Locazione turistica o casa vacanze: quale scegliere e perché
Locazione turistica o casa vacanza? Hai un immobile e vorresti addentrarti nel mercato turistico, ma non sai proprio da dove cominciare? Sei nel posto giusto! In questo articolo esamineremo le diverse opzioni per affittare un immobile a breve termine, come funzionano, le loro differenze e, forniremo un quadro normativo aggiornato per aiutarti a scegliere la soluzione migliore in base alle tue esigenze e alla frequenza con cui desideri mettere a disposizione il tuo immobile.
Le opzioni per affittare un immobile a breve termine sono molteplici e possono essere suddivise principalmente in due tipi di offerta turistica: la locazione turistica e la casa vacanze. Sebbene possano sembrare sinonimi, ci sono sostanziali differenze in termini di regolamentazione, gestione e responsabilità del proprietario.
Che cos’è una casa vacanze?
La casa vacanze è un'attività ricettiva ex art.6 comma 10 della legge n. 127 del 1983 immobile destinata a locazioni brevi per finalità turistiche. A differenza delle locazioni di lungo periodo, la casa vacanze è pensata per ospitare turisti per periodi brevi, generalmente inferiori ai 30 giorni, anche se in alcune località possono essere affittate per periodi più lunghi.
Questi immobili sono completamente arredati e dotati di tutte le comodità necessarie per un soggiorno temporaneo, come cucina attrezzata, biancheria da letto e da bagno, e servizi aggiuntivi che possono includere la pulizia, il cambio della biancheria e, in alcuni casi, anche la colazione.
Il proprietario di una casa vacanze può decidere di gestire l'immobile in forma imprenditoriale o non imprenditoriale. Nel primo caso, l'attività deve essere svolta con continuità e con una organizzazione strutturata, richiedendo l'apertura di una partita IVA e l'iscrizione al Registro delle Imprese. In questo caso, è obbligatorio rispettare le normative locali in materia di sicurezza, igiene e qualità dei servizi offerti. La gestione non imprenditoriale, invece, è meno complessa e non richiede l'apertura di una partita IVA, purché gli affitti siano occasionali e non continuativi.
Cos’è la locazione turistica?
La locazione turistica è disciplinata dall'art. 1571 e una ss.c.c., dal D.Lgs.79/2011 e rappresenta una forma di affitto breve che consente al proprietario di mettere a disposizione il proprio immobile per soggiorni di durata limitata, generalmente non superiore a 30 giorni, a turisti e viaggiatori.
A differenza della casa vacanze, la locazione turistica non prevede obblighi di fornitura di servizi aggiuntivi, come le pulizie finali ed il cambio della biancheria, e non richiede una gestione organizzata in forma imprenditoriale. Questo rende la locazione turistica una soluzione particolarmente interessante per chi desidera affittare il proprio immobile solo occasionalmente o senza dover gestire una vera e propria attività ricettiva.
Uno degli aspetti più vantaggiosi della locazione turistica è la flessibilità normativa. In molte regioni italiane, la locazione turistica, a differenza della casa vacanza, non richiede la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e non è soggetta alle stesse restrizioni normative delle attività ricettive. Tuttavia, è comunque necessario registrare i contratti di locazione presso l'Agenzia delle Entrate e, in alcuni casi, è obbligatorio comunicare i dati degli ospiti alle autorità di pubblica sicurezza, come previsto dalla legge italiana.
Differenze tra casa vacanza e locazione turistica
Sebbene entrambe le soluzioni siano legate all'affitto di immobili a breve termine, le differenze tra casa vacanza e locazione turistica sono numerose e si riflettono non solo nei requisiti normativi, ma anche nel tipo di servizi offerti e nella gestione complessiva dell'immobile. Ecco una panoramica delle principali differenze:
Gestione
Le case vacanze richiedono una gestione più complessa e strutturata rispetto alle locazioni turistiche. Nel caso della gestione imprenditoriale, è necessario rispettare una serie di obblighi burocratici, come la presentazione della segnalazione certificata di inizio attività SCIA, l'iscrizione al Registro delle Imprese, e la gestione della contabilità secondo le normative fiscali in vigore. Le locazioni turistiche, invece, possono essere gestite in modo più semplice e flessibile, senza la necessità di aprire una partita IVA o di seguire una struttura organizzativa rigida.
Normativa
La locazione turistica è soggetta a normative meno stringenti e può essere gestita in modo più flessibile rispetto alle case vacanze. Le case vacanze sono soggette a normative specifiche che variano da regione a regione, e che riguardano soprattutto gli standard di sicurezza, igiene e qualità dei servizi offerti. In alcune regioni, è obbligatorio ottenere una classificazione della struttura ricettiva in base a criteri stabiliti dalle autorità locali.
Servizi
Le case vacanze offrono generalmente una gamma di servizi aggiuntivi, come le pulizie finali, il cambio della biancheria, e in alcuni casi anche il servizio di colazione. Questi servizi devono essere forniti secondo standard minimi stabiliti dalla legge, e possono incidere significativamente sui costi di gestione dell'immobile. La locazione turistica, invece, non prevede l'obbligo di fornire tali servizi, rendendo la gestione dell'immobile più semplice e meno onerosa.
Fisco
Un altro aspetto importante riguarda la parte fiscale. Le entrate derivanti dalla gestione di una casa vacanze in forma imprenditoriale sono soggette a tassazione come reddito d'impresa, mentre i redditi derivanti dalla locazione turistica sono generalmente considerati redditi fondiari o redditi diversi, a seconda della frequenza e della durata degli affitti. In entrambi i casi, è possibile optare per il regime della cedolare secca, che consente di applicare un'aliquota fissa sul reddito derivante dagli affitti brevi del 21%.
Come funziona la legge per le Case vacanze?
La legge italiana regolamenta in modo rigoroso la gestione delle case vacanze, specialmente quando vengono gestite in forma imprenditoriale. In particolare, chi decide di avviare un'attività di casa vacanze deve presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il Comune dove è situato l'immobile.
Questo documento attesta l'intenzione di avviare l'attività e garantisce che la struttura rispetta tutte le normative in materia di sicurezza, igiene e qualità dei servizi offerti. Inoltre, le case vacanze devono essere iscritte al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale e, in alcuni casi, devono ottenere una classificazione come struttura ricettiva, basata su criteri stabiliti dalle autorità regionali.
Questi criteri possono includere il numero di stanze, la qualità dei servizi offerti, e la presenza di specifiche attrezzature o dotazioni, come impianti di climatizzazione o accesso a Internet. Dal punto di vista fiscale, le case vacanze gestite in forma imprenditoriale sono soggette a tassazione come reddito d'impresa, con l'obbligo di tenere una contabilità organizzata e di versare l'IVA sulle prestazioni fornite. Tuttavia, è possibile optare per il regime forfettario, che consente di applicare una tassazione agevolata su una base imponibile ridotta, purché il fatturato annuo non superi una determinata soglia.
Quale scegliere tra casa vacanza e locazione turistica?
La scelta tra casa vacanza e locazione turistica dipende da diversi fattori, tra cui le proprie esigenze personali, la disponibilità di tempo per la gestione dell'immobile e gli obiettivi economici che si desidera raggiungere. Se si intende affittare l'immobile con una certa continuità e si è disposti a investire tempo e risorse nella gestione dell'attività, la casa vacanze potrebbe rappresentare la scelta migliore. Questa opzione consente di offrire un servizio di alta qualità agli ospiti e di ottenere un reddito stabile e continuativo.
D'altro canto, se si preferisce una soluzione più flessibile e meno impegnativa, la locazione turistica potrebbe essere l'opzione ideale. Questa formula mira ad un turismo di prossimità e di breve durata, pertanto consente di affittare l'immobile solo occasionalmente, senza l'obbligo di fornire servizi aggiuntivi o di seguire una gestione strutturata. Inoltre, la locazione turistica offre una maggiore flessibilità dal punto di vista normativo e fiscale, rendendola una scelta particolarmente interessante per chi desidera affittare la propria casa solo durante determinati periodi dell'anno, come le vacanze estive o le festività.
In conclusione, sia la locazione turistica che la casa vacanze rappresentano ottime opportunità per monetizzare un immobile non utilizzato, ma la scelta tra le due dipende da vari fattori, inclusi gli obblighi legali, la frequenza d'uso e i servizi che si intende offrire. È fondamentale informarsi adeguatamente e, se necessario, consultare un esperto per scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze. Se desideri saperne di più sulle locazioni turistiche o le case vacanza dai un'occhiata al nostro corso in management e turismo.
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