo una struttura per identificare, categorizzare e gestire le diverse classi merceologiche. Il suo obiettivo principale è aiutare le aziende a minimizzare il dispendio di risorse e ottimizzare le decisioni di acquisto in base alla complessità del mercato e all'importanza strategica dei prodotti. In questo articolo esploreremo in dettaglio cosa sia la matrice di Kraljic, come funziona e quali vantaggi e svantaggi presenta, rendendola un argomento fondamentale per professionisti, appassionati, studenti e tutti coloro che sono interessati a ottimizzare la propria strategia di acquisto. Modello e Matrice di Kraljic: A Cosa Serve? Il modello di Kraljic rappresenta un passo avanti per le aziende nella gestione della classe merceologica. Prima della sua introduzione, molte aziende trattavano tutti i fornitori e le risorse allo stesso modo, senza tener conto del loro basso impatto o alto impatto sul business. La matrice di Kraljic consente invece di suddividere le risorse in base a due dimensioni fondamentali: Impatto sul business: Misura quanto un determinato acquisto sia critico per l'azienda. Complessità del mercato: Rappresenta il numero di fornitori disponibili e la propria potere contrattuale sul mercato. Queste dimensioni aiutano a definire la strategia di acquisto più adatta per ogni classe di merce, tenendo conto sia dei rischi associati che del potenziale effetto leva. Concetti Chiave della Matrice di Kraljic Per comprendere appieno la matrice di Kraljic, è essenziale familiarizzare con alcuni concetti chiave che ne guidano l'utilizzo: Rischio di approvvigionamento: Misura la possibilità che un acquisto critico non sia disponibile o che subisca interruzioni. Questo può essere influenzato dalla complessità del mercato e dal numero di fornitori. Importanza strategica: Riflette l'importanza dell'articolo per la strategia di acquisto dell'azienda. Articoli con alta importanza strategica richiedono un'attenzione particolare e una gestione oculata. Quadranti della matrice: La matrice di Kraljic divide gli acquisti in quattro quadranti: articoli non critici, colli di bottiglia, leva e strategici. Ogni quadrante richiede una strategia diversa. Articoli non critici Questi sono articoli di basso impatto e basso rischio. Solitamente, richiedono una gestione di routine e poca attenzione strategica. L'obiettivo qui è minimizzare il dispendio di risorse. Colli di bottiglia Questi articoli hanno basso impatto ma alto rischio. La gestione di questi articoli richiede particolare attenzione per evitare interruzioni nell'approvvigionamento. Articoli leva Articoli di alto impatto e basso rischio, che permettono all'azienda di sfruttare il proprio potere contrattuale per ottenere condizioni migliori dai fornitori. Articoli strategici Questi articoli sono sia di alto impatto che di alto rischio. Richiedono un'attenzione particolare e una stretta collaborazione con i fornitori per assicurare continuità e qualità. Come funziona la matrice di Kraljic? La matrice di Kraljic opera su una base a due assi, dove l'asse verticale rappresenta l'importanza strategica dell'acquisto per l'azienda e l'asse orizzontale la complessità del mercato o il numero di fornitori. Ecco come procedere: Valutazione dell'impatto sul business: Identificare quanto un particolare acquisto influenzi il successo aziendale. Questo potrebbe includere il contributo al margine di profitto, la continuità operativa o la qualità del prodotto finale. Valutazione del rischio di approvvigionamento: Valutare il rischio di interruzioni dell'approvvigionamento considerando fattori come il numero di fornitori, la disponibilità di materiali e la complessità del mercato. Posizionamento degli acquisti nella matrice: Ogni categoria di acquisto viene posizionata all'interno della matrice in base alle valutazioni precedenti. Elaborazione della strategia di approvvigionamento: Una volta posizionati gli articoli nella matrice, si può sviluppare una strategia di acquisto specifica per ciascuna categoria, come la gestione delle relazioni con i fornitori per gli articoli strategici o la riduzione dei costi per gli articoli non critici. I 4 Passi della Matrice di Kraljic Implementare la matrice di Kraljic richiede un processo metodico in quattro passi fondamentali: Classificazione degli acquisti: Analizzare e categorizzare gli acquisti in base all'importanza strategica e al rischio di approvvigionamento. Valutazione del mercato: Esaminare il mercato per ogni categoria di acquisto, valutando la complessità del mercato e la propria potere contrattuale. Posizionamento nella matrice: Inserire ciascuna categoria nel quadrante appropriato della matrice, considerando il basso impatto, alto impatto, basso rischio e alto rischio. Sviluppo della strategia di approvvigionamento: Definire e implementare una strategia su misura per ogni categoria, che potrebbe includere negoziazione con fornitori, diversificazione delle fonti di approvvigionamento o investimenti in relazioni strategiche. Vantaggi e Svantaggi dell’Utilizzo della Matrice di Kraljic Vantaggi Ottimizzazione delle risorse: La matrice aiuta a minimizzare il dispendio di risorse allocando le risorse dove sono più necessarie. Miglioramento delle relazioni con i fornitori: Gli articoli strategici richiedono una gestione attiva delle relazioni, che può portare a collaborazioni più solide e vantaggiose. Riduzione del rischio: Identificare e gestire proattivamente i colli di bottiglia può prevenire interruzioni critiche nell'approvvigionamento. Svantaggi Semplicità eccessiva: Sebbene utile, la matrice può talvolta essere troppo semplicistica per realtà aziendali complesse, non considerando fattori come i dati alternativi più utilizzati. Mancanza di flessibilità: Le categorie predefinite possono non adattarsi a tutte le situazioni aziendali, richiedendo personalizzazioni o aggiustamenti. La matrice di Kraljic rimane uno strumento potente per le aziende che desiderano ottimizzare la loro strategia di acquisto e gestire efficacemente il proprio portafoglio fornitori. Tuttavia, è essenziale considerare le peculiarità di ogni azienda e settore per sfruttare appieno il potenziale di questo strumento. Se desideri approfondire ulteriormente tematiche relative alla gestione aziendale, o comprendere cos'è lo sviluppo aziendale ti suggeriamo  di iscriverti al nostro master in big data. 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Cosa vuol dire lavorare nella logistica? 

Cosa vuol dire lavorare nella logistica? 

Cosa vuol dire lavorare nella logistica?  Lavorare nella logistica, vuol dire occuparsi dell’organizzazione e della gestione del flusso di informazioni e materiali che entrano ed escono da un’azienda. Il flusso viene definito con il termine inglese di Supply Chain (catena di fornitura).   Che cos'è la logistica? Il settore della logistica quindi è una branca dell’economia, tra l’altro di primaria importanza sia per le aziende, sia per il benessere e il commercio di un paese stesso. Fondamentalmente, la logistica consente di migliorare la qualità dei trasporti delle merci dal produttore al consumatore, così come gestire le spedizioni e lo stoccaggio delle merci.   Il tutto è finalizzato ad una riduzione dei costi e all’ottimizzazione delle risorse. In Italia il settore della logistica è sempre alla ricerca di nuove figure professionali, specialmente nelle ditte che si occupano di import-export.   Come si lavora in logistica?  In Italia non esiste una vera e propria laurea che specializzi le persone per il lavoro nel settore della logistica. Certo è possibile specializzarsi con dei Master, o con dei corsi particolari, ma spesso le competenze per svolgere operazioni logistiche si apprendono anche con l’esperienza.   Ovviamente, ci sono delle lauree che permettono di trovare lavoro nelle grandi aziende, come ad esempio la laurea in economia, oppure quella in ingegneria gestionale.   Competenze per lavorare nella logistica Lauree a parte, per lavorare nella logistica è necessario avere determinate competenze. Le capacità organizzative, come si può facilmente immaginare, sono indispensabili per la gestione di un magazzino o delle spedizioni. Allo stesso modo, bisogna avere un buon controllo della situazione e sapere come risolvere i problemi velocemente. Nel mondo della logistica, ovviamente, non fila sempre tutto liscio, quindi spesso i responsabili di un magazzino devono prendere decisioni efficaci.   Conoscenza dei processi produttivi La conoscenza dei processi produttivi, permette ovviamente di risolvere più facilmente i problemi, così come di gestire le attività produttive e di spedizione. Dato che la logistica è un settore decisamente complesso, bisogna anche avere una buona conoscenza delle dinamiche aziendali, in modo da capire le esigenze di ogni azienda e intervenire di conseguenza.  Competenze linguistiche Infine, non fa male conoscere l’inglese, infatti sebbene non sia proprio legata alla logistica, anche una laurea in lingue viene richiesta, specialmente dalle aziende che fanno import-export con l’estero. L’inglese è la base, ma conoscere altre lingue è ovviamente un vantaggio.   Competenze informatiche Allo stesso modo, per lavorare nella logistica è necessario saper usare i sistemi informatici di base, come ad esempio il sistema operativo Windows nella sua ultima versione, il pacchetto Office e altro ancora. Alcune aziende usano un loro software, per il quale spesso i nuovi assunti ricevono un periodo di training per poterlo apprendere a pieno.  Lavoro di squadra Infine, il settore della logistica richiede il lavoro di squadra. Non è infatti un mestiere per “lupi solitari”, in quanto l’addetto alla logistica deve lavorare in team, per collaborare e comunicare con i diversi reparti aziendali (ad esempio, gli uffici e il magazzino), in modo da poter garantire i risultati migliori per le spedizioni e lo stoccaggio.   Quali sono le figure professionali della logistica?  La logistica in Italia occupa una buona parte del PIL (Prodotto Interno Lordo) e negli ultimi anni il settore è in crescita, grazie all’e-commerce che ha ovviamente dato una spinta al settore della logistica. Nonostante questo, nel settore sembra ci sia una crisi, in quanto ci sono delle figure professionali introvabili.   Uno dei lavori più richiesti nella logistica è indubbiamente quello dell’autista. Si tratta di un lavoro molto duro, in quanto occorre passare gran parte della propria vita lavorativa in strada.   La figura professionale dello spedizioniere deve essere in grado di monitorare il flusso di merci, per migliorare la qualità e l’efficienza del trasporto. A questa figura si unisce quella del Supply Chain Manager o di Logistic Manager, nata negli ultimi anni e che si occupa di gestire il flusso della catena di fornitura. Tra le altre professioni nel campo della logistica, troviamo anche il Data Analyst e il responsabile di magazzino, fondamentali per l’efficienza delle spedizioni di una ditta.   Perché spesso è difficile per un’azienda trovare queste figure? Va detto che spesso il lavoro nella logistica è piuttosto duro, specialmente per chi lavora in magazzino. La fatica fisica, il carico di responsabilità, i turni di notte e spesso datori di lavoro poco comprensivi, possono scoraggiare specialmente i più giovani che magari preferiscono cercare impieghi diversi.   Un altro problema è che la logistica è un campo dove tutto si muove velocemente, quindi molte aziende non hanno il tempo materiale per formare nuovi dipendenti. Questo porta a cercare sempre persone con esperienza, il che però è una sorta di contraddizione, dato che un maggiorenne difficilmente avrà lavorato in un magazzino.   C’è anche la questione dei contratti a termine, sfruttati spesso dalle aziende per assumere magazzinieri per un breve periodo di tempo, per poi mandarli a casa e sostituirli con altri al momento del bisogno. Questo accade soprattutto durante i picchi stagionali, dove lo stoccaggio delle merci richiede una forza lavoro maggiore.   In conclusione, la logistica è sicuramente un settore in crescita, dove ci sono molte opportunità di lavoro, ma bisogna comunque considerare i pro e i contro, cercando di puntare ad aziende con una buona reputazione.  ...

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Le migliori app aziendali

Scopri le migliori app per il business!

Scopri quali sono le migliori applicazioni per l'azienda! Essere aggiornati su quali sono le migliori applicazioni per l'azienda e sapere come possono aiutarti facilita la gestione quotidiana del tuo business. Inoltre, è molto importante tenere presente che molte delle migliori applicazioni per l'azienda sono gratuite, quindi non hai scuse per iniziare a usarle ogni giorno. Continua a leggere e scoprili! La gestione aziendale è uno studio complesso che cerca di migliorare il rapporto tra produttività, costi, amministrazione e molto altro per migliorare continuamente e raggiungere l'efficienza aziendale. Cos'è la gestione aziendale? La gestione aziendale è uno studio complesso che cerca di migliorare il rapporto tra produttività, costi, amministrazione e molto altro per migliorare continuamente e raggiungere l'efficienza aziendale. "Definiamo la gestione aziendale come la capacità che i leader hanno di organizzare, controllare e dirigere un gruppo di persone per raggiungere l'obiettivo proposto attraverso varie strategie in azienda ; Una direzione aziendale adotta una serie di misure e strategie per migliorare la propria competitività e produttività". Nel campo dell'amministrazione aziendale, il tecniche di organizzazione e gestione aziendale Sono essenziali per condurre un'azienda al successo, purché siano adattati alle esigenze dell'azienda. Dall'arrivo del nuove tecnologie,  Gli organi di gestione delle società hanno dovuto adeguare continuamente i propri metodi e strategie , con l'obiettivo di garantirne l'efficacia. La tecnologia è oggi il pilastro fondamentale nella vita di molte persone. Probabilmente la maggior parte di noi. Consciamente o inconsapevolmente, viviamo circondati dalla tecnologia e ci aiuta e rende la nostra vita più facile in vari modi. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC )sono considerati come alcuni utensili che consentono un facile accesso al informazione e, a sua volta, garantire un apprendimento didattico con piena acquisizione di conoscenze per il miglior sviluppo dell'essere umano nel suo ambiente.Ecco perché ti mostriamo le migliori applicazioni per l'azienda ! Corsi Specializzati in Nuove Tecnologie in Azienda E bene... Quali sono le migliori applicazioni per l'azienda? statistiche di Google Tra le migliori applicazioni per l'azienda possiamo trovare il software gestionale aziendale SP che mette a portata di mano questo potente strumento di analisi web, ovunque tu sia. Oltre a questo, puoi controllare altri software di gestione aziendale SP che sono anche tra le migliori applicazioni per l'azienda . casella personale Un'altra delle migliori app per le aziende , soprattutto se condividi regolarmente file tra gruppi di lavoro, è il gestore dell'archiviazione cloud di Dropbox. Inoltre, consente il software di gestione aziendale SP in modo che solo determinati utenti possano accedervi. Visualizzatore di squadra TeamViewer è un'altra delle migliori applicazioni per l'azienda in grado di promuovere il software di gestione aziendale SP consentendo all'utente di accedere al proprio team da qualsiasi luogo, con qualsiasi dispositivo (PC, Android, IO, ecc.). sp Tra le migliori applicazioni per l'azienda bisogna annoverare il software gestionale aziendale SP orientato alle diverse aree gestionali (contabilità, personale, ecc.). discordia Discord è un servizio di messaggistica istantanea gratuito. In questo servizio di messaggistica, le persone possono comunicare tramite chat vocale, chat video e chat di testo. Questa applicazione è disponibile per Windows, iOS, Android e Linux. Trello Trello è una lavagna virtuale utilizzata per la gestione dei progetti. Ha una serie di organizzatori e su ciascuno dei tabelloni puoi creare elenchi per diverse fasi e categorie. Ora che conosci le migliori applicazioni per l'azienda, non ti resta che incoraggiarti a provarle e scoprire quali si adattano meglio alle tue esigenze! ...

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Introduzione alle aziende di erogazione

Introduzione alle aziende di erogazione

Le aziende di erogazione, note anche come aziende di servizi, sono entità economiche la cui principale attività consiste nel fornire servizi piuttosto che beni tangibili. Queste aziende giocano un ruolo fondamentale in un'economia moderna, dove i servizi rappresentano una parte crescente del prodotto interno lordo (PIL) e della forza lavoro. Le aziende di erogazione spaziano in una vasta gamma di settori, tra cui: sanità istruzione turismo finanza telecomunicazioni trasporti servizi pubblici Ogni tipo di azienda di erogazione ha caratteristiche e requisiti specifici che influenzano il modo in cui operano e interagiscono con i clienti. Tuttavia, tutte condividono l'obiettivo comune di fornire servizi di alta qualità che soddisfino le esigenze dei clienti e creino valore aggiunto. Se desideri approfondire ulteriormente aspetti di comunicazione aziendale, il master online in comunicazione aziendale di Euroinnova può offrire conoscenze avanzate e competenze specifiche. Caratteristiche delle aziende di erogazione Le aziende di erogazione presentano diverse caratteristiche distintive che le differenziano dalle aziende di produzione: Intangibilità: I servizi offerti dalle aziende di erogazione sono intangibili, cioè non possono essere toccati o visti prima di essere acquistati. Questo rende la valutazione della qualità del servizio più difficile rispetto ai prodotti tangibili. Inseparabilità: La produzione e il consumo dei servizi sono spesso inseparabili, il che significa che il servizio viene erogato e consumato simultaneamente. Eterogeneità: I servizi possono variare notevolmente in termini di qualità e forma, a seconda di chi li eroga, quando e dove vengono erogati. Questa variabilità rende più complessa la standardizzazione dei servizi. Peribilità: I servizi non possono essere immagazzinati per essere utilizzati in seguito. Se un servizio non viene utilizzato al momento dell'erogazione, l'opportunità è persa. Elevata interazione con il cliente: Le aziende di erogazione spesso richiedono un alto livello di interazione con i clienti, che partecipano attivamente alla produzione e al consumo del servizio. Questa interazione può influenzare significativamente la percezione della qualità del servizio. Elementi costitutivi Le aziende di erogazione si basano su diversi elementi costitutivi fondamentali per la loro operatività e successo: Persone: Le persone rappresentano uno degli elementi più cruciali nelle aziende di erogazione. La formazione e la motivazione del personale sono essenziali per garantire un servizio di alta qualità. Chi desidera approfondire aspetti legati all'economia aziendale può considerare ad esempio il master online in economia aziendale di Euroinnova, leader della formazione a distanza. Processi: I processi sono le procedure e le attività attraverso cui i servizi vengono erogati. Devono essere ben progettati e ottimizzati per garantire efficienza, coerenza e qualità. Tecnologia: La tecnologia gioca un ruolo sempre più importante nelle aziende di erogazione, facilitando la gestione dei processi, la comunicazione con i clienti e l'erogazione del servizio. Strutture fisiche: Anche se i servizi sono intangibili, le strutture fisiche dove vengono erogati i servizi (come uffici, ospedali, hotel, ecc.) sono fondamentali. Queste strutture devono essere ben progettate e mantenute per creare un ambiente accogliente e funzionale per i clienti. Clienti: I clienti sono al centro dell'attività delle aziende di erogazione. Pertanto, comprendere le loro esigenze e aspettative è essenziale per fornire un servizio eccellente. Per approfondire i principi fondamentali che guidano lo sviluppo aziendale, è utile consultare risorse come cos'e lo sviluppo aziendale e quali sono i principi aziendali Differenza tra aziende di erogazione e produzione Esistono differenze sostanziali tra le aziende di erogazione e le aziende di produzione, che influenzano il modo in cui queste operano e interagiscono con i clienti: Natura del prodotto: Aziende di erogazione: Offrono servizi intangibili che non possono essere toccati o immagazzinati. L'esperienza del servizio è spesso soggettiva e varia da cliente a cliente. Aziende di produzione: Producono beni tangibili che possono essere visti, toccati e immagazzinati. I beni possono essere standardizzati e prodotti in serie. Relazione con il cliente: Aziende di erogazione: Richiedono un'interazione diretta e spesso continua con i clienti. La qualità del servizio dipende anche dalla partecipazione attiva del cliente. Aziende di produzione: L'interazione con il cliente può essere limitata al momento dell'acquisto e del servizio post-vendita. La produzione avviene indipendentemente dalla presenza del cliente. Processo produttivo: Aziende di erogazione: La produzione e il consumo del servizio sono inseparabili e avvengono simultaneamente. Ad esempio, un trattamento estetico viene erogato e consumato nello stesso momento. Aziende di produzione: La produzione dei beni è separata dal loro consumo. I beni possono essere prodotti, immagazzinati e distribuiti in un secondo momento. Standardizzazione e qualità: Aziende di erogazione: La qualità del servizio può variare notevolmente a causa dell'eterogeneità e della personalizzazione. La standardizzazione è più difficile da raggiungere. Aziende di produzione: La qualità dei beni può essere controllata e standardizzata attraverso processi di produzione rigorosi. Peribilità: Aziende di erogazione: I servizi sono peribili e non possono essere immagazzinati. La capacità inutilizzata rappresenta una perdita irreversibile. Aziende di produzione: I beni possono essere immagazzinati e venduti in un secondo momento, riducendo il rischio di perdità immediata. Tipologie delle aziende di erogazione Le aziende di erogazione possono essere classificate in diverse tipologie, in base al tipo di servizi offerti. Di seguito sono riportate alcune delle principali categorie: Aziende di servizi professionali: Queste aziende offrono servizi basati su competenze specialistiche e conoscenze professionali. Esempi includono studi legali, società di consulenza, agenzie di marketing e studi di ingegneria. Aziende sanitarie: Forniscono servizi medici e sanitari ai pazienti. Esempi includono ospedali, cliniche, studi medici e servizi di assistenza domiciliare. Aziende di istruzione: Offrono servizi educativi e formativi. Questo include scuole, università, istituti di formazione professionale e piattaforme di e-learning. Aziende di trasporto: Forniscono servizi di trasporto per persone e merci. Esempi includono compagnie aeree, ferroviarie, di trasporto marittimo, autobus e servizi di logistica. Aziende di telecomunicazioni: Offrono servizi di comunicazione come telefonia, Internet e trasmissioni televisive. Esempi includono compagnie telefoniche, fornitori di servizi internet e reti televisive. Aziende di turismo e ospitalità: Forniscono servizi di viaggio e alloggio. Esempi includono hotel, ristoranti, agenzie di viaggio e tour operator.4 Aziende di servizi pubblici: Offrono servizi essenziali come energia, acqua e gestione dei rifiuti. Esempi includono compagnie elettriche, fornitori di acqua potabile e servizi di smaltimento dei rifiuti. Aziende di intrattenimento e tempo libero: Forniscono servizi di intrattenimento e attività ricreative. Esempi includono cinema, parchi tematici, palestre e club sportivi. 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Diritto alla disconnessione: cos'è e come funziona in Italia

Diritto alla disconnessione: cos'è e come funziona in Italia

Il diritto alla disconnessione è un tema sempre più rilevante nel mondo del lavoro, soprattutto con l'aumento dello smart working e delle tecnologie digitali che permettono di essere sempre connessi. Questo diritto è nato per garantire ai lavoratori il tempo necessario per riposare e disconnettersi dalle responsabilità lavorative, proteggendo la loro salute mentale e fisica. In Italia, il riconoscimento formale di questo diritto attraverso il lavoro agile rappresenta un importante progresso, ma la strada verso una piena attuazione richiede ancora sforzi continui e un impegno costante da parte di tutte le parti coinvolte. La collaborazione tra: datori di lavoro dipendenti rappresentanti sindacali sarà fondamentale per costruire un ambiente di lavoro più sano e sostenibile per tutti. Ti interessa approfondire sul diritto alla disconnessione e sull’assenza per stress lavorativo? La categoria gestione aziendale offre molti corsi e master online in questo ambito. Cos’è il diritto alla disconnessione dei lavoratori? Il diritto alla disconnessione dei lavoratori è un concetto che garantisce ai dipendenti la possibilità di staccare completamente dal lavoro fuori dall'orario lavorativo. Ecco un elenco puntato che spiega cos'è il diritto alla disconnessione: Definizione Il diritto alla disconnessione permette ai lavoratori di non essere contattati e di non dover rispondere a comunicazioni di lavoro fuori dall'orario di lavoro ufficiale. Scopo Garantire un equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Proteggere la salute mentale e fisica dei lavoratori. Prevenire lo stress e il burnout. Responsabilità del datore di lavoro Stabilire politiche aziendali che rispettino questo diritto. Definire chiaramente gli orari di lavoro e i periodi di disconnessione. Assicurarsi che i dipendenti non subiscano penalizzazioni per aver esercitato il loro diritto alla disconnessione. Normative In Italia, il diritto alla disconnessione è regolamentato da leggi specifiche,  Decreto Legislativo n. 81 del 2017 per il lavoro agile. Il Parlamento europeo ha esortato a stabilire norme comuni in tutta l'UE. Benefici Miglioramento del benessere dei lavoratori. Aumento della produttività durante le ore di lavoro. Riduzione del turnover e miglioramento della soddisfazione lavorativa. Sfide Implementazione e monitoraggio delle politiche. Cambiamento della cultura aziendale per rispettare i confini tra lavoro e vita privata. Rischio di stress e abbassamento della produttività Uno dei principali motivi per cui il diritto alla disconnessione è diventato così importante è il rischio di stress legato all'essere costantemente connessi. La continua disponibilità può portare a un accumulo di stress e ansia, poiché i lavoratori non riescono mai a staccare completamente dal lavoro. Questo può avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica, portando a problemi come: burnout insonnia ansia altri disturbi legati allo stress Inoltre, il continuo coinvolgimento lavorativo al di fuori dell'orario lavorativo può paradossalmente abbassare la produttività. Quando i lavoratori non hanno tempo per recuperare e ricaricare le energie, diventano meno efficienti durante le ore di lavoro effettive. Studi hanno dimostrato che un buon equilibrio tra lavoro e vita privata aumenta la motivazione e la produttività complessiva. Se stai cercando una formazione per scoprire come applicare la psicologia nel mondo del lavoro, allora il master in psicologia del lavoro di Euroinnova potrebbe fare al caso tuo! Diritto alla disconnessione: l’intervento del Parlamento europeo Riconoscimento ufficiale Il Parlamento europeo ha riconosciuto l'importanza del diritto alla disconnessione per la salute e il benessere dei lavoratori. Risoluzione del 2021 Nel gennaio 2021, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita la Commissione europea a proporre norme comuni sul diritto alla disconnessione. Obiettivi della risoluzione Proteggere i lavoratori in un contesto digitale. Garantire che i dipendenti possano staccare dagli strumenti digitali. Prevenire stress e burnout. Principali raccomandazioni Vietare la penalizzazione dei lavoratori. Promuovere una cultura aziendale rispettosa. Introdurre monitoraggio. Ruolo della commissione europea La Commissione deve proporre standard minimi comuni. Contesto di crescente digitalizzazione Aumento del lavoro da remoto e uso delle tecnologie digitali. Benefici previsti Miglioramento della vita dei lavoratori. Aumento della produttività e della motivazione. Riduzione dei costi sanitari. Prospettive future L'intervento del Parlamento europeo rappresenta un passo verso una regolamentazione più uniforme a livello europeo. Diritto alla disconnessione in Italia In Italia, il diritto alla disconnessione è stato formalmente riconosciuto con l'introduzione del cosiddetto "smart working" o lavoro agile. Il Decreto Legislativo n. 81 del 2017 regola il lavoro agile e stabilisce che i lavoratori hanno diritto a periodi di disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro. Questa normativa ha trovato ulteriore sviluppo durante la pandemia di COVID-19, che ha visto un massiccio incremento del lavoro da remoto. Il contratto di lavoro agile deve includere specifiche disposizioni che regolano il diritto alla disconnessione del lavoratore. Ciò significa che devono essere chiaramente definiti i tempi di riposo e le modalità attraverso cui i lavoratori possono disconnettersi, senza subire ripercussioni negative. È compito del datore di lavoro garantire che i dipendenti possano esercitare questo diritto, anche attraverso l'adozione di politiche aziendali che favoriscano il rispetto degli orari di lavoro. Il corso di coaching aziendale insegna come gestire in modo efficace un team e insegnare alle persone il miglioramento continuo Come impostare e valutare il diritto alla disconnessione nella tua azienda Implementare il diritto alla disconnessione nella propria azienda richiede un approccio strutturato e consapevole: Analisi delle esigenze aziendali e dei dipendenti Questo include la comprensione dei carichi di lavoro, degli orari operativi e delle aspettative sia dei datori di lavoro che dei lavoratori. È importante considerare le diverse funzioni aziendali e le peculiarità dei vari ruoli. Definizione di politiche chiare Una volta compresa la situazione aziendale, è necessario definire politiche chiare e specifiche riguardanti il diritto alla disconnessione: Orari di lavoro definiti e periodi di riposo. Modalità di comunicazione fuori orario, con indicazioni chiare su quando e come i dipendenti possono essere contattati. Strumenti tecnologici per supportare il diritto alla disconnessione, come la programmazione di email che possono essere inviate solo durante l'orario di lavoro. Formazione e sensibilizzazione Questo può includere sessioni di formazione per i manager su come gestire le aspettative del personale e promuovere un equilibrio sano tra lavoro e vita privata. Monitoraggio e valutazione Questo può essere fatto attraverso sondaggi tra i dipendenti, revisione dei feedback e analisi dei dati relativi alla produttività e al benessere dei lavoratori. È importante essere pronti a fare aggiustamenti alle politiche basandosi su queste valutazioni per migliorare continuamente l'approccio aziendale al diritto alla disconnessione. Supporto tecnologico Utilizzare la tecnologia per supportare il diritto alla disconnessione può fare una grande differenza. Strumenti come software di gestione del tempo, piattaforme di collaborazione che permettono di programmare l'invio di comunicazioni, e sistemi che impediscono l'invio di email fuori orario possono aiutare a garantire che le politiche siano rispettate. Offerta formativa che ti potrebbe interessare Se anche tu vuoi formarti come esperto di gestione aziendale, non dimenticare di iscriverti a Euroinnova Formazione! Master in Gestione Amministrativa + Titolo Universitario Master Controller: Contabilità Direttiva e Controllo di Gestione + Titolo Universitario ...

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Il lavoratore deve essere preso in considerazione

Il lavoratore deve essere preso in considerazione?

Sei di quelli che pensano che il lavoratore debba essere preso in considerazione? Sì, il lavoratore deve essere preso in considerazione più spesso. Secondo uno studio pubblicato dal portale internazionale dedicato alla ricerca del lavoro, attualmente i lavoratori ritengono che le loro opinioni e suggerimenti non vengano presi in considerazione dall'azienda. E questo nel migliore dei casi. CONTINUA A LEGGERE!. Abbiamo tutti sentito qualche volta che per una posizione lavorativa, l'iniziativa, il contributo di idee, l'offerta di soluzioni, ecc., è molto apprezzato nel candidato. Tuttavia, quando si arriva al punto, solo il 35% degli spagnoli ritiene che il proprio punto di vista sia preso seriamente in considerazione quando si prendono decisioni o si apportano modifiche, mentre il 63% pensa che le proprie idee e consigli vengano ignorati. Continua a leggere e scopri perché il lavoratore deve essere preso in considerazione! Pertanto, è molto importante ricordarlo il lavoratore deve essere preso in considerazione , soprattutto nel caso spagnolo, dove i lavoratori sono molto partecipativi, dal momento che il 98% dei lavoratori di solito esprime il proprio punto di vista sul posto di lavoro. Inoltre, il 77% ritiene che le proprie idee siano ascoltate, ma solo poco meno di un terzo crede che queste idee siano prese seriamente in considerazione. D'altra parte, solo il 21% dei lavoratori ritiene che le proprie opinioni non vengano nemmeno ascoltate. Si tratta di un dato positivo se lo confrontiamo con il 47% e il 43% ottenuti rispettivamente da Regno Unito e Stati Uniti. Perché è così importante considerare il lavoratore? È necessario tenere conto del lavoratore e delle sue opinioni poiché è in contatto permanente con il mercato e con l'attività dell'organizzazione , che può dargli punti di vista essenziali, che possono mancare ai dirigenti preposti al processo decisionale. Da qui la sua importanza in questo senso. Ma non tutte le idee possono essere prese in considerazione , né puoi pretendere di accontentare tutti realizzando le tue idee. Quelli che apportano veramente qualche beneficio o vantaggio all'azienda dovrebbero essere selezionati e quelli che non lo fanno dovrebbero essere scartati. Per questo è molto importante avere un buon leader in grado di individuare le idee migliori! E non solo, devi anche sapere come motivare i tuoi dipendenti in modo che mantengano alti livelli di motivazione, migliorando così la loro efficienza, creatività o lealtà verso l'azienda, tra gli altri. Un buon leader deve tener conto dei suoi lavoratori. Corsi Specializzati per Leadership Cosa intendiamo per Leadership? La leadership è l'insieme delle capacità manageriali che un individuo possiede quando si tratta di influenzare il modo di essere o di agire delle persone o in un gruppo di lavoro. Un buon leader può far lavorare una squadra con entusiasmo per raggiungere i suoi obiettivi. Un leader è necessario per diversi motivi, il più importante è che il resto del gruppo deve essere in grado di rivolgersi a una persona se ha dubbi su qualsiasi aspetto relativo all'azienda o al suo funzionamento, nonché se ha bisogno di discutere qualsiasi decisione. Ecco perché ogni azienda che si rispetti dovrebbe avere buoni professionisti e buoni leader. Un buon leader deve saper delegare funzioni, deve essere anche una persona capace di favorire la crescita personale e professionale dei dipendenti sotto la sua responsabilità . In questo modo si svilupperà una buona comunicazione tra il leader e i lavoratori, ed è grazie a questa comunicazione che si potranno sviluppare strategie collaborative per realizzare i progetti con successo. Sapevi che esistono diversi tipi di leader aziendali? TE LO DICIAMO! Attualmente possiamo evidenziare diversi tipi di leadership aziendale: Da un lato possiamo trovare la leadership Laissez-faire , questo tipo di leadership è caratterizzato dal tipo di leader che conosce le capacità dei suoi dipendenti e si fida di loro. D'altra parte, troviamo la leadership democratica, questo tipo di leadership è caratterizzata dalla convinzione del leader nel coinvolgimento dei dipendenti. Possiamo anche trovare una leadership autocratica , questo leader è il più simile al cosiddetto capo, è l'opposto del leader democratico. Infine possiamo trovare la leadership trasformazionale , la cui caratteristica principale è la promozione della partecipazione e della creatività tra i dipendenti. Scopri il profilo professionale di un buon leader! Un buon leader deve essere una persona visionaria, disponibile e motivante con capacità sia di leadership che creative. La capacità di assumersi dei rischi è molto importante per un buon leader! Scopri il nostro Corso di Team Building e Leadership! Il comando È un fenomeno che si verifica in tutti i gruppi umani e interessa da centinaia di anni pensatori e scrittori di tutte le culture. Nonostante le diverse definizioni, una caratteristica comune alla maggior parte di essi è che sottolineano che la leadership è un processo di influenzare il leader sui seguaci, che è inteso raggiungere gli obiettivi di un gruppo, organizzazione o società. Segui il nostro corso di team building e leadership in cui sarai in grado di: Conoscere i nuovi modelli organizzativi in cui i gruppi di lavoro hanno una funzione nucleare. Offrire un approccio alla missione del leader all'interno di un gruppo di lavoro. Descrivere il contributo offerto dall'executive coaching per l'esercizio della leadership in azienda. Offrire tecniche per migliorare il funzionamento dei gruppi di lavoro, concentrandosi sulle dinamiche di gruppo. ...

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Spese deducibili quando si lavora da casa

Conosci le spese che dovrai sostenere lavorando da casa

Spese deducibili quando si lavora da casa In assenza di consistenti offerte di lavoro , sempre più persone hanno iniziato a lavorare come freelance da casa propria . Ecco perché, al momento di effettuare questa modifica, molti dei nuovi lavoratori autonomi non sanno quali spese sono deducibili quando si lavora da casa propria. Vuoi sapere quali sono queste spese deducibili quando si lavora da casa? Continuate a leggere per scoprirlo! Per cominciare, cos'è un libero professionista? Lavora come autonomo significa lavorare per noi stessi . Ecco perché è comunemente nota la frase " Il lavoratore autonomo è il capo di se stesso ", il che è vero nella maggior parte dei casi. Pertanto, se vogliamo iniziare a lavorare come liberi professionisti è essenziale iscriversi alla previdenza sociale ed eseguire le procedure necessarie per esso Lavora come libero professionista ci permette di fondare la nostra azienda " Se desideri un post più incentrato sull'azienda stessa, hai a disposizione il nostro post su la creazione della propria azienda . Non aspettare oltre e consulta questo post! Quali spese sono deducibili per un lavoratore autonomo? Tra le spese deducibili per un lavoratore autonomo, troviamo che sono deducibili le seguenti spese : Consumo di sfruttamento : acquisti dell'azienda, beni di sua proprietà, spese aggiuntive, scorte, ecc. Salari e stipendi : contratto di lavoro, affiliazione alla previdenza sociale, retribuzione, lavoro regolare, ecc. Previdenza Sociale : tutte le spese relative alla Previdenza Sociale Altre spese per il personale : formazione, compenso, assicurazione, ecc. Contratti di locazione : locali di vendita, impianti, macchinari, ecc. Riparazioni e conservazione : Spese di manutenzione dell'azienda. Estensioni o miglioramenti non sono inclusi. Servizi di lavoro autonomo : dirigenti, avvocati, commercialisti, notai, ecc. Altri servizi esterni : ricerca, trasporti, servizi bancari, ecc. Oneri finanziari : spese di sconto, maggiorazioni di differimento, rata di debiti, ecc. Queste spese sono, in sintesi, quelle che il lavoratore autonomo può detrarre per il proprio lavoro. Se vuoi informazioni più dettagliate, ti lasciamo il nostro post sulle spese deducibili dei lavoratori autonomi . Quali spese sono deducibili quando si lavora da casa? Tra le spese che un lavoratore autonomo che lavora da casa può indicare come detraibili troviamo le seguenti. Spese comuni deducibili Del resto, quando si ha a che fare con un lavoratore autonomo , chi lavora da casa ha le stesse spese detraibili quando lavora da casa di chi lavora in un negozio . Queste spese comuni sono quelle viste nella sezione precedente. la casa stessa Per un lavoratore autonomo che lavora da casa, la sua casa può essere fiscalmente deducibile . A differenza dei punti vendita fisici , il lavoratore autonomo può destinare parte dei metri quadrati della propria abitazione (normalmente, lo spazio della casa che utilizza per lavorare ) e poter così detrarre parte della rata mensile o dell'affitto di l'appartamento a seconda dei contatori dichiarati in franchigia forniture abitative Per quanto riguarda le spese quali acqua, luce, riscaldamento, ecc. , anche tali spese possono essere deducibili. Essendo praticamente impossibile sapere con esattezza quale percentuale sia stata utilizzata per uso lavorativo o privato, è stato stabilito che il 30% delle spese di fornitura possa essere deducibile dai lavoratori autonomi. Forniture per ufficio Saranno deducibili anche le forniture per ufficio necessarie che dobbiamo acquistare per attrezzare la nostra casa . In queste spese deducibili quando si lavora da casa possono entrare materiali come scrivanie, sedie, telefoni, stampanti o anche diete e trasporti . I nostri corsi per liberi professionisti Se vuoi fondare la tua attività da casa , in Euroinnova abbiamo a tua disposizione i nostri corsi per liberi professionisti , con i quali potrai imparare a gestire la tua attività e dedicarti a ciò che più ti appassiona . prendi il tuo posto! Ti è piaciuto il nostro post sulle spese deducibili quando si lavora da casa ? Rimani aggiornato sul sito webeuroinnovae non perdere i dettagli di tutte le nostre nuove pubblicazioni. Noi ti aspetteremo!...

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Come registrarsi come libero professionista

Scopri come registrarti come libero professionista

Come registrarsi come libero professionista Nel mondo del lavoro del 21° secolo, ci sono molti modi per ottenere il lavoro che desideri . Tuttavia, in molte occasioni vedremo come non verremo assunti da nessuna azienda per il lavoro che desideriamo. Questo ci apre la porta per registrarci come lavoratori autonomi , fondare la nostra attività e quindi poterci dedicare al lavoro dei nostri sogni in modo da essere il capo di noi stessi. Vuoi sapere come registrarti come libero professionista? Continuate a leggere per scoprirlo! Cosa significa essere autonomi? Lavorare come libero professionista significa lavorare per noi stessi . Ecco perché è comunemente nota la frase " Il lavoratore autonomo è il capo di se stesso ", il che è vero nella maggior parte dei casi. Pertanto, se vogliamo iniziare a lavorare come liberi professionisti, è fondamentale iscriversi alla previdenza sociale ed espletare le procedure necessarie per farlo Lavorare come liberi professionisti ci permette di fondare una nostra azienda " Successivamente, in questo post descriveremo in dettaglio i passaggi da seguire per registrarsi come libero professionista. Se desideri un post più incentrato sull'azienda stessa, hai a disposizione il nostro post sulla creazione della tua azienda . Non aspettare oltre e controlla questo post! Passi da seguire per registrarsi come libero professionista Molti di noi hanno mai pensato di avviare un'attività in proprio . Ecco perché per farlo, dobbiamo prima registrarci come lavoratori autonomi , cioè lavoratori che svolgono in proprio la propria attività lavorativa; senza essere assunti da terzi. Ecco perché in Euroinnova possiamo offrirti i passaggi e alcuni consigli su come registrarti come libero professionista . limite di reddito Non è necessariamente un passaggio da seguire, ma è molto utile sapere a partire da quale reddito minimo devi registrarti come libero professionista. In generale, ci sono solitamente due indicazioni per la registrazione obbligatoria: Fatturare più di 950€ al mese o 13.300€ all'anno (in 14 rate) Che cessa di essere considerato sporadico e diventa l' attività abituale Fare e Previdenza Sociale (RETA) Per iscriverci come lavoratori autonomi , dobbiamo iscriverci al Regime Speciale per i Lavoratori Autonomi (RETA per il suo acronimo) all'interno del sistema di previdenza sociale e, in questo modo, iniziare a pagare la quota di lavoro autonomo. In precedenza, ci si doveva iscrivere all'Agenzia delle Entrate , attraverso il modello 036 . Registrati per la prima volta Per registrarsi come lavoratori autonomi per la prima volta , dobbiamo registrarci sia presso la Previdenza Sociale che presso l'Agenzia delle Entrate . Oltre a questi due passaggi obbligatori, dobbiamo tenere conto di altre forme extra se pensiamo ad assumere personale, ad avere un locale aperto al pubblico, ecc. Per iscriversi come lavoratori autonomi sono obbligatorie le iscrizioni all'Erario e alla Previdenza Sociale " Iscrizione al Tesoro con modello 036 Questo modulo è indispensabile per iniziare la nostra iscrizione come lavoratori autonomi , e può essere compilato sia online , sul sito dell'Agenzia delle Entrate, sia di persona presso gli uffici della Previdenza Sociale E' per questo motivo che la consegna del modulo 036 deve essere effettuata prima. Registrati nella RETA Come l'iscrizione all'Erario , questa può essere effettuata sia online (sul sito della Previdenza Sociale) sia di persona presso gli uffici. Per questo è obbligatorio presentare il modello TA21 e gli altri documenti di riconoscimento ( DNI, modello 036 compilato e la carta del lavoratore autonomo ). Una volta terminati i nostri passaggi su come registrarsi come libero professionista , potremo dedicarci a tale attività e poterne ottenere benefici. I nostri corsi Se vuoi intraprendere un'avventura nel mondo dei liberi professionisti, in Euroinnova possiamo aiutarti a formarti in modo che la tua attività sia sulla buona strada mentre tu riesci ad ampliare la tua formazione e il tuo CV.Non aspettare oltre e iscriviti! Ti è piaciuto il nostro post su come registrarsi come libero professionista ? Rimani aggiornato sul sito webeuroinnovae non perdere i dettagli di tutte le nostre nuove pubblicazioni. Noi ti aspetteremo!...

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Come avviare un'attività commerciale; quali sono le vendite e le tecniche di negoziazione; come promuovere la crescita aziendale; come condurre affari internazionali... Il settore aziendale è uno dei più ampi e interessanti in cui formarsi per raggiungere il successo professionale. Pertanto, se desideri essere informato su tutte le novità di questo settore, devi leggere i nostri articoli aziendali. Andiamo! Esplora le ultime tendenze nel mondo della logistica attraverso i nostri articoli specializzati. Perché? Ti terremo aggiornato sulle tendenze emergenti nella gestione della catena di approvvigionamento, sull'implementazione di tecnologie rivoluzionarie e sulle strategie per ottimizzare i processi di distribuzione! Inoltre, metteremo in evidenza l'uso dell'intelligenza artificiale in tutti i processi logistici, una pratica sempre più comune, fornendoti informazioni chiave per mantenere le tue operazioni logistiche al passo con i tempi. Scopri tutte le novità nella logistica fin da ora! Interessato/a a formarti e informarti come contabile? Tutte le novità in contabilità le troverai nei nostri articoli aziendali! La gestione finanziaria dell'azienda è fondamentale per ottenere una crescita ottimale. Tuttavia, per raggiungerla, è essenziale che i professionisti siano aggiornati sulle ultime novità in contabilità e finanza. Qui ti offriremo informazioni aggiornate sulla normativa contabile più recenti, sulle tendenze nell'applicazione della tecnologia contabile e sui cambiamenti nell'interpretazione delle regolamentazioni fiscali. Non esitare: questo è il tuo posto! Esplorare le ultime tendenze nel commercio internazionale è più semplice ora grazie ai nostri articoli specializzati. Resta informato sui cambiamenti nel regolamento doganale, sugli accordi commerciali internazionali più recenti e sulle strategie per espandere le tue attività nel mercato globale! Di cosa parleremo? Da un lato, degli effetti delle tensioni commerciali. Dall'altro, delle opportunità di investimento in paesi stranieri. E molto altro! I nostri contenuti ti forniranno informazioni preziose per navigare con successo nel mondo del commercio internazionale. Non esitare: ti aspettiamo!

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